|
N. 5/MAGGIO 2023 - IN COSTANTE AGGIORNAMENTO, SEGUITECI! Il Salone del Libro di Torino (18-21 maggio 2023), l’immancabile e attesa grande vetrina libraria ospitata presso il Lingotto, si sta avvicinando a grandi passi e non ci può essere migliore occasione per presentare il consueto panorama sulle pubblicazioni di letteratura romena uscite nel 2022, che integriamo con un addenda in cui sono elencati i volumi già usciti dall’inizio del 2023 o che usciranno nei prossimi mesi. Come sempre un grande ringraziamento va al Cennac, Centro nazionale per il libro, che coordina con l’ICR il programma di finanziamento per le traduzioni. «Falso trattato di manipolazione», la grande sintesi di Ana Blandiana È di prossima uscita, per Elliot, nella traduzione di Mauro Barindi, un nuovo libro di Ana Blandiana, Falso trattato di manipolazione, che si potrebbe definire come il testamento morale della sua vita. «Non sono fatta per comandare le persone bensì per emozionarle e convincerle»: è questa forse la frase-summa contenuta in questo straordinario volume (in originale, Fals tratat de manipulare, Humanitas, 2013, 481 pp.), che riassume in qualche modo il senso profondo della visione dell’autrice su se stessa e sul suo percorso intellettuale e politico nell’arena pubblica romena. «Morte quotidiana»: una finestra sul mondo di Pillat Valentina Elia commenta il romanzo Morte quotidiana di Dinu Pillat (1921-1975), pubblicato nel 2022 da Bonfirraro editore nella traduzione a cura di Luca Bistolfi. Scritto quando l’autore aveva 25 anni, il libro cattura la monotonia e la paura che caratterizzano la vita quotidiana, grigia e deludente, dei quattro personaggi principali, Ana, Justin, Sandu e Hypolit, i quali cercano un riscatto personale per superare la propria insoddisfazione esistenziale e uscire dal silenzio che li imprigiona. È romanzo emblematico che «racchiude in sé una sensibilità e una maturità sconvolgenti». Liliana Corobca: «Kinderland», il paese dei bambini buoni Sara Salone ci parla di Kinderland (Cisla editore, 2022, trad. Elena Di Lernia e Sara Salone) di Liliana Corobca (n.1975), scrittrice della Repubblica Moldavia, paese che a piccoli ma decisi passi ci fa conoscere nuove autrici e autori di grande interesse. Il romanzo racconta la storia di Cristina, dodicenne, che deve badare ai fratellini, Dan e Marcel, mentre i genitori sono all’estero per lavoro, una realtà che ha ‘infranto’ tante famiglie moldave in questi ultimi decenni. Il libro, già tradotto in altre lingue (tedesco, serbo, sloveno, inglese), è stato adattato anche per il teatro.
Altre proposte di lettura nel nostro «Focus libri romeni» Presentiamo in questo numero il «Focus Libri romeni tradotti in italiano», un invito a scoprire e a esplorare il database, a cura della nostra rivista, dedicato alla segnalazione di traduzioni italiane, dagli inizi del ‘900 ai giorni nostri, di opere classiche e contemporanee della letteratura romena. Ci si potrà immergere in mondi di poesia, filosofia, narrativa e di altri generi, spaziando dai grandi nomi a quelli emergenti, tutti sorprendenti e affascinanti per le molteplici sfaccettature che esprimono nell’ambito della cultura letteraria romena.
INCONTRI CRITICI Con Olga Irimciuc sulla letteratura romena nella Repubblica Moldova Olga Irimciuc è studiosa della Repubblica Moldavia di letteratura romena e comparata, che ha pubblicato nel 2022 il volume La letteratura romena nella Repubblica Moldova. Percorso tematico (Graphe.it editore). Ed è proprio attorno a questo argomento che ruota il dialogo curato da Afrodita Cionchin e Giusy Capone, nel quale vengono affrontati temi salienti attinenti a una realtà letteraria e culturale misconosciuta di un paese che dopo mezzo secolo di colonizzazione russo-sovietica si sta ricostruendo un’identità nazionale a partire anche dalla ‘riconquistata’ lingua romena.
Giuliana Carbi Jesurun: «Lunga vita allo spirito bohémien!» L’artista Luciana Tămaș, vincitrice del Premio Giovane Artista Europeo Trieste contemporanea 2021, dialoga con Giuliana Carbi Jesurun, storica dell’arte e presidente dello Studio Tommaseo di Trieste, fondato nel 1974, ente che promuove e diffonde l’arte contemporanea, organizzando e allestendo nei suoi spazi mostre ed eventi artistici. Nel dialogo gli argomenti toccati spaziano dalle attività e dai progetti, anche multidisciplinari, lanciati da Jesurun in collaborazione con il marito Franco, alle sinergie con la città e con l’estero, specie con la vicina Europa dell’Est. Francesca Innocenzi: «L’immaginazione fa da ponte verso la realtà» «Personalmente apprezzo in particolare il simbolismo di George Bacovia e l’opera di Nichita Stǎnescu e di Nina Cassian». Così Francesca Innocenzi, dottoressa di ricerca in poesia e cultura greca e latina di età tardoantica, nell'intervista a cura di Afrodita Cionchin e Giusy Capone. È redattrice del trimestrale di poesia «Il Mangiaparole» e ha pubblicato numerose opere letterarie. Le sue poesie sono uscite anche in traduzione romena, nella raccolta bilingue Halou de toamnă / Alone d’autunno (Cosmopoli, Bacău, 2023), nella traduzione di Alexandru Macadan. SPAZIO CIORAN Pubblichiamo l’articolo dello scrittore messicano Octavio Paz (1914-1998), nella traduzione di Ivana Porpora, uscito sulla rivista «Vuelta» (n. 224, 1995), in memoria di E. Cioran nell’anno della sua scomparsa dove rievoca l’incontro con il pensatore romeno nel 1947: «La morte di Emil Cioran non mi ha sorpreso: da più di un anno era gravemente malato e la sua malattia era incurabile. Però la notizia mi ha rattristato profondamente: la morte, sempre attesa, puntuale, è sempre inaspettata». Fu una salda amicizia che durò negli anni con frequenti loro incontri a Parigi.
ITALIANISTICA ORIZZONTI Lo studioso di letteratura David Fiesoli dedica questo contributo a Giacomo Leopardi ponendo in rilievo attraverso alcune liriche del poeta la sua modernità, il suo essere contro corrente, e confutando l’immagine scolastica del grande Recanatese sempre dipinto come «un povero gobbo triste, debole, malato, nichilista e pessimista, quando invece era forte, ribelle, vitale e coraggioso. Mai si potrà esaurire l'immensità del pensiero di Giacomo Leopardi. Da Leopardi, dalla sua poesia e dalla sua filosofia, ogni secolo futuro avrà qualcosa da imparare», un punto-chiave di riferimento.
SPAZIO PONTIGGIA
Possibilità progettuale e coscienza del limite Nel nostro apposito Spazio, Sara Calderoni si sofferma su come il Pontiggia critico letterario sia altrettanto interessante quanto lo scrittore, e come entrambi gli aspetti si completino a vicenda in una simbiosi di stili. In concreto, la studiosa commenta due testi, Il sole interiore e La vita «come se»,contenuti nella raccolta di saggi Il giardino delle Esperidi (1984), dove Pontiggia utilizza varie tecniche narrative, per dare una lettura, nel primo, dei Paradisi artificiali di Baudelaire e per commentare, nel secondo, il contenuto dell’opera La filosofia del «come se» del filosofo Hans Vaihinger. Antologia Giuseppe Pontiggia: da «Il giardino delle Esperidi» Per l'Antologia Pontiggia, pubblichiamo per gentile concessione degli Eredi e dell'Editore Mondadori due testi, Il sole interiore e La vita «come se», tratti da Il giardino delle Esperidi, la raccolta di saggi uscita nel 1984 per Adelphi. Gli scritti riuniti in questo volume «segnano una tappa importante nel percorso di Giuseppe Pontiggia che, forte di una lunga esperienza di scrittore, ripensa totalmente la modalità dell’opera critica. Il saggista e il narratore diventano una cosa unica» toccando «con singolare efficacia alcuni aspetti della nostra cultura e della nostra società». CENTENARIO CALVINO
Italo Calvino a Sanremo. Un inedito itinerario di turismo letterario Irina Niculescu ci invita a conoscere Italo Calvino con un approccio originale. Quando pensiamo a Sanremo nella mente abbiamo la città del Festival della Canzone Italiana e non certo la ‘casa’ dove lui visse 25 anni. In tal senso, in occasione del centenario della nascita, il sindaco Alberto Biancheri ha voluto inaugurare un itinerario letterario che, oltre a valorizzare la cittadinanza del celebre scrittore, illustra tramite un libro-guida, Italo Calvino, Sanremo e dintorni, Un itinerario letterario (1923-2023) (il Palindromo, Palermo 2022), i luoghi sanremesi nelle sue opere. ORIZZONTI DI TEATRO
Mascherarsi per ritrovare l’umanità: Kobarid - Il silenzio degli ultimi Benedetta Carrara ci illustra lo spettacolo teatrale Kobarid - Il silenzio degli ultimi, una produzione di Matrice Teatro, andato in scena in provincia di Sondrio e Verona tra il 2022 e il 2023, tratto dal libro Caporetto (Kobarid è il toponimo in sloveno) dello storico Alessandro Barbero, scritto e interpretato da Gioele Rossi e co-diretto insieme ad Alberto Camanni. L’opera, adottando il linguaggio scenico dei clown in accezione poetica, racconta gli orrori della Grande Guerra attraverso un soldato, solo e smarrito, che al posto di cipria e naso rosso indossa una maschera di fango. ORIZZONTI D'ARTE Le più belle Madonne della pittura italiana umanistica e rinascimentale La figura della Madonna è stata rappresentata nell'iconografia cristiana sin dai primi secoli, spesso accompagnata da Gesù Bambino, santi, angeli e personaggi biblici. Nel suntuoso articolo di Otilia Doroteea Borcia vengono illustrati con dovizia di informazioni alcuni dei più celebri dipinti dedicati alla Vergine – col Bambino, in gloria, orante… – usciti dai prodigiosi pennelli dei maggiori maestri del periodo umanistico e rinascimentale: da Duccio di Boninsegna a Giotto, dal Beato Angelico a Piero della Francesca fino ai sommi Botticelli, Michelangelo, Tiziano e Caravaggio. Intervista all’artista Nicola De Luca, a cura di Maurizio Vitiello Maurizio Vitiello dialoga con il disegnatore e pittore calabrese Nicola De Luca (n. 1953), il quale, dopo gli studi liceali, si trasferisce a Napoli per seguire la Facoltà di Architettura. Conseguita la laurea torna in Calabria, dove esercita la professione ma dedicandosi anche con passione alla grafica e alla pittura di carattere figurativo. Dotato di un talento innato ed eclettico dimostrato fin dalle scuole medie, l’artista predilige il disegno, affinato da una approfondita analisi dei Maestri antichi e moderni. La sua opera è stata esposta con successo e premiata in tutta Italia. SAGGISTICA ORIZZONTI La ‘ripetizione creativa’: analisi psicoanalitica, retorica e musicologica Il prof. Roberto Pasanisi ci parla della ripetitività in poesia analizzata nel saggio La ripetizione creativa. Ridondanze espressive nell’opera poetica (Dedalo, Bari 1982) del fonologo e psicoanalista ungherese Iván Fónagy (1920-2005). «Lo studioso enuclea per l’opera letteraria due principi alla base dei testi letterari come anche in musica: ‘ripetizione’ e ‘tensione/distensione’. L’autore tramite strumenti retorici mette in luce come la pertinenza di figure centrali della scrittura letteraria quali il chiasmo e la klîmax sia costituita dall’immanenza di tensione e distensione». Armando Santarelli parla delle difficoltà attuali della scuola italiana e delle sfide per migliorare l'insegnamento. L'autore elenca una serie di cause del problema, come la mancanza di interesse della società, il fallimento delle riforme scolastiche, la dipendenza dei giovani dai social media, la riduzione degli standard qualitativi, il corpo docente demotivato o impreparato. Tutto ciò ha portato a sminuire il senso e il valore della scuola. In questo senso si sottolinea l'importanza di trovare una soluzione per migliorare l'istruzione e ‘salvare’ questa fucina educativa fondamentale. ORIZZONTI DI POESIA Lo sguardo della Storia nella poesia di Annamaria Ferramosca Luca Benassi getta uno sguardo complessivo sull’opera della poetessa pugliese Annamaria Ferramosca (n. 1946), autrice di notevoli raccolte liriche, che ha debuttato nel 1999 con Il versante nero (Fermenti), Premio Opera Prima A. Contini Bonacossi; il suo ultimo volume, Andare per salti, è del 2021 (G. Landolfi editore). Partendo da studi critici e dal suo approccio alla poetessa iniziato nel 2014, l’autore perlustra i vari temi caratterizzanti la sua poetica che vanno dal «crinale frammentato, per balzi», non diacronico della Storia a un «Io che si dissolve in un Noi condiviso».
FOCUS EVENTI Invito alla collaborazione rivista «Translationes» 2023 Pubblichiamo l’Invito alla collaborazione per il n. 14/2022-2023 della rivista «Translationes»; l’argomento di questo numero è incentrato su Percorsi e tendenze della ricerca traduttologica contemporanea e si propone di esplorare temi e problemi della traduttologia odierna attraverso un approccio analitico e comparativo, con particolare attenzione verso tre direzioni principali: dal rapporto fra tradizione e innovazione, alla relazione tra intraduction ed extraduction e alle connessioni fra traduttologia e altre discipline umanistiche e scientifiche.
|
Rivista online edita
PARTNER SOSTENITORI COPYRIGHT Tutti i testi contenuti
|