N. 7-8/LUGLIO 2022 - IN COSTANTE AGGIORNAMENTO, SEGUITECI!


INCHIESTA ORIZZONTI

Ruolo e immagine della letteratura di oggi. Cambiamenti e tendenze

Quali ruoli ricopre e quali funzioni assolve la scrittura letteraria nel frangente storico che stiamo vivendo? La letteratura può ancora reputarsi lo specchio di una società in un tempo definito? E ancora: come è cambiata l’immagine della letteratura nell’era della comunicazione digitale? Quali valenze assume ai nostri giorni il rapporto tra rete, editoria e la tradizionale «repubblica delle lettere»? Tanti e discordanti pareri costellano una riflessione che ha animato un dibattito quanto mai vivace e dalle risultanze inattese. Di Afrodita Cionchin e Giusy Capone.



La nostra indagine tra critici e studiosi italiani

In questa prima parte della nostra inchiesta esclusiva sul ruolo e l'immagine della letteratura ai nostri giorni riuniamo, in 17 interviste, i critici e gli studiosi che abbiamo finora ospitato nella serie Incontri critici: Giovanni Bitetto, Claudia Boscolo, Davide Brullo, Andrea Caterini, Donato Di Poce, Gianfranco Franchi, Fabio Francione, Filippo La Porta, Paolo Landi, Antonio Limoncelli, Daniela Marcheschi, Matteo Marchesini, Massimiliano Parente, Giacomo Raccis, Alberto Ravasio, Alessandro Raveggi, Vanni Santoni. A cura di Afrodita Cionchin e Giusy Capone.



La nostra indagine tra gli «Scrittori per lo Strega»

In questa seconda parte dell'inchiesta riuniamo, in 22 interviste, gli autori e le autrici della serie Scrittori per lo Strega: Marco Amerighi, Alessandro Bertante, Paolo Buchignani, Francesco Carofiglio, Silvia Cossu, Elisabetta Darida, Concetta D'Angeli, Costanza Di Quattro, Alessio Forgione, Veronica Galletta, Alberto Garlini, Simona Moraci, Sabatina Napolitano, Davide Orecchio, Rosario Palazzolo, Benedetta Palmieri, Alfredo Palomba, Veronica Raimo, Eduardo Savarese, Maria Rosaria Selo, Giusy Staropoli Calafati, Alessandro Zacurri. A cura di Afrodita Cionchin e Giusy Capone.



La nostra indagine tra le scrittrici di «Femminile plurale»

In questa terza parte dell'inchiesta riuniamo, in 11 interviste, alcune delle scrittrici che abbiamo finora ospitato nella serie Femminile plurale e che si sono espresse sulla questione del ruolo e dell'immagine della letteratura ai nostri giorni. Si tratta di Flora Fusarelli, Federica Iacobelli, Cristina Marconi, Stefania Mazzone, Ilaria Palomba, Romana Petri, Lella Seminerio, Ornella Spagnulo, Nadia Terranova, Veronica Tomassini e Francesca Valente, vincitrice del Premio Italo Calvino 2021 e del Premio Campiello Opera Prima 2022. A cura di Afrodita Cionchin e Giusy Capone.




PREMI LETTERARI

PREMIO STREGA 2022

Scrittori per lo Strega: Le nostre interviste ai finalisti

Il vincitore del Premio Strega è Mario Desiati con «Spatriati» (Einaudi). L'edizione 2022 ha visto per la prima volta sette finalisti, anziché cinque. Secondo Claudio Piersanti, Quel maledetto Vronskij (Rizzoli), terza Alessandra Carati, E poi saremo salvi (Mondadori), quarta Veronica Raimo, Niente di vero (Einaudi), già vincitrice dello Strega Giovani, quinto Marco Amerighi, Randagi (Bollati Boringhieri), sesto  Fabio Bacà, Nova (Adelphi) e settima Veronica Galletta, Nina sull’argine (minimum fax). In Scrittori per lo Strega, a cura di Afrodita Cionchin e Giusy Capone, le interviste ai finalisti.



Alessandra Caratii: «Una frequentazione lunga e assidua del materiale»

«Per questo libro ho seguito un metodo che ho affinato negli anni, una frequentazione lunga e assidua del materiale: ho passato diverso tempo con famiglie di profughi, in Italia e in Bosnia. Poi ho lasciato che tutto questo sedimentasse, s’ingigantisse nel ricordo, si mescolasse alla ricerca sui testi, allo studio, alla necessità di capire un pezzo oscuro di storia recente. Allora ho scritto, poi sono tornata da loro, e ho scritto di nuovo». Così Alessandra Caratii, al terzo posto nella finale con il romanzo E poi saremo salvi (Mondadori, 2021). A cura di Afrodita Cionchin e Giusy Capone.



Veronica Raimo: «Ho voluto smantellare certe retoriche sulla famiglia»

Che ruolo gioca l’inerzia nello svilupparsi di una vicenda esistenziale in cui «Il fallimento non è la cosa peggiore, la cosa peggiore è l’indecisione, il bilico»? Veronica Raimo, quarta nella finale e vincitrice dello Strega Giovani con Niente di vero (Einaudi, 2022), risponde così nell'intervista a cura di Afrodita Cionchin e Giusy Capone: «In un certo senso l’indolenza e l’indecisione sono anche rivendicate dalla protagonista come un territorio di possibilità altra. Non parlerei di romanzo di formazione. La domanda che resta sullo sfondo è: perché per crescere bisogna per forza fare delle scelte?».



Marco Amerighi: «La scrittura è sempre un atto politico»

«Io credo che la scrittura sia sempre un atto politico perché implica una scelta. Io scelgo di raccontare questa storia e non un’altra e facendolo mi schiero, restituisco uno sguardo sul mondo, il mio sguardo. Questo non significa che sia automaticamente un atto di denuncia. Mi piace piuttosto l’idea di gettare una luce, alimentare una riflessione. E lasciare ai lettori e alle lettrici la libertà di farsi la propria idea sul mondo che ho costruito per loro». Così Marco Amerighi, quinto nella finale con il romanzo I randagi (Bollati Boringhieri, 2021). A cura di Afrodita Cionchin e Giusy Capone.



Veronica Galletta: «Mi auguro per Nina, forse più che argini, esplosioni»

Veronica Galletta, settimo posto nella finale con Nina sull’argine (Minimum fax, 2021). Della sua protagonista, Caterina detta Nina, ci dice nell'intervista a cura di Afrodita Cionchin e Giusy Capone: «Non sono sicura che Caterina abbia bisogno di un argine. Se dovessi dire cosa mi auguro per lei, perché è una protagonista alla quale sono stata davvero molto affezionata, forse più che argini, sono esplosioni. Gesti inconsulti, liberatori, alla fine dei quali ricostruirsi nella forma che vuole, che sia argine, ponte, diga, ma anche reticolato metallico. Sottile e flessibile, verso il cielo».




VINCITRICE PREMIO SELEZIONE BANCARELLA 2022

Da Nellie Bly a Carol Hanisch. Dialogo con Melania Soriani

Bly di Melania Soriani è il romanzo vincitore del Premio Selezione Bancarella 2022, edito da Mondadori, che racconta la storia vera di Elizabeth, nata in Pennsylvania nel 1864, figura leggendaria del femminismo ante litteram. Nel dialogo a cura di Afrodita Cionchin e Giusy Capone, alla luce di quanto accaduto negli USA sul diritto all’aborto e sulla situazione in Italia, l’autrice afferma: «Oggi in molti parlano di morte del femminismo. Dicono che i diritti ci sono e non è più necessario proseguire questa battaglia. Nulla di più sbagliato il poter pensare di tirare i remi in barca». In Femminile plurale.





INCONTRI CRITICI

Con Claudio Giovanardi, uno sguardo sull’italiano che cambia

Claudio Giovanardi è docente di Linguistica italiana all’Università degli Studi Roma Tre, autore di numerosi saggi e studi sull’italiano attuale. Nel dialogo a cura di Afrodita Cionchin e Giusy Capone, egli sottolinea che «l’italiano solo da pochi decenni è diventato la lingua degli italiani anche nella conversazione di tutti i giorni» e che «il definitivo tramonto del modello letterario, per secoli stella polare della nostra lingua, ha lasciato un vuoto che è stato colmato solo in parte da quell’italiano tecnologico e omologato di cui parlò Pasolini negli anni ‘60 del ‘900». In Incontri critici.



Roberto Pazzi: «Il microautobiografismo, vizio della narrativa odierna»

Roberto Pazzi è poeta, narratore e giornalista, uno dei più originali e visionari scrittori italiani, le cui opere, oltre una trentina, sono largamente apprezzate e tradotte all’estero. Nel suo ultimo romanzo, Hotel Padreterno (La Nave di Teseo, 2021), riporta in terra un Dio lontano dall’eternità: «il mio sentimento di Dio è indissolubilmente connesso alla carne che ha creato, alla filialità, all’aspirazione a un rapporto di Figlio col Padre, che non finisce mai, ma l’ho anche arricchito da un senso materno, facendo mia la famosa frase di Papa Giovanni Paolo I, “Dio è anche madre”».



Riscoprire Madame Vitti. Dialogo con M. Consentino e D. Dodaro

Marco Cosentino e Domenico Dodaro in Madame Vitti (Sellerio, 2022) riportano alla luce la storia vera e dimenticata di una donna, Maria Caira, della Ciociaria emigrata a Parigi a fine ‘800 dove fonda un’accademia di Belle arti solo per donne. Nell’intervista a cura di Afrodita Cionchin e Giusy Capone gli autori raccontano: «Per la storia personale di Maria, abbiamo avuto la fortuna di avere accesso a un archivio di documenti e memorabilia famigliari raccolto negli anni da un bis-bisnipote di Madame Vitti: Cesare Erario» e a sedute di ampie ricerche alla Bibliothèque Nationale de France.




CENTENARIO PASOLINI

Con Giommaria Monti su «Pasolini. La città dei sensi»

«In Pasolini si chiude un cerchio che va dal futurismo al neorealismo passando per l’esistenzialismo. A lui non sono consoni gli stilemi dell’ermetismo poetico di Montale o il lirismo di Ungaretti. E nemmeno il classicismo di Quasimodo o il manierismo di D’Annunzio. In Pasolini c’è più Baudelaire che Novecento italiano. Ma è, per usare una sua espressione, il “più moderno di ogni moderno”». Così Giommaria Monti, autore del libro Pasolini. La città dei sensi (Diadema, 2022, a cura di Flora Fusarelli), dal quale prende spunto l’intervista a cura di Afrodita Cionchin e Giusy Capone.




FOCUS SULLA SCRITTURA ROMENA. LIBRI INEDITI IN ITALIANO


Florina Ilis, «Vietile paralele»: Eminescu in fiction

Nel nostro Focus dedicato al tema della scrittura negli autori romeni figura Florina Ilis (n. 1968), laureata in Lettere all’Università «Babeş-Bolyai» di Cluj, che è senza dubbio la scrittrice più dotata della sua generazione e una delle grandi penne della letteratura romena contemporanea. L’autrice si è affermata come straordinaria prosatrice con romanzi come La crociata dei bambini (2005), Le vite parallele (2012) e Il libro dei numeri (2018), osannati dalla critica romena e straniera, premiati e tradotti con successo in molte lingue, tra cui anche l’italiano. A cura di Mauro Barindi.



Simona Popescu e il romanzo suo «Exuvii / Crisalidi». Anteprima

Simona Popescu (n. 1965) è una delle più rilevanti prosatrici e poetesse del panorama letterario romeno attuale. Exuvii è per ora il suo unico romanzo, del 1997, ripubblicato più volte, un romanzo straordinario scritto «in uno stile immaginifico e ricchissimo di registri e tonalità, in cui si mescolano il comico e il tragico», «uno spettacolo funambolico di storie e di immagini, che sorprende a ogni pagina […] una delle opere più vive e interessanti che ci sono arrivate in questi ultimi anni dall’Est europeo». Il libro è stato tradotto in polacco, ungherese e francese. A cura di Giulia Ambrosi.



Hortensia Papadat-Bengescu e il suo «Concert din muzică de Bach»

I romanzi di Hortensia Papadat-Bengescu (1876-1955) che compongono il ciclo della famiglia Hallipa, Concert din muzică de Bach (1927), il più celebre, Fecioarele despletite (1926), Drumul ascuns (1933) e Rădăcini (1938) sono coevi di altre opere di riferimento della letteratura romena interbellica, come Baltagul di M. Sadoveanu e Pădurea spânzuraților di L. Rebreanu, e come tali appartenenti alla grande stagione del romanzo romeno moderno, retti da una scrittura introspettiva che tratteggia con finezza psicologica e analitica i suoi vari personaggi. Di Mauro Barindi.



Constantin Fântâneru e il suo «Interno». Il Salinger romeno

Constantin Fântâneru (1907-1975) è il grande solitario dimenticato (definito il «Salinger romeno») della straordinaria stagione letteraria romena del periodo interbellico, uno scrittore avvolto – o che, per meglio dire, si è voluto avvolgere – nel mistero ma che rappresenta una delle punte di diamante, seppur effimera, di quella generazione di giovani intellettuali e scrittori (E. Cioran, M. Eliade, E. Ionescu, M. Blecher …) che tracciano un solco di rinnovamento nella cultura e nelle lettere romene del ’900. A cura di Mauro Barindi, proponiamo un frammento del suo romanzo Interior (Interno).



Cristian Fulaș, nuovi racconti: riconferma di uno scrittore di talento

Cristian Fulaș (n. 1978) si è imposto passo dopo passo in questi ultimi anni come uno dei narratori più in vista dell’attuale panorama della prosa romena. E tale si è riconfermato con l’uscita del suo ultimo romanzo, Ioșca (Polirom, 2021), un solido e vasto romanzo dalla scrittura strabiliante e dalla cifra stilistica degne di un romanziere di lungo corso. Qui riproponiamo il racconto Giovanni tratto dal volume Cei frumoși și cei buni (Polirom, 2017), un ottimo biglietto da visita per fare conoscenza con il suo stile. A cura di Mauro Barindi.



Ciprian Măceșaru e i suoi racconti sulla realtà della Romania

La scrittura di Ciprian Măceșaru (n. 1976) sceglie la brevità per essere efficace, senza perdersi in lungaggini, mirando dritta al cuore di quello che vuole esprimere. Come in questi otto racconti usciti nel 2018, Și se făcu întuneric (Next Page, Bucarest), otto fotogrammi fulminanti e diretti, come dardi che vanno al nocciolo della vita, della quotidianità, dando lustro da un lato alla capacità psicologica dell’autore nel sondare l’umanità tramite l’estro della sua penna, e dall’altro presentando situazioni in cui proiettarsi con la mente e ritrovarcisi. A cura di Mauro Barindi.



Dora Pavel, eros e ricerca di sé nel romanzo «Do Not Cross»

Dora Pavel (n. 1946) è scrittrice e poetessa, laureata in Lettere all’Università di Cluj, autrice di cinque volumi di poesia, di due raccolte di racconti, di tre libri di interviste con scrittori romeni e di cinque romanzi, genere su cui ha concentrato la propria attività di narratrice, dal primo del 2003 fino all’ultimo del 2020, opere premiate, tradotte all’estero e riconosciute dalla critica come ‘voci’ di una scrittura fuori dagli schemi, intrisa di stili e motivi ‘gotici’ e borderline. Riproponiamo qui il brano dal romanzo Do Not Cross del 2013. A cura di Mauro Barindi.



Adela Greceanu: «La sposa dalle calze rosse»

Adela Greceanu (n. 1975) è nata a Sibiu, dove si è laureata in Giornalismo all’Università «Lucian Blaga». Giornalista, scrittrice e poetessa debutta in quest’ultima veste nel 1997, pubblicando in seguito altre tre raccolte di versi, premiati e segnalati dalla critica, e nel 2021 è uscita per Cartier l’antologia poetica Șuruburi, șaibe, cuie, piulițe - Poeme alese. Nel 2008 approda alla narrativa con Mireasa cu şosete roşii (Polirom), tradotto in ungherese, romanzo rivelazione dalla scrittura cangiante e originale di cui riproponiamo qui un ampio estratto. A cura di Mauro Barindi.



Mariana Gorczyca e il suo fantastico viaggio letterario

Mariana Gorczyca (n. 1956) è scrittrice e poetessa. Si è laureata in Lettere a Cluj nel 1983 e in Giornalismo a Sibiu nel 2002, ed è Dottoressa in Filologia dal 2007. Attualmente è segretaria generale del Pen Romania. Debutta in poesia nel 2003 con il volume Versuri pentru pauza mare, per poi dedicarsi alla narrativa pubblicando cinque romanzi, di cui uno tradotto in francese e uno in tedesco, e un volume di racconti, Să iau cuvintele cu mine (Tracus Arte, 2016), da cui riproponiamo qui un estratto, caratterizzato da una scrittura dinamica e accattivante. A cura di Mauro Barindi.



Tudor Ganea: «Casamatta», un esordio vincente

Tudor Ganea (n. 1983) ha fatto un sorprendente debutto come narratore con il romanzo Cazemata (Polirom, 2016), dimostrando uno straordinario talento nella scrittura, che in questa storia, intrecciata a un’altra, è riuscito a dispiegare costruendo una trama carica di mistero e di fascino, tra presente e passato, ambientata a Constanța, sua città adottiva, attorno a un fortino abbandonato dell’ultima guerra, sul Mar Nero. Autore in seguito di altri quattro romanzi, lo scrittore ha confermato negli anni la forza e la validità della sua scrittura. A cura di Mauro Barindi.




TRADUZIONE INEDITA

Un classico della letteratura romena. «Mara» di Ioan Slavici

Tra i numerosi e più celebri personaggi femminili delle lettere romene spicca anche Mara, «la prima donna capitalista della letteratura romena», eroina dell’omonimo romanzo di Ioan Slavici (1848-1925), uscito a puntate su «Vatra» nel 1894 e in volume nel 1906. Come introduzione a questo capolavoro due romenisti d’eccezione, la prof.ssa Celestina Fanella, già dell’Università di Udine, e il prof. Roberto Merlo dell’Università di Torino, hanno unito le forze per offrirci, la prima, una preziosa presentazione e, il secondo, i primi due capitoli tradotti per la prima volta in italiano.




ORIZZONTI DI POESIA

«Rime contro la guerra» di Otilia Dor

Con lo pseudonimo Otilia Dor conosciamo un altro lato della prof.ssa Otilia Doroteea Borcia, l’appassionata italianista, quello di sensibile creatrice di versi. Già autrice, in riviste e in volume, di poesie in italiano e francese (nel 2019 ha vinto con Daruri vechi și versuri noi il I premio per la poesia in lingua straniera in Italia), ora offre un'altra silloge bilingue dal titolo Rime contro la guerra / Rime împotriva războiului (Eikon, Bucarest 2022), contenente 22 poesie, che toccano temi religiosi, filosofici e, materia a lei cara, la civiltà italiana. Di Nicoleta Silvia Ioana.



Gli inferi e il paradiso: la ‘diversità dell’artista’ e la ‘morte dell’amore’

Roberto Pasanisi commenta la poesia Nuovo Messaggio, una delle liriche più rilevanti tratta dal Prologo della giovanile raccolta Poema Paradisiaco (1891-1893) di Gabriele D’Annunzio «non solo per la raffinata struttura compositiva e per la bellezza eminentemente poetica dei suoi versi, ma anche per le tematiche profonde ed ‘europee’ di cui si fa portatrice», indice ed esempio altresì di una nuova sensibilità. È costituita da 48 endecasillabi a rime incrociate in cui, «come in tutto il Poema Paradisiaco, è costante e stilisticamente fondamentale l’uso dell’enjambement».




ORIZZONTI FILOSOFICI

Mircea Eliade tra Zalmoxis e Gengis Khan

Di recente è apparsa, nella collana «Orizzonti dello spirito» di Edizioni Mediterranee di Roma, la seconda edizione, riveduta e corretta, del volume di Mircea Eliade Da Zalmoxis a Gengis Khan. Studi comparati sulle religioni e il folklore della Dacia e dell’Europa Orientale, a cura di Horia Corneliu Cicortaș. Il libro, pubblicato originariamente in francese, nel 1970, è stato uno dei pochi lavori scientifici di Eliade pubblicati nella Romania comunista. In questo numero pubblichiamo l’Introduzione e la Nota del curatore a questa nuova edizione italiana. In Orizzonti filosofici.



La tradizione patristico-medievale nella filosofia di Nae Ionescu (I)

La filosofia di Nae Ionescu (1890-1940), nota come esperienzialismo (trăirism), si è nutrita, oltre che di spunti provenienti dalle avanguardie filosofiche del Novecento, del consistente apporto di riferimenti alla tradizione patristico-medievale. Ripercorso l’iter che ha indotto il filosofo romeno a sensibilizzarsi ai principi della filosofia cristiana, nella prima parte del presente contributo si esamina la sua concezione del Medioevo come «forma dello Spirito» improntata al teocentrismo, al dualismo tra l’umano e il divino e all’essenzialismo metafisico. Di Igor Tavilla.




ORIZZONTI APERTI

Eminescu, Voivodi, Monte Athos. Uno sguardo storico

Armando Santarelli ci invita a conoscere più da vicino la storia secolare del Monte Athos e dei suoi numerosi luoghi sacri, venti tra chiese e monasteri, partendo, correggendolo in parte, da un articolo di Mihai Eminescu pubblicato su «Timpul» nel 1878. L’autore passa in rassegna tutti i monumenti athoniti con preziose e utili notizie storiche in cui risalta un dato costante: l’assiduo intervento dei voivodi romeni nella loro (ri)costruzione/rifondazione tramite ricche elargizioni tanto che «nessun Paese ortodosso ha supportato la Santa Montagna più generosamente della Romania».



Ci aspetta nel futuro. La parresia di Lorenzo Milani in tre discorsi (I)

Pubblichiamo il primo di quattro numeri dedicati a Don Lorenzo Milani (1923-1967), il parroco ‘scomodo’ di Barbiana, in cui sono commentati frammenti estratti da tre suoi discorsi tenuti e registrati negli anni 1962-1965. Il curatore di questo saggio è Sergio Tanzarella, ordinario dal 2009 di Storia della Chiesa alla Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale, e dal 2007 docente della stessa materia all’Università Gregoriana, che da anni studia con passione e rigore scientifico l’opera di Don Milani, restituendo così «a Lorenzo Milani le sue parole: quelle scritte e quelle pronunciate».




ORIZZONTI D'ARTE

Intervista all’artista Samuel Di Mattia, a cura Maurizio Vitiello

Maurizio Vitiello dialoga con l’artista Samuel Di Mattia (n. 1981), nato in Francia da genitori italiani emigrati, dove, dopo la maturità, ha seguito la Scuola d’Arte di Condé conseguendo la laurea in Design Industriale, perfezionandosi in seguito con il master all’ESAD (Scuola Superiore di Arte e Design) di Reims. Dal 2006 vive e lavora in Italia, e ciò gli ha permesso di sviluppare la sua visione artistica, abbordando anche l’opera su tela e partecipando con successo a mostre collettive e personali. La sua arte è ispirata a Basquiat, Andy Warhol e alla street art di Banksy. In Orizzonti d’Arte.



L’arte declinata come un nome in latino. Dialogo con Martin Basile

Martin Basile (n. 1993), rapper genovese plurilaureato, è non solo musicista ma e soprattutto una persona curiosa che vuole sperimentarsi a tutto campo in più campi artistici, dalla regia alla sceneggiatura alla poesia e al… latino. Nel dialogo con Irina Țurcanu afferma che «esistono persone che hanno più o meno il talento di focalizzarsi su un’attività e spendere l’intera vita per raggiungere il massimo in quel campo, talvolta al costo di trascurare la sicurezza, i rapporti, la salute. Quel talento non mi appartiene». Il suo motto: «Più emozioni e meno vaneggiamenti intellettuali!».




NOVITÀ DATABASE ORIZZONTI

Nuove segnalazioni database «Scrittori romeni in italiano 1900-2022»

Il database «Scrittori romeni in italiano», a cura di Afrodita Cionchin e Mauro Barindi, accoglie un primo e ben nutrito carico di novità editoriali romene in traduzione. Per la narrativa, autori classici come Liviu Rebreanu con Tutti e due e Duiliu Zamfirescu con La vita in campagna e Tănase Scatiu (Rediviva), le Fiabe romene di Petre Ispirescu (Besa Muci), poi i saggi L’archeologia dell’amore di Cătălin Pavel (NEO. ed.) e Dai romani ai romeni - Elogio della latinità di Ioan-Aurel Pop (Rediviva), e per la memorialistica, Ritorno a Bucarest. Una storia di Victor Ieronim Stoichiță (Bordeaux edizioni).



Prima assoluta: tutti gli autori italiani pubblicati in Romania 1991-2022

In prima assoluta, un quadro d’insieme sugli autori italiani pubblicati in Romania, nel database Scrittori italiani tradotti in romeno con tutti i titoli del Catalogo della Biblioteca Nazionale romena. Sono completi gli anni: 2020 - 88 titoli, 2019 - 102 titoli, 2018 - 87 titoli, 2017 - 65 titoli, 2016 - 55 titoli, 2015 - 55 titoli, 2014 - 76 titoli, 2013 - 63 titoli, 2012 - 47, 2011 - 65 titoli, 2010 - 82 titoli e così a ritroso fino al 1991. Un progetto ideato da Afrodita Cionchin, aggiornato con un gruppo di studentesse coordinate dalla prof.ssa Smaranda Bratu Elian. Il secondo database è Italianistica Studi: 1998-2022.




ANTOLOGIE ORIZZONTI

Narrativa e saggistica romena: 62 autori e 71 opere inedite in italiano

Nell'ambito della nostra rivista vi offriamo alcune antologie online che si arricchiscono mensilmente. La prima riunisce, nella Biblioteca Orizzonti Inediti, 62 scrittori romeni di varie epoche, non ancora tradotti oppure con opere inedite in traduzione italiana.  I classici della letteratura romena quali Costache Negruzzi, Ion Creangă, Ion Minulescu, Lucian Blaga, Camil Petrescu, Matei Călinescu, Liviu Rebreanu ecc., sono accompagnati da numerosi autori contemporanei: Ana Blandiana, Magda Cârneci, Florina Ilis, Gabriel Liiceanu, Ciprian Măceşaru, Andrei Pleşu e molti altri.



Antologia di 66 poeti romeni di tutti i tempi

Un'altra antologia riguarda la poesia. Qui abbiamo finora riunito 66 poeti romeni di tutti i tempi, a iniziare da Anton Pann per poi continuare con il «poeta nazionale» Mihai Eminescu e con altri illustri poeti quali Lucian Blaga, Alexandru Macedonski, Ion Vinea, Benjamin Fondane, Gherasim Luca, Gellu Naum, Mircea Ivănescu, Ion Vinea, Cezar Ivănescu, Emil Brumaru, Ilarie Voronca, Nichita Stănescu, Marin Sorescu, Octavian Paler, Virgil Mazilescu, Mariana Marin, fino ai nostri giorni con Ana Blandiana e molti altri poeti che vi presentiamo per la prima volta in italiano.




RACCOLTE DI INTERVISTE

Interviste italo-romene a cura di Afrodita Carmen Cionchin

La raccolta dà voce ad alcune delle espressioni oggi più significative nel dialogo culturale tra Italia e Romania. Noti romenisti e romanisti, storici, traduttori, giornalisti, uomini di cultura legati su piani diversi all’orizzonte culturale italo-romeno danno corpo, sotto forma di interviste, a originali prospettive ed esperienze che attestano la vitalità dei rapporti culturali tra i due Paesi, unitamente alla necessità di incrementarne gli spazi di espressione. Da Claudio Magris a Lorenzo Renzi, Bruno Mazzoni, Bianca Valota Cavallotti, Francesco Guida, Antonello Biagini, Ioan-Aurel Pop e tanti altri.



Le interviste della rubrica «Gli invitati di Smaranda Bratu Elian»

La rubrica «Gli invitati di Smaranda Bratu Elian» rappresenta un appuntamento che la nota italianista romena, responsabile della collana bilingue «Biblioteca italiana» della casa editrice Humanitas di Bucarest, propone con un'autorevole personalità della scena culturale italiana, legata in qualche modo alla cultura romena, e con una personalità romena legata alla cultura italiana. In questo spazio potete leggere tutte le interviste finora realizzate dalla professoressa Smaranda Bratu Elian con i suoi prestigiosi invitati con i quali affronta diversi temi di attualità e di rilievo.




I NOSTRI «SPECIALI»

Inchiesta esclusiva artista donna: finora 65 testimonianze

La nostra rivista ha avviato un’inchiesta esclusiva sull’attuale condizione dell'artista donna in Italia che raccoglie le testimonianze di artiste, curatrici, galleriste, storiche, critiche d’arte, collezioniste, appartenenti a generazioni diverse e provenienti da differenti centri culturali e accademici. Nel format che vi proponiamo, la riflessione scaturita dallo scambio di idee è accompagnata da una ricca galleria di opere che va dalla pittura alla scultura, dalla rilettura della tradizione alle contaminazioni e al dialogo con il fumetto e l’illustrazione. A cura di Afrodita Cionchin e Giusy Capone.



700 Viva Dante tra Italia e Romania

Per l’evento dell’anno in Italia, Dante 700, abbiamo creato uno Speciale Spazio Dante che raccoglie i vari contributi che in ogni numero dedichiamo al Sommo Poeta, da diverse prospettive tra Italia e Romania. I contributi che vi si possono leggere, a cura di Giusy Capone, prendono lo spunto dai libri usciti in Italia per il settimo centenario dalla morte di Dante o pubblicati negli ultimi anni e riletti in questa chiave. La figura e l’opera di Dante Alighieri ha goduto anche in Romania di ampia fama e largo interesse tra gli intellettuali, come dimostrato dagli studi qui proposti.



Speciale Orizzonti 10 anni: bilancio e prospettive

2010-2020. Anniversario dei dieci anni di una rivista unica, in rete, interculturale e bilingue nata da una intuizione geniale della sua fondatrice, Afrodita Cionchin. Quest’anno abbiamo inaugurato nell'edizione italiana nuove sezioni destinate ad arricchire le nostre principali direzioni d’interesse: Italianistica Orizzonti, che raccoglie i contributi degli italianisti romeni e degli studiosi italiani di vari ambiti specialistici, Orizzonti Donna, Cinema Orizzonti, accanto a uno dei nostri fiori all’occhiello, Biblioteca Orizzonti, nella quale riuniamo sia opere edite, sia estratti inediti di opere romene in traduzione.



Spazio Marian Papahagi, dedicato all’illustre italianista romeno

Lo spazio Marian Papahagi (1948-1999) raccoglie i contributi del numero omaggiale che la nostra rivista gli ha dedicato a vent’anni dalla sua fulminea scomparsa. Gli interventi dei numerosi studiosi italiani e romeni rievocano una personalità di vaglia della Romania del secondo Novecento,  in un interessante percorso di lettura da cui emerge la luminosa figura di un autentico Magister, dell’insigne critico letterario, dell’esimio traduttore, del versatile manager culturale, di un uomo dal multiforme ingegno, raffinato e affascinante. A cura di Afrodita Cionchin e Monica Fekete.



I NOSTRI PROGETTI DI RICERCA

Il progetto «Presenza italiana nel Banato»

Il progetto interdisciplinare Presenza italiana nel Banato della nostra rivista, avviato da Afrodita Cionchin in collaborazione con lo storico Ionel Cionchin, si propone il duplice obiettivo di recuperare la memoria storica, valorizzando e reinserendo nel circuito culturale alcuni dei contributi più importanti di coloro che hanno trattato questo tema, e di produrre nuovi studi. Abbiamo finora pubblicato l'apporto di Aurel Cosma Jr. e una serie di materiali dedicati all'immigrazione italiana, a Silvio Guarnieri e alla storia speciale di Francesco Illy ecc. Invitiamo gli studiosi a inviarci nuovi contributi.




ORIZZONTI SEZIONI SPECIALISTICHE

Italianistica Orizzonti: un dialogo tra i colleghi italiani e romeni

La nostra sezione Italianistica Orizzonti raccoglie gli articoli dedicati alla lingua, alla letteratura e alla cultura italiana in generale, da parte degli italianisti romeni e degli studiosi italiani di vari ambiti specialistici. Articoli specifici si possono trovare anche nelle altre sezioni tematiche della nostra rivista. Nell'edizione romena si possono inoltre consultare le due Antologie Orizzonti dedicate alla poesia italiana, rispettivamente alla narrativa e alla saggistica italiana in traduzione. Invitiamo i colleghi italiani, romeni e di altri Paesi a continuare a darci il loro contributo.



Orizzonti d'Arte: artisti romeni e italiani, faccia a faccia

Nell'ampia sezione Orizzonti d'Arte, con il corrispondente romeno, Orizonturi de Artă, proponiamo un faccia a faccia ideale tra artisti romeni e italiani di varie epoche, con particolare attenzione al presente: artisti, mostre e festival d'arte contemporanea tra Italia e Romania, con presentazioni accompagnate da ricche gallerie. Abbiamo inoltre inaugurato una serie di Gallerie a tema dedicate contemporaneamente all’arte italiana e all’arte romena, nell’intento di mostrare le loro bellezze al pubblico di entrambi i Paesi, come «Le acquaiole» versus «Ţărăncile cu ulcior» (Contadine con orcio).



Orizzonti filosofici: una sezione per la filosofia e le scienze umane

La sezione «Orizzonti filosofici», coordinata da Horia Corneliu Cicortaș, si propone di accogliere articoli, recensioni, interviste e testi italiani inediti di autori romeni, su temi concernenti la filosofia, le scienze umane (psicologia, antropologia, sociologia), la storia delle religioni e altri ambiti disciplinari affini. Le proposte vanno inviate a filosofica@orizzonticulturali.it o agli altri recapiti della redazione; i testi accettati devono seguire le nostre norme redazionali consultabili qui. La sezione raccoglie i testi attinenti pubblicati in precedenza sulla nostra rivista.



Orizzonti Donna si apre ad altre culture: un invito

Orizzonti Donna, a cura di Afrodita Carmen Cionchin, si apre alle tematiche femminili di altre culture. Invitiamo perciò i colleghi italianisti e romenisti, nonché i colleghi specializzati in altre culture, a inviarci proposte di articoli sulla figura femminile nelle sue più diverse sfaccettature: in letteratura, arte, scienza, ecc. Una direzione di interesse rimane quella delle scrittrici migranti romene in Italia, che abbiamo presentato in entrambe le edizioni linguistiche, tra le quali si annoverano: Irina Turcanu Francesconi, Ingrid Beatrice Coman, Ana Danca, Cristina Mărginean Cociș.



Cinema Orizzonti, una finestra sull'attuale cinematografia romena

La sezione Cinema Orizzonti fa conoscere al pubblico italiano la cinematografia romena recente, che ha ottenuto importanti riconoscimenti internazionali. Vi proponiamo quindi un incontro con i maggiori rappresentanti del «Noul Val», il nuovo cinema romeno che si muove sostanzialmente tra parodia del passato e critica dell'attualità. Allo stesso tempo, rivolgiamo la nostra attenzione anche ai momenti più significativi del cinema italiano: nel 2020, Centenario dalla nascita di Federico Fellini, abbiamo dedicato uno speciale numero monografico al grande regista.




BIBLIOTECA ORIZZONTI

Nuove segnalazioni in «Biblioteca Orizzonti», editi e inediti in traduzione

Vi invitiamo a scoprire le novità della nostra «Biblioteca Orizzonti», in cui riuniamo sia opere edite (volumi in formato pdf integrale o parziale e articoli individuali), sia estratti inediti di opere romene in traduzione italiana - narrativa, poesia, saggistica, che sono costantemente pubblicati sulla nostra rivista. Per arricchire la sezione delle opere edite, rivolgiamo un caloroso invito agli editori e agli operatori culturali in generale a contribuire con volumi che saremo lieti di pubblicare, a vantaggio di una loro maggior circolazione e diffusione, permanentemente consultabili online.



«Biblioteca Orizzonti d'Arte»: un invito per la nostra nuova sezione

Nella nuova sezione «Biblioteca Orizzonti d'Arte» pubblichiamo libri e cataloghi specialistici, in pdf, dedicati all'arte romena e all'arte italiana con i loro rappresentanti del presente e del passato. Il nostro obbiettivo è quello di far conoscere e di promuovere gli artisti romeni contemporanei in Italia e gli artisti italiani del momento in Romania. Invitiamo gli addetti ai lavori, italiani e romeni, a contribuire all'arricchimento di questa nuova sezione che offriamo ai nostri lettori. Segnaliamo qui il bel volume dedicato al pittore Constantin Udroiu. I colori del cuore (Editron, Roma 2019).



«Biblioteca Orizzonti Storia», la nostra nuova sezione specialistica

Nella sezione Storia della nostra «Biblioteca Orizzonti» pubblichiamo libri, cataloghi e articoli specialistici, in formato pdf, dedicati alla storia dei romeni e delle interferenze italo-romene dal medioevo all’età contemporanea. Le relazioni bilaterali tra Italia e Romania sono state tradizionalmente strette grazie alla comune identità latina e a lingue simili e questo campo di ricerca gode di una notevole bibliografia. Invitiamo calorosamente gli storici italiani e romeni a contribuire all'arricchimento di questa nuova sezione che offriamo ai nostri lettori.







Rivista online edita
dall’Associazione Orizzonti Culturali Italo-Romeni.

Promuove
il dialogo interculturale,
con particolare interesse
verso la traduzione letteraria come opera di mediazione.













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