N. 12/DICEMBRE 2023 - IN COSTANTE AGGIORNAMENTO, SEGUITECI!


FOCUS LIBRI ROMENI

Matei Visniec e la doppia opzione linguistica nella sua opera letteraria

È uscito per Voland edizioni di Roma Il venditore di incipit per romanzi, il nuovo romanzo – il secondo dopo Sindrome da panico nella Città dei Lumi, uscito sempre per la stessa editrice nel 2021 – del romanziere e drammaturgo franco-romeno Matei Vișniec (n. 1956). L’autore ritorna ad affascinarci con le sue storie che parlano di libri e scrittori nella cornice di una Parigi che diventa palcoscenico di (dis)avventure umane in un vortice di situazioni strabilianti, marchio convincente e originale di uno scrittore che ha ‘adottato’ due lingue per sentirsi completo. Di Mauro Barindi.




IN MEMORIAM

Violenza soave, precisa, rossa. In memoriam Angela Marinescu

A ricordo della poetessa Angela Marinescu (1941-2023), scomparsa il 3 novembre, pubblichiamo un suo breve profilo biobibliografico accompagnato da alcune poesie tradotte in italiano, il tutto curato da Clara Mitola. La sua voce poetica, unica nel panorama della poesia romena contemporanea, esprime un lirismo che «dà voce alla sensibilità ulcerata e ossessiva di una donna eternamente combattuta tra necessità creativa e necessità emotiva, marcata da una costante tensione visionaria e metafisica che ci riconduce alla poesia neoespressionista romena del dopoguerra».



Alla memoria della scrittrice Lăcrămioara Stoenescu (1942-2023)

Con profondo cordoglio diamo la triste notizia dell’improvvisa scomparsa il 23 novembre scorso di Lăcrămioara Stoenescu (1942-2023). Dopo gli anni di insegnamento presso il liceo «Cantemir-Vodă» di Bucarest, ha potuto dedicarsi alla sua grande passione, la scrittura. Autrice di romanzi, racconti, poesie e libri per l’infanzia, Lăcrămioara Stoenescu ha fatto inoltre conoscere nei suoi valorosi scritti di memorialistica atroci episodi dello stalinismo in Romania, patiti da bambina anche sulla sua pelle. In suo ricordo riproponiamo l’intervista del 2014 curata da Mauro Barindi.



In ricordo del maestro Aurel «Bebe» Ierulescu (1941-2023)

Con questo dialogo si rende omaggio all’attività e alla memoria di Aurel Ierulescu (Bucarest, 1941-2023), architetto e scultore che ha dedicato l’intera propria vita all’arte, nelle sue varie forme, alle tecniche, alla ricerca continua della perfezione dell’armonia. «Ho iniziato – racconta Aurel – con la terra, una materia primordiale che ti accoglie: la modellavo e creavo oggetti che sapevo di poter usare a mio piacimento. Non credo di esagerare nel dire che per me la terra» e con essa la natura, sua fonte di ispirazione «è stata una salvezza». A cura di Serafina Pastore.




SPECIALE CALVINO

Silvia Manciati: «L’unità di fondo per Calvino è Calvino stesso»

Prosegue a dicembre lo Speciale Centenario Calvino con l’intervista a Silvia Manciati, assegnista all’Università degli Studi di Roma «Tor Vergata». Le sue ricerche sono incentrate sul teatro italiano e francese del XVIII, con studi su letterate e attrici italiane dal ‘700 a oggi. Su Calvino afferma: «egli è noto per la sua versatilità, tradotta in una grande varietà stilistica, in un’esplorazione ampia di tematiche e generi letterari, sempre a contatto con i profondi cambiamenti sociali e politici della realtà che ha vissuto». A cura di Afrodita Cionchin e Giusy Capone.



In dialogo con Stella Poli sul lascito calviniano

Nel nostro Speciale Calvino interviene anche la scrittrice piacentina Stella Poli (n. 1990). Assegnista di ricerca in linguistica italiana presso l’Università di Pavia, insegna poesia contemporanea nel master editoriale MasterBook. La gioia avvenire (Mondadori) è il suo romanzo d’esordio, finalista alla XXXIV edizione del Premio Calvino, autore a proposito del quale afferma: «Credo che ognuno possa trovare nell’intelligenza mobile e molteplice di Calvino il suo personale talismano per affrontare l’esistenza». A cura di Afrodita Cionchin e Giusy Capone.




SPAZIO PONTIGGIA

Pontiggia e la letteratura per l’infanzia

Giuseppe Pontiggia «si è misurato anche con una scrittura rivolta a lettori giovanissimi», pubblicando due testi: «Cichita, la scimmia parlante, scritto per un pubblico infantile; l’altro, Il nascondiglio, presuppone un doppio destinatario e ha avuto infatti una duplice collocazione editoriale; in esso l’autore più che per l’infanzia ‘ha scritto dell’infanzia’. I due racconti si iscrivono perfettamente nell’opera di Pontiggia: nelle scelte stilistiche e formali e nella limpidezza della lingua si ritrovano agevolmente i tratti distintivi dello scrittore». Di Mariarosa Rossitto, nello  Spazio Pontiggia.



Antologia Pontiggia. Da «La lotta di Manzoni e l’Anonimo»

Per l'Antologia Pontiggia, pubblichiamo per gentile concessione degli Eredi e dell'Editore Mondadori un estratto dal saggio La lotta di Manzoni e l’Anonimo pubblicato nel 1985 nel volume Manzoni europeo, poi confluito in L’isola volante (1996), contenente vari testi su svariati argomenti, sorta di «’appunti di viaggio’ di un grande maestro, divagazioni e perlustrazioni nell’universo della lotta sotterranea e fatale tra Manzoni e l’Anonimo: gli scritti di L’isola volante, con il loro linguaggio che fonde intensità e ironia, ci fanno scoprire il senso della lettura e della letteratura».




ORIZZONTI FILOSOFICI

«Kierkegaard Renaissance» nella visione di Igor Tavilla

Igor Tavilla, collaboratore della nostra rivista, ha pubblicato di recente un volume, questa volta in inglese, dedicato all’opera di Søren Kierkegaard: The Reader, the Lover, the Prophet. Views on Kierkegaard (Toronto-Ljubljana, Kierkegaard  Circle, 2023). Il libro, frutto di anni di studi intensi in un ambito bibliograficamente vastissimo, è composto da più testi raggruppati in tre aree tematiche dedicate al pensiero dell’autore danese, cui fanno seguito due appendici, rispettivamente sui riverberi kierkegaardiani nel cinema di C.T. Dreyer e negli scritti di Mircea Eliade. Di Gabriel Badea.




ATTI CONVEGNO DANTE

Otilia Doroteea Borcia: La fortuna di Dante in Romania

La vita e l’opera di Dante Alighieri, in particolar modo la Divina Commedia, hanno goduto in Romania a partire dall’Ottocento fino a oggi un ampio interesse espresso da letterati e critici, e da uno stuolo di traduttori, numerosi forse più che in ogni altro paese straniero. Dai primi cinque canti dell’Inferno tradotti da Heliade Rădulescu (1848) all’Inferno e al Purgatorio, in prosa, di Maria P. Chițiu (1883) si sono succedute altre versioni, parziali, e integrali come quelle di G. Coșbuc (1924-1932), Eta Boeriu (1965), M. Papahagi (2012) e G. Vasile (2022). Di Otilia Doroteea Borcia.



Marco Clementi: David Prato a Rodi. Il mondo ebraico romano e Dante

Nel suo intervento il prof. Marco Clementi dell’Università della Calabria ricostruisce i legami della comunità ebraica di Rodi, diventata italiana sotto il fascismo, la figura di David Prato, rabbino capo di Alessandria in Egitto, e il governatore dell’isola, Mario Lago. Nel 1936 il rabbino fece, dopo quella del 1929, una seconda visita nell’isola e fu invitato a tenere nella locale sede della Dante Alighieri una lectio magistralis intitolata La luce di Dante nel ghetto di Roma in cui evocò il poeta romano Manoello Giudeo, autore di un sonetto dedicato a Dante per la sua morte.



Nicoleta Silvia Ioana: Dantedì versus Festa di Dante

Nel suo intervento, la prof.ssa Nicoleta Ioana dell’Università d’Arte di Bucarest ricorda i momenti che hanno portato all’istituzione della festa dedicata a Dante, il Dantedì, su esempio di altre celebri figure della letteratura mondiale come Shakespeare e Cervantes, legate al 23 aprile, Giornata mondiale del libro. La proposta, partita da un articolo di Paolo Di Stefano sul «Corriere della Sera» del 2017, fu accolta con favore dall’Accademia della Crusca e dalla Società Dante Alighieri, e si scelse la data, il 25 marzo, ritenuto per tradizione il giorno d’inizio del viaggio del Poeta nell’oltretomba.



«Luoghi e percezioni di Dante nel Sud-est Europeo». Postfazione

La prof.ssa Nicoleta Silvia Ioana dell’Università Nazionale delle Belle Arti di Bucarest passa in rassegna nelle Conclusioni degli Atti del Convegno i relatori partecipanti (Ida Valicenti, Ana Blandiana, Francesco Guida, Otilia Doroteea Borcia, Corina Anton, Elena Pîrvu e Marco Clementi) che con le loro prolusioni hanno dato lustro ai lavori del consesso dalla doppia occasione celebrativa: i 120 anni dalla fondazione del Comitato Dante Alighieri di Bucarest e i 700 anni dalla morte del Sommo Poeta, dal 2020 ricordato ogni 25 marzo grazie alla Dantedì.




SAGGISTICA ORIZZONTI

Psicoarteterapia: un nuovo modello psicoterapeutico integrato

L’arteterapia si è sviluppata su tre modelli: come tecnica riabilitativa fisica o psichica, come laboratorio di pittura e scultura e come psicoterapia tramite le arti figurative. Praticata non solo da psicoterapeuti ma anche da esperti di altri campi – dalla musica alla drammaturgia – essa è stata però priva di un impianto teorico o di una istituzionalizzazione. «Qui si intende l’arteterapia come psicologia clinica, ovvero come una ‘teoria e una prassi psicoteraupetica’», in cui entra in gioco «l’uso dell’arte e delle sue tecniche come ‘strumento terapeutico’». Di Roberto Pasanisi.




ORIZZONTI DI TEATRO

Matteo Spiazzi: un regista pedagogo

Matteo Spiazzi (n. 1987), veronese, è attore, regista e pedagogo teatrale formatosi all’Accademia Drammatica «Nico Pepe» di Udine. Ha collaborato con università e accademie e diretto spettacoli in Italia e all’estero. Fondamentale è il suo interesse per le maschere, protagoniste indiscusse della sua carriera. «Per comprendere il suo lavoro, si deve tener conto di tre parole chiave: le maschere, la regia, la pedagogia. In questa triangolazione, Spiazzi ha tracciato i confini di una personale pedagogia della maschera, che è alla base delle regie da lui firmate».  Di Benedetta Carrara.





ORIZZONTI D'ARTE

Intervista all'artista Mario Lanzione, a cura di Maurizio Vitiello

Il salernitano Mario Lanzione (n. 1951), diplomato al Liceo Artistico di Salerno, si è formato al Corso di Pittura dell’Accademia di Belle Arti di Napoli. Artista astratto, dal 1975 «è impegnato nell’ambito culturale dell’Arte Astratta, coniugando Informale e Astrattismo Geometrico, per la ricerca di un equilibrio e di una sintesi tra forze razionali e irrazionali, tra materia e geometria, tra luce e spazio», missione che l’ha portato a essere tra i fondatori del Gruppo «Generazioni», punto di riferimento dell’arte astratta in Campania. Intervista a cura del critico d'arte Maurizio Vitiello.



Mostra fotografica al Palazzo Roverella di Rovigo su Tina Modotti

Alla celebre fotografa Tina Modotti (1896-1942), la «pasionaria» friulana, è dedicata la mostra monografica, curata da Riccardo Costantini con la collaborazione di Gianni Pignat e Piero Colussi, – la più ampia mai allestita in Italia – aperta a Palazzo Rovella di Rovigo dal 22 settembre 2023 al 28 gennaio 2024. Di umile famiglia, Assunta (da cui Tina, Assuntina) Adelaide Luigia Modotti Mondini nasce a Udine e muore a soli 46 anni a Città del Messico. Riscoperta nel 1977 dopo anni di oblio, possiamo ora ammirare 300 scatti di questa ‘iconica’ figura femminile.  Di Liana Corina Tucu.



A Roma, «Columna mutãtio - La Spirale» dell'artista Luminița Țăranu

Columna mutãtio – La Spirale è un’installazione monumentale di arte contemporanea, ideata dall’artista Luminiţa Țăranu, ispirata alla Colonna di Traiano. Parte della grande mostra di archeologia Dacia. L’ultima frontiera della romanità, ospitata dal Museo Nazionale Romano - Terme di Diocleziano in Roma dal 21 novembre 2023 al 21 aprile 2024 e promossa dal Ministero della Cultura, dalla Direzione Generale Musei, dal Museo Nazionale Romano e dall’Ambasciata di Romania in Italia, l’opera è esposta nel Chiostro piccolo della Certosa di Santa Maria degli Angeli.








Rivista online edita
dall’Associazione Orizzonti Culturali Italo-Romeni.

Promuove
il dialogo interculturale,
con particolare interesse
verso la traduzione letteraria come opera di mediazione.













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