Antologia Giuseppe Pontiggia. Da «Le sabbie immobili»

Bella, ma infedele

La prima «bella, ma infedele» non è stata una traduzione, ma una donna. La donna però di un traduttore, un umanista francese del Seicento, Gilles Ménage, che, criticando le traduzioni di un altro umanista, ebbe a dire: «Mi ricordano una donna che ho amato molto a Tours e che era bella, ma infedele».

L'espressione incontrò una fortuna che si è conservata fino a oggi, favorita forse dalla contiguità – attraente per tutti, tranne che per l'interessato – di seduzione e tradimento.
Si tratta comunque di una analogia fuorviante. Non c'è dubbio che il «ma» serva per introdurre, dopo il franco riconoscimento di una qualità come «bella», l'ammissione altrettanto perentoria di un difetto quale «infedele». Ma perché una donna bella dovrebbe essere fedele?
Questo vale solo per la prospettiva miope di chi vorrebbe assicurarsene un godimento esclusivo. Non pare però che l'opinione sia condivisa dagli altri, soprattutto da quelli che condividono l'ammirazione. E non stupisce che, nell'ambito sociale, l’espressione non sia diventata popolare. Il rammarico comprensibile della parte lesa non era infatti avallato dal consenso della maggioranza.

Ben altro fondamento ha l'avversativo «ma» nell'ambito della traduzione. La si loda perché bella, ma la si biasima perché infedele. Questo appare più legittimo, perché alla nozione di «traduzione» – ovvero di «trasporto» da una lingua a un’altra – è sempre stata intrinseca una connotazione di «fedeltà» – ovvero di preservazione integrale del prezioso carico.

Eppure se si riflette sulle tre parole – a conferma che gli strati del linguaggio non hanno fondo – si scopre che il loro accostamento è sospetto anche in questo ambito. È giusto infatti chiamarla ancora traduzione, sia pure bella, se non è fedele?

Nel Seicento evidentemente lo si credeva. Lo attesta prima di ogni altro lo stesso Ménage. È vero che introduce un «ma» inquietante, però l'avversativo è pur sempre una congiunzione. Mette in luce l'incompatibilità tra due aggettivi, ma riesce al tempo stesso a farli convivere. Evento non raro, se si pensa ai matrimoni, almeno a quelli che durano. E un maestro della aggettivazione quale Manzoni vi era ricorso per superare un dubbio, non meno che per insinuarlo: «Gentiluomo sì, ma acuto».
Del resto fu tale la popolarità dell'antitesi, che questa non fu più sentita come tale. Si arrivò presto a dire, con Voltaire, «la bella infedele», senza un «ma» che appariva non solo ingombrante, ma pleonastico. Si riteneva infatti inevitabile che la bellezza avesse come compagna l'infedeltà. Né questo sorprende nell'età del libertinismo, con le sue molteplici accezioni culturali e mondane. E nel secolo che vide la disputa degli antichi e dei moderni, questi ultimi si arrogavano il diritto, in nome del gusto, di migliorare anche l'originale, a cominciare da Omero. Si discusse per oltre un secolo se fosse lecito tradurre, in un poema eroico, una parola come «asino» e si dovette arrivare all'Ottocento perché gli eroi dell'Iliade si dessero in francese del «tu», inammissibile per i principi.

Oggi la convergenza di bella e di infedele, con o senza il «ma», conosce un periodo di eclisse che sembra giustificato. Sono cambiati i costumi della società e le regole del gusto, tra di loro in rapporto più stretto di quanto si pensi. Non si nega che un'opera infedele possa essere bella, ma perché continuare a chiamarla traduzione?

Occorre rovesciare i termini del problema e introdurre una nozione più precisa di traduzione e più ampia di fedeltà, fondata su una presunzione paranoica, su un coraggio disperato. Fedeltà a tutti i valori dell'originale, compresi quelli estetici. Come potrà allora una traduzione che voglia essere fedele non cercare di essere anche bella? Se non vi riesce non sarà una scelta, ma una di quelle avversità contro cui vale la pena di perdere.

tratto da Le sabbie immobili, di Giuseppe Pontiggia
© 2007 Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., Milano
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Per gentile concessione degli Erede e dell'Editore.







(n. 4, aprile 2023, anno XIII)