Intervista all’artista Nicca Iovinella, a cura di Maurizio Vitiello

Nicca Iovinella nasce a Napoli. La sua formazione inizia nel 1993 presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli, con la quale collabora da 15 anni, come docente esterna.
L’istallazione, la performance e il video sono i suoi principali linguaggi espressivi.
Al 2006 risale l’istallazione dal titolo Abitarsi, collocata nella chiesa di San Severo al Pendino e Abitarsi Di Nuovo esposta al PAN di Napoli, il cui video vince la selezione «Italo Calvino», esposizione presso la sede Ordini Architetti Roma.
Qualche anno più tardi partecipa al progetto LandArt Campi Flegrei con l’istallazione dal titolo Ferite.
Nel 2014 il video della performance Injures_double lecture sarà selezionato dalla Espacio Gallery di Londra per partecipare alla mostra Hell and Heaven; l’anno prosegue con un’altra collettiva nella capitale britannica presso la galleria W3.
Nel 2015 prende parte alla collettiva dal titolo I miserabili; al PAN di Napoli, prodotta dal Museo Madre.
Sono del 2016 le performance-video Play e Nicca in Felice’s Land; nell’aprile dello stesso anno vince la terza edizione di Happy eARTh Days.
Nel 2017 realizza al MANN di Napoli un’installazione, una performance e un video dal titolo Ancient Freedom, e la personale Untitled presso la galleria Nuvole Arte di Montesarchio.
È del 2018 l’installazione Architetture Emotive, realizzata nell’ambito dell’Art Site Fest 2018 al Castello di Govone, in Piemonte.
Nello stesso anno è tra i protagonisti di Specula, collettiva ospitata dal sito rupestre di Santa Maria in Grotta, nella frazione Rongolise di Sessa Aurunca (CE).
Nel 2022 Save me Diana, istallazione Iovinella-Rezzuti presso Palazzo Nunziante, Banca Fideuram via D. Morelli – Napoli.


È difficile concretizzare opere in diverse discipline operative, oggi?

Non è difficile per me operare in più discipline, quando penso a un progetto artistico coinvolgo automaticamente vari linguaggi e tecniche.
In primis utilizzo l'istallazione, stile a me affine da anni, può essere realizzata con opere in tecniche diverse, come la scultura, la fotografia, la pittura.
Poi, c'è l'utilizzo dell'atto performativo che mi coinvolge in prima persona, e il video che documenta, registra, trasforma e diventa un'opera autonoma e viva,
Il mio linguaggio artistico utilizza gli strumenti più adatti per comunicare cosa voglio e, soprattutto, cosa sento e voglio che si percepisca dal fruitore.
Il fine e l'obiettivo principe per me deve essere il messaggio, riconoscibile nello stile che l'artista ha, ma aperto al mondo.

Vuoi trasferirti a Roma o Milano?

Si può lavorare ovunque senza doversi necessariamente trasferire, non ne sento l'esigenza.

Quali progetti vorresti sviluppare nel 2024?

Mi piacerebbe concretizzare i miei progetti. La libertà di comunicare i propri pensieri credo sia fondamentale per qualsiasi essere umano (che sia un'artista o no) in una società sana. Essere se stessi è un diritto, che a mio avviso rende migliori.

La stampa ti ha seguito ultimamente?

La stampa mi ha seguito, documentando e divulgando le mie ultime esposizioni.

Hai partecipato a fiere d'arte?

Sì, ho partecipato alla fiera di Bologna, ma non amo particolarmente questa tipologia di esposizione commerciale; non è affine al mio lavoro artistico.

Credi che l'arte andrà avanti su altri canoni e codici?

Sicuramente, ci sarà un'apertura dell'arte a nuove forme, ma non in modo totalitario, la storia dell'arte ci insegna che la tradizione e il ritorno all'ordine resteranno delle costanti.




Resized 1 - Ancient Freedom, museo MANN, 2017, a cura di A. Rispoli, ph Gianluigi Gargiulo




Resized 2 - Architetture emotive, 2018,
Castello di Govone, Torino, a cura di D.M.Papa, ph A.Morales





Depositi n.10, foto istallazione, ph A. laneri




Resized 5 - Istallazione.performance dal titolo Save me, Diana, 2022,
Palazzo Nunziante, sala delle cerimonie, banca Fideuram, ph P. Menduni



A cura di Maurizio Vitiello
(n. 1, gennaio 2024, anno XIV)