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BIBLIOTECA ORIZZONTI EDITI «Biblioteca Orizzonti», editi e inediti in traduzione Nella nostra «Biblioteca Orizzonti» intendiamo riunire sia opere edite (volumi in formato pdf integrale o parziale e articoli individuali in pdf), sia estratti inediti di opere romene in traduzione italiana - narrativa, poesia, saggistica, che sono costantemente pubblicati sulla nostra rivista. Per arricchire la sezione delle opere edite, rivolgiamo un invito agli editori e agli operatori culturali in generale a contribuire con volumi che saremo lieti di pubblicare, a vantaggio di una loro maggior circolazione e diffusione, permanentemente consultabili online. La sezione INEDITI è accessibile qui. «Biblioteca Orizzonti d'Arte»: un invito agli artisti italiani e romeni Nella sezione Arte della nostra «Biblioteca Orizzonti» pubblichiamo libri, cataloghi e articoli specialistici, in formato pdf, dedicati all'arte romena e all'arte italiana con i loro rappresentanti del presente e del passato e le loro varie interferenze. Il nostro principale obbiettivo è quello di far conoscere e di promuovere gli artisti romeni contemporanei in Italia e gli artisti italiani del momento in Romania. Invitiamo calorosamente gli addetti ai lavori, italiani e romeni, a contribuire all'arricchimento di questa nuova sezione che offriamo ai nostri lettori. «Biblioteca Orizzonti Storia»: un invito agli artisti italiani e romeni Nella sezione Storia della nostra «Biblioteca Orizzonti» pubblichiamo libri, cataloghi e articoli specialistici, in formato pdf, dedicati alla storia dei romeni e delle interferenze italo-romene dal medioevo all’età contemporanea. Le relazioni bilaterali tra Italia e Romania sono state tradizionalmente strette grazie alla comune identità latina e a lingue simili e questo campo di ricerca gode di una notevole bibliografia. Invitiamo calorosamente gli storici italiani e romeni a contribuire all'arricchimento di questa nuova sezione che offriamo ai nostri lettori.
È uscito il volume bilingue Aforismul în Italia – Antologia Premiului “Torino in Sintesi” / L’aforisma in Italia – Antologia dal Premio “Torino in Sintesi”, a cura di Fabrizio Caramagna e traduzione di Simona Enache. Nel libro figurano gli autori che fanno parte della giuria e del comitato fondatore del Premio “Torino in Sintesi” e gli autori vincitori e menzionati per le opere edite nelle edizioni 2008 e 2010. Presentiamo qui Donato Di Poce, Rinaldo Caddeo, Mauro Parrini, Silvana Baroni, Mario Postizzi. Violenza sulle donne: un «no» al femminile dall'Italia alla Romania Ogni due minuti, mentre il mondo fa un passo in avanti, una madre, una sorella, una donna subiscono violenza. A questo triste tema, di drammatica attualità, è dedicata l’antologia Io scelgo, a cura di Irina Turcanu (Rediviva Edizioni, Milano 2014), dove scrittrici italiane e romene uniscono i loro testi per dire no alla violenza sulle donne. Da questa raccolta, pubblichiamo il racconto di Luiza Diculescu, Vacanza angelica, dove, nonostante le umane sembianze, un amore finisce per assumere i contorni del demoniaco. Accade quando si attende troppo e la vita alla scelta, come un precipizio. Vasile Andru, «Uccelli del cielo». Una storia tragica di moderni eroi Un quinto della superficie della Bucarest antica, annientato, distrutto, sbriciolato per sempre dalla criminale determinatezza della coppia più cupa tra i regimi comunisti dell’Est europeo, quella di Nicolae e Elena Ceauşescu, per fare erigere, sovrastante su tutti gli altri edifici, l'immane Palazzo del Popolo. Questo è il contesto storico che il lettore italiano deve aver presente per cogliere, almeno in parte, i contorni della tragedia collettiva della Bucarest di quei tristi anni, una città trasformata in enorme cantiere e raffigurata in modo forte e netto nel romanzo di Vasile Andru, Uccelli del cielo. Presentazione e traduzione di Mauro Barindi. Marco Belli e Lorenzo Mazzoni, una provocazione sulla Romania di oggi Un libro provocatorio di Marco Belli e Lorenzo Mazzoni: Porno bloc (Rotocalco morboso dalla Romania post post-comunista), «sorprendente e originale storia sullo Stato carpatico, garantita non solo dal riferimento poco letterario del titolo: porno non abbisogna di apparati filologici; bloc in romeno indica un edificio di numerosi appartamenti, tutti squallidamente uguali, quegli anonimi casermoni del socialismo reale, descritti dagli autori nel testo e nelle fotografie.» (Roberto Coaloa). Ne riproduciamo alcuni brani. Ion Luca Caragiale nell'anno del centenario: «Il cavallo del diavolo» Nel 2012 ricorre il centenario della morte di Ion Luca Caragiale, creatore del teatro romeno moderno. La sua genialità di commediografo si rivelò con Una notte tempestosa (1879) e Una lettera smarrita (1884). La sua sorprendente capacità d'invenzione verbale anticipa, nell'arte di ridurre il dramma a puro automatismo verbale, la tecnica di Ionesco. Caragiale trascorse gli ultimi anni a Berlino, dedicandosi al giornalismo e alla prosa, specie d'ispirazione fantastica, come dimostra Il cavallo del Diavolo che qui pubblichiamo, e che riprende il motivo di Belfagor di Machiavelli. Mateiu Ion Caragiale e «I dissoluti dell’Antica Corte» Libro-culto della letteratura romena, Craii de Curtea-Veche di Mateiu I. Caragiale è uno scrigno narrativo di profondo splendore letterario, un unicum nella storia letteraria romena. Come tutti i capolavori, la sua lettura non è facile, né immediatamente fruibile per la sua densità stilistica e linguistica. Stranamente, l'opera non è mai entrata negli interessi della schiera di traduttori italiani che tanto si erano prodigati invece per molte opere classiche del periodo interbellico. La traduzione del primo capitolo che qui proponiamo è la prima in assoluto per l’Italia. A cura di Mauro Barindi. George Călinescu e il suo «Enigma Otiliei» Personalità enciclopedica della cultura e della letteratura romena, George Călinescu (1899-1965) è autore, tra l’altro, di Enigma Otiliei, un romanzo che sorprende per il numero di traduzioni che ha conosciuto in varie lingue, tranne che in italiano. In verità, dei cinque romanzi che Călinescu ha scritto, nessuno in Italia ha mai pensato di pubblicarne almeno uno, in traduzione. Eppure i legami e i contatti che lo scrittore, nonché italianista, Călinescu aveva con l’amato Belpaese avrebbero auspicato una sua diffusione nella penisola. A cura di Mauro Barindi. Ingrid Beatrice Coman e la sua scrittura migrante: «Pegno per mamme» Il volume bilingue Satul fără mămici/ Il villaggio senza madri (Rediviva Edizioni, 2012) di Ingrid Beatrice Coman dà voce a «dieci bambini che avevano qualcosa da dire. Io non ho fatto molto – afferma l’autrice –. Mi sono soltanto messa in ascolto, in rispettoso silenzio, in quei momenti sacri della giornata in cui tutto tace, tutto dorme, e allora si può sentire, appena sussurrata, la voce nascosta e misteriosa di chi non parla mai, ma manda fuori nel mondo le vibrazioni del proprio cuore, affinché qualcuno possa raccoglierle e raccontarle». Pubblichiamo qui Pegno per mamme. Aurel Cosma Jr: «Impressioni sul viaggio in Italia» Impressioni sul mio viaggio in Italia (Zanetti Editore, Venezia 1932) propone le note che Aurel Cosma Junior, avvocato, giornalista e intellettuale di spicco del Banato del primo Novecento, stese in occasione del suo viaggio in Italia. L'autore ci ha lasciato un’importante testimonianza sulla presenza italiana nel Banato, in particolare sulla comunità italiana di Timişoara e sul Circolo italiano di lettura ivi sorto nel 1922. Il testo di Cosma si inserisce nella sezione della Biblioteca Orizzonti, destinata a pubblicare testi in pdf di libri e lavori editi e inediti sulla storia delle relazioni italo-romene.
«"Il cuore della Romania è in Bucovina, lì la gente è ancora aperta e non pensa come in tutto il resto dell’Est solo al denaro", mi disse lo ‘zio’ di Bucarest. Così sembra spiazzante, ma in realtà ti apre la porta a un nuovo sogno, a un altro viaggio. Quello verso la Bucovina, la terra dei monasteri affrescati protetti da castelli turriti e che un tempo – quello di Stefano ‘il Grande’ – faceva da baluardo contro l’Impero ottomano». È l'inizio di uno dei racconti di Maurizio Crema del libro A Est del Nordest. In spider alla conquista del Far East d’Europa (Ediciclo Editore 2011). Ana Danca, «Come vuole la vita»: «Il passato, la mia ricchezza d’oggi» Pubblichiamo integralmente, in formato pdf, il fortunato libro d’esordio di Ana Danca, il romanzo autobiografico dal titolo Come vuole la vita (Il Rio Edizioni, 2016). L’autrice narra le amare vicissitudini della propria vita, dal piccolo villaggio natale in Moldavia all’Italia, cui è approdata venti anni fa. L’opera si inserisce a pieno titolo come importante testimonianza sia della condizione della donna - tuttora vittima della violenza di genere - che della complessa situazione legata all’immigrazione al femminile. Con una presentazione di Michela Scomazzon Galdi. Ana Danca con il secondo romanzo, «Patrie interiori» Pubblichiamo integralmente, in formato pdf, il secondo romanzo di Ana Danca, Patrie interiori (Gilgamesh ed., 2018). È un romanzo potente, ancestrale, che si apre con la forza della natura, l'entrata del bosco, e prosegue alla riscoperta di un mondo fanciullo pieno di rabbia, dolore e bellezza. Si potrebbe dire che si avverte la presenza del padre Zeus e della figlia Atena. E qui la parte di Atena, che nella mitologia difende gli eroi che compiono il bene e parteggia per le donne, la fa la protagonista: una madre generosa che viaggia come Ulisse per ritrovare la sua «Patria interiore». Benjamin Fondane. Tra Gerusalemme e Atene Tra Gerusalemme e Atene. Studi sull’ebraismo, uscito per l’editrice Giuntina (Firenze, 2019) e curato da Francesco Testa e Luca Orlandini, offre per la prima volta ai lettori italiani una prospettiva sul rapporto di Benjamin Fondane con l’ebraismo, introducendoci alla sua personale visione della propria religione. Il volume raccoglie gli articoli che il giovane Fondane (Fundoianu) scrisse per alcune riviste ebraiche di lingua romena, più una sezione antologica dalla sua opera francese. Presentiamo qui tre brevi saggi seguiti dalla Postfazione firmata da Francesco Testa. Il Premio Speciale Slow Food-Terra Madre del IX Concorso letterario nazionale Lingua Madre è stato vinto da Ramona Hanachiuc, con il racconto Magie del passato. «Illustra un gesto semplice, quotidiano, come quello della panificazione, come fosse una magia, una sorta di rituale, dove i movimenti delle mani sono coordinati da una sapienza secolare, che le nonne trasmettono alle nipoti». Nata nel 1976 a Vaslui, Ramona Hanachiuc vive e lavora in Italia dal 1999, e nel tempo libero ama dedicarsi alla scrittura. Si presenta nell'intervista e nel racconto R come ribelle che qui pubblichiamo. Nae Ionescu, un nuovo libro del filosofo romeno tradotto in italiano È di pochi giorni fa l’uscita di un’importante novità editoriale che colma un vuoto negli studi di filosofia in Italia. Si tratta del volume: Nae Ionescu, Conoscenza metafisica ed esperienza religiosa, a cura di Igor Tavilla, premessa di Pierfranco Stagi e postfazione di Horia Corneliu Cicortaș (Edizioni Stamen, Roma 2020) che raccoglie per la prima volta in italiano alcuni corsi universitari del filosofo Nae Ionescu, figura centrale e controversa nella Romania degli anni interbellici che tanta influenza esercitò su molti dei protagonisti dell’intellettualità dell’epoca. Nicolae Iorga, «Scritti veneziani». La comune radice latina Nell'anno che volge ormai a conclusione ricorre il settantacinquesimo anniversario della scomparsa del grande storico romeno Nicolae Iorga, cui si deve la fondazione nel 1930 dell'Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, all'epoca noto come Casa Romena. Per l'occasione è stato pubblicato il volume Nicolae Iorga, Scritti veneziani (Ed. ICR), con articoli, studi, conferenze, relazioni dello storico riguardanti Venezia ed i rapporti politici della Repubblica di Venezia con i Principati Romeni lungo i secoli. Il volume sarà presentato l’11 dicembre all'Istituto Romeno di Cultura di Venezia. Andrei Oișteanu: «L'immagine dell'ebreo» Un evento editoriale è l’uscita in traduzione italiana del possente volume L'immagine dell'ebreo. Stereotipi antisemiti nella cultura romena e dell'Europa centro-orientale, traduzione e cura di Horia Corneliu Cicortaș e Francesco Testa, Belforte Editore, Livorno 2018) dell’antropologo, etnologo e storico delle religioni romeno Andrei Oișteanu, massimo studioso ed esperto di queste discipline, pluripremiato e dalla sterminata bibliografia (l’editrice Polirom ne cura la serie d’autore), autore di saggi di eccezionale levatura scientifica, come questo presentato qui dagli stessi curatori. Ioana Pârvulescu: «La vita comincia venerdì», ora anche in Italia Le storie che raccontano situazioni ambientate all’indietro o in avanti nel tempo rispetto a quello presente hanno sempre una grande presa sul pubblico per l’effetto sorpresa, la curiosità di immaginare qualcosa che sulla carta (o sullo schermo) è magicamente possibile. È ciò che ha fatto Ioana Pârvulescu in La vita comincia venerdì (Voland, 2020) calando questo artificio in un’epoca e in un paese lontani dove ci si potrà smarrire grazie alla «Stupefacente macchina del tempo», una «A thing of beauty», sintetizzate da Bruno Mazzoni e Mircea Cărtărescu nelle loro mirabili postfazioni .
Emil Petru Raţiu e il suo romanzo «Gli straordinari viaggi di Orfeo» Pubblichiamo il capitolo intitolato Venezia del romanzo inedito di Emil Petru Raţiu. Così l'autore lo introduce: «In parte, il romanzo è nato dalla constatazione dell’ignoranza dell’Occidente verso il mio Paese e, d’altra parte, dall’incoscienza del genere umano verso il creato e la natura. Gli straordinari viaggi di Orfeo è un romanzo storico-fantastico e filosofico in cui l’epicentro dell’azione ha luogo a Bucarest. Da qui partono le gallerie del tempo invisibili all’occhio profano che, svincolate dal senso unidirezionale del tempo dell’orologio, portano nel passato e anche nel futuro». Lăcrămioara Stoenescu: « Bambini, nemici del popolo» Bambini. Nemici del popolo rappresenta il debutto editoriale di Lăcrămioara Stoenescu. Siamo in Romania, in pieno periodo stalinista, con le purghe e gli arresti indiscriminati. La famiglia di Lăcrămioara ha il solo torto di appartenere a una classe sociale borghese, quindi «nemica» del proletariato. L’autrice narra senza patetismi e con lucidità la voragine in cui da un giorno all’altro venne fatta precipitare. Una storia drammatica sul cinismo di un regime bestiale e sulla spirale d’odio e di fanatismo in cui l’uomo viene risucchiato. Presentazione a cura di Mauro Barindi. Stelian Tănase e la Romania innocente: «Morte di un ballerino di tango» La Bucarest degli anni ’40 è lo scenario in cui si staglia la figura di Gogu Vrabete, detto Tango, una sorta di «pícaro» balcanico della mahala bucarestina, splendido protagonista di questo romanzo di respiro «dickensiano» – così l’ha definito lo stesso Stelian Tănase – sullo sfondo di una Romania in procinto di perdere la sua innocenza, una Romania colta in quel limbo, in quel purgatorio inverso che conduce dall’Eden della fine del periodo d’oro interbellico agli inferi del durante e del secondo dopo-guerra. Proponiamo un frammento del romanzo, a cura di Mauro Barindi. Dumitru Ţepeneag: anteprima di «La belle Roumaine» Dumitru Ţepeneag è uno dei più noti e tradotti scrittori romeni. Residente da anni in Francia, arriva quest'anno anche in Italia con due libri: La belle Roumaine e Hotel Europa, tradotti da Ileana M. Pop. «La vita non dev’essere un romanzo impostoci, bensì un romanzo fatto da noi»: con queste parole di Novalis, Ţepeneag ci catapulta nella tormentata storia di Ana, la belle Roumaine capace di trasformare la sua vita proprio in un romanzo, ossia in un'opera d’arte. Qui in anteprima alcuni brani del libro, con introduzione della traduttrice, Ileana M. Pop. Urmuz, il precursore romeno della letteratura Dada in Europa Il 2013 ha segnato la ricorrenza dei 130 anni dalla nascita e 90 anni dalla scomparsa di Urmuz, pseudonimo letterario di Demetru Demetrescu-Buzău (1883-1923). Definito da Eugène Ionesco un anticipatore della «tragedia del linguaggio», Urmuz è considerato un precursore della letteratura Dada in Europa. Ne evochiamo l'opera mediante due «antiprose» illustrative, L'imbuto e Stamate e Ismaïl e Turnavitu, tratte dall’antologia Poesia romena d’avanguardia. Testi e manifesti da Urmuz a Ion Caraion (a cura di Marco Cugno, con la collaborazione di Marin Mincu, Milano, Feltrinelli 1980). Diego Zandel e il suo racconto «Il console romeno» «Penso che capiti un po’ a tutti coloro che lavorano nel mondo della comunicazione: essere avvicinati da personaggi che poi scopri essere uomini dei servizi segreti. A me è capitato due volte, ad anni di distanza. Erano agenti di due diversi Paesi dell’Est. Alla prima di queste volte, negli anni Ottanta, è ispirato il racconto Il console romeno». Così Diego Zandel nella testimonianza premessa al racconto «Il console romeno», che qui pubblichiamo. |
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