N. 1/GENNAIO 2024- IN COSTANTE AGGIORNAMENTO, SEGUITECI!


RICORRENZE

Un ricordo di Eugen Drăguțescu a 110 anni dalla nascita

Il 2024 è una data importante per l’arte moderna romena perché 110 anni fa nasceva Eugen Drăguțescu (Iași, 1914 - Roma, 1993), pittore romeno naturalizzato italiano che tanto ha fatto per le relazioni culturali italo-romene. Artista oggi un po’ dimenticato, in vita le sue opere, dipinti e disegni di stile raffinato ispirati anche all’arte italiana, esposti oltre che in Romania e in Italia anche all’estero, godettero di un discreto successo di critica e di pubblico. Oggi merita di essere riscoperto per la qualità e l’intensità emotiva della sua arte. Di Niccolò Lucarelli.




DATABASE

Database «Scrittori romeni in italiano»: le uscite editoriali nel 2023

Giro di boa e puntuale arriva il resoconto che fotografa il panorama delle pubblicazioni di letteratura romena uscite nel 2023 raffrontato con quello del 2022, un rapido ed esauriente sguardo d’insieme su cosa e quanto si è pubblicato in Italia in fatto di traduzioni dal romeno. Il 2023 ci regala un record di novità editoriali di narrativa (13 contro le 8 del 2022). Ma ogni anno fa storia a sé, tuttavia il 2023 potrebbe essere l’inizio di una tendenza, di un maggior interesse delle editrici italiane per la ‘pura’ narrativa romena. Aspettiamo il resoconto 2024 per capire se così sarà.




SPECIALE CALVINO

Cristiana Lardo: «Da non contemporaneo, Calvino parla anche all’oggi»

Continua nel nuovo anno lo Speciale Calvino con l’intervista a Cristiana Lardo, dal 1995 docente di Letteratura italiana all’Università Tor Vergata di Roma. Autrice di monografie e saggi su scrittori italiani e su questioni di narratologia, è anche scrittrice (ha pubblicato vari racconti e due romanzi). Nel dialogo afferma: «Calvino non è un nostro contemporaneo, anche se la scuola continua a considerarlo tale: è figlio del suo tempo con una lungimiranza incredibile che, di fatto, da non contemporaneo parla anche all’oggi». A cura di Afrodita Cionchin e Giusy Capone.



Maura Locantore: «Da Calvino, la ricerca della leggerezza e della grazia»

Nel nostro Speciale Calvino interviene Maura Locantore, laureata in Lettere e Filosofia e ricercatrice in Letteratura Italiana Contemporanea, specializzata su Pasolini poeta in friulano, all’Università della Basilicata, dove oggi è docente a contratto al Dipartimento di Scienze Umane. Nel dialogo sottolinea che «Italo Calvino ci lascia la ricerca della leggerezza e della grazia, gli esercizi di stile, l’unione perfetta di grammatica e retorica, la capacità di avvicinare una visione politica e civile della società alla letteratura». A cura di Afrodita Cionchin e Giusy Capone.




IN MEMORIAM

Roberto Pazzi: «Il microautobiografismo, vizio della narrativa odierna»

Il 2 dicembre 2023 ci ha lasciato Roberto Pazzi, poeta, narratore e giornalista, uno dei più originali e visionari scrittori italiani, le cui opere, oltre una trentina, sono largamente apprezzate e tradotte all’estero. Ripubblichiamo qui il nostro dialogo dedicato al romanzo, Hotel Padreterno (La Nave di Teseo, 2021), che riporta in terra un Dio lontano dall’eternità: «il mio sentimento di Dio è indissolubilmente connesso alla carne che ha creato, alla filialità, all’aspirazione a un rapporto di Figlio col Padre, che non finisce mai, ma l’ho anche arricchito da un senso materno».



Alla memoria dello scrittore Bujor Nedelcovici (1936-2023)

Ci ha lasciato Bujor Nedelcovici (1936-2023), «scrittore della libertà», che ha pagato con l’esilio (abbandonò la Romania nel 1987 chiedendo asilo politico in Francia) il coraggio delle proprie idee. Dopo la caduta del regime di Ceaușescu, viene riscoperto e considerato uno dei più importanti scrittori dissidenti romeni esiliati. In questo omaggio in memoriam è ricordata la sua opera come scrittore, saggista e autore di teatro dando spazio al romanzo La mattina di un miracolo, l’unico tradotto in italiano, pubblicato da Rediviva Edizioni nel 2014. Di Ingrid Beatrice Coman.




CRITICA LETTERARIA

«La frivolezza del cristallo liquido»: un focus sulla violenza di genere

Irina Țurcanu (n. 1984) è scrittrice romena italofona che ha al suo attivo quattro romanzi, usciti tra il 2008 e il 2014, e ha curato una antologia bilingue di racconti (2013) e una raccolta a più voci di testimonianze sulla violenza alle donne (2014). Sono libri in cui l’autrice ha toccato varie tematiche, dalla condizione dei migranti a quella femminile. E sull’argomento della violenza di genere ritorna nel secondo dei suoi romanzi, La frivolezza del cristallo liquido (Absolutely Free, 2011), storia di Marta e dello stupro subìto con tutte le sue pesanti ripercussioni. Di Serena Vinci.




TRADUZIONI INEDITE

Vite allo specchio: «Compiacenza» di Simona Sora

Pubblichiamo in anteprima l’incipit dell’ultimo romanzo di Simona Sora, Complezență, pubblicato nel 2020 da Polirom. Vi ritroviamo Maia, come nel precedente Hotel Universal (edito da Bottega Errante nel 2023 nella traduzione di Sara Salone), ora divisa tra due storie speculari – Ascesa in Ortopedia e Ospite a vita – rese anche graficamente nell’edizione romena. «Compiacenza riflette due lati possibili della vita dello stesso personaggio, contrapponendo due mondi diversi, l’orientale e l’occidentale, ma anche la vita e la morte, la libertà e la dittatura». Di Sara Salone.




SAGGISTICA ORIZZONTI

La ‘morte della bellezza’ nel romanzo dannunziano

Roberto Pasanisi vede in Gabriele D’Annunzio la figura reattiva «lucida e decisa, pur su presupposti sui generis, in modo anti-realista e anti-positivista alle soglie della modernità fino a oltrepassarne profeticamente i confini. Già nel 1893, il poeta coglieva con antesignana lussureggiante lucidità il tramonto dell’Ottocento e la nascita di tempi nuovi: ‘L’esperimento è compiuto. La scienza è incapace di rendere la felicità alle anime in cui ella ha distrutto l’ingenua pace. Non vogliamo più la verità. Dateci il sogno. Riposo non avremo se non nelle ombre dell’ignoto’».




ORIZZONTI D'ARTE

Le più belle «Madonne» della pittura italiana dal Trecento al Seicento

Nicoleta Silvia Ioana ci presenta Le più belle Madonne della pittura italiana dal Trecento al Seicento, seconda tappa dell’ampio viaggio attorno all’arte pittorica sacro-religiosa intrapreso dall’italianista Otilia Doroteea Borcia. Uscito nel 2021 per Eikon (Bucarest), «il volume si concentra sulle più affascinanti rappresentazioni della Madonna realizzate dai più grandi maestri vissuti tra Umanesimo e Rinascimento, consentendo al lettore di attraversare secoli di storia dell'arte, cultura e civiltà italiana con un messaggio profondo che va oltre la materialità dell'opera d'arte».



Intervista all’artista Nicca Iovinella, a cura di Maurizio Vitiello

Nicca Iovinella (n. 1972) è artista formatasi nel 1993 all’Accademia di Belle Arti di Napoli, dove è nata, istituto con cui da 15 anni collabora come docente esterna. I suoi linguaggi espressivi sono le istallazioni, la performance e il video, presentate in numerose esposizioni nazionali ed estere. Le varie tecniche usate – scultura, fotografia, pittura – vengono incastrate automaticamente tra loro coinvolgendola in prima persona: «Il fine e l’obiettivo principe per me deve essere il messaggio, riconoscibile nello stile che l'artista ha, ma aperto al mondo». Di Maurizio Vitiello.



Achille Funi, «Un maestro del Novecento tra storia e mito»

Continua la serie di mostre dedicate ad artisti legati a Ferrara, come quella aperta dal 28 ottobre 2023 al 25 febbraio 2024 su Achille Funi (1890-1972) – Un Maestro del Novecento tra storia e mito – a Palazzo dei Diamanti, organizzata da Fondazione Ferrara Arte e Servizio Musei d’Arte del Comune, nata da un’idea di Vittorio Sgarbi e curata da Nicoletta Colombo, Serena Redaelli e Chiara Vorrasi. Sono esposte oltre 130 opere che fanno di questa antologica la mostra più ampia degli ultimi cinquant’anni sul lascito artistico del poliedrico pittore ferrarese. Di Liana Corina Tucu.








Rivista online edita
dall’Associazione Orizzonti Culturali Italo-Romeni.

Promuove
il dialogo interculturale,
con particolare interesse
verso la traduzione letteraria come opera di mediazione.













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