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Le più belle «Madonne» della pittura italiana dal Trecento al Seicento
Innanzitutto, desidero evidenziare la preparazione, la passione e lo spirito critico, insieme a un profondo senso umano, che l'autrice trasmette con questa serie, iniziata nel 2021, con la pubblicazione del suo primo libro La vita e la Passione di Cristo nella pittura italiana dal Trecento al Seicento.
Il volume, frutto di studi e ricerche condotti per 20 anni dall'autrice, è stato presentato per la prima volta in un evento virtuale il 5 maggio 2021 e ripercorre i momenti cruciali della vita di Gesù, come l'Annunciazione, il Battesimo, la Trasfigurazione, la Crocifissione, la Deposizione, la Resurrezione e l'Ascensione, visti attraverso gli occhi dei grandi maestri italiani come Giotto, Simone Martini, Beato Angelico, Benozzo Gozzoli, Filippo e Filippino Lippi, Sandro Botticelli, Leonardo da Vinci, Antonella da Messina, Piero della Francesca, Mantegna, Giovanni Bellini, Correggio, Perugino, Masaccio, Raffaello Sanzio, Caravaggio, Tiziano Vecellio, Tintoretto, Paolo Veronese e altri.
Il lavoro attuale (scritto in italiano, tradotto in romeno dall’autrice e pubblicato, come il primo, dalla Casa editrice Eikon) si concentra sulle più belle Madonne della pittura italiana dal Trecento al Seicento, mettendo al centro dell'attenzione le affascinanti rappresentazioni della Madonna realizzate dai più grandi e sensibili artisti che hanno vissuto tra Umanesimo e Rinascimento, tra cui Michelangelo, Raffaello, Antonello da Messina, Leon Battista Alberti e Piero della Francesca.
Il testo offre una presentazione chiara e onesta di alcune delle immagini più celebri della Santa Vergine, parte del patrimonio italiano dei secoli XIV-XVI, sia dipinti ad olio che affreschi nelle chiese. Queste opere, attraverso la loro bellezza e purezza, aspirano a raggiungere la forma elevata di icone, dialogando con la tradizione bizantina e con l'intera arte sacra europea.
Oltre alla struttura snella, le immagini sono selezionate con grande attenzione e umanità, e vengono analizzate dall'autrice non solo dal punto di vista della tematica principale, ma anche di quella che potremmo definire secondaria. Questi dettagli includono elementi come corone, Rosari, fiori, frutti, uccelli o oggetti, il cui significato è legato alla Passione di Cristo e all'Unità della Chiesa.
L'analisi non si limita a un approccio unidirezionale ma si estende a altri settori, periodi storici e culture. Il testo è scritto in modo chiaro e lineare con l'intento di essere comprensibile a tutti, contribuendo a far conoscere l'arte e il punto di vista dell'autrice a un pubblico più ampio. Ciò dimostra che il lavoro di Otilia Doroteea Borcia non è solo storico-artistico o concettuale-religioso ma è anche fortemente stilistico. L'autrice, oltre a essere scrittrice, poetessa e traduttrice, è anche una professoressa.
Oltre ai personaggi e agli elementi del quadro, il testo evidenzia e interpreta anche i colori nella loro rarità e preziosità, offrendo indicazioni per visitare le opere d'arte e descrivendo gli eventi essenziali che le hanno caratterizzate.
Le più belle Madonne della pittura italiana dal Trecento al Seicento consente al lettore di attraversare secoli di storia dell'arte, cultura e civiltà italiana, trasmettendo un messaggio profondo che va oltre la materialità dell'opera d'arte, giungendo alla lingua e alla cultura italiane come frutto di conoscenza, vera fede e sensibilità religiosa.
Il libro è strutturato in diverse sezioni, presentando i protagonisti dell'Umanesimo e del Rinascimento come Leon Battista Alberti, Piero della Francesca, Leonardo da Vinci, Michelangelo Buonarroti e Raffaello Sanzio. Segue una descrizione dettagliata delle Madonne dipinte da Leonardo da Vinci e Raffaello Sanzio, evidenziando le opere più significative di ciascun artista.
Le Conclusioni fissano il periodo delle prime raffigurazioni della Vergine nei secoli II-III, con nozioni sull'arte bizantina che ha creato vari tipi iconografici della Vergine. L'autrice sottolinea il ruolo e l'importanza di Leonardo da Vinci e Raffaello Sanzio nella storia dell'arte e conferma la teoria che la storia dei dipinti mariani continua ad arricchirsi con opere in diversi stili e maniere.
La bibliografia e sitografia sono elaborate per ogni capitolo, e le note dell'autrice arricchiscono il testo, allargando la prospettiva del lettore in vari altri settori di conoscenza.
Il valore del libro è ulteriormente arricchito dalla prefazione scritta da Angelo Manitta, professore e presidente dell'Accademia Internazionale «Il Convivio», e dalla postfazione di Magda Cârneci, scrittrice e critica d'arte, che confermano la qualità e la completezza del testo.
Nicoleta Silvia Ioana
(n. 1, gennaio 2024, anno XIV)
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