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GRANDI MAESTRI DELL’ARTE ITALIANA In questa mirabile sintesi sulla vita e l’opera di Giotto, Otilia Doroteea Borcea, docente presso l’Università Nazionale di Belle Arti di Bucarest, riesce nell’impresa di tracciare in poche ma densissime pagine ricche di informazioni e immagini la straordinaria traiettoria di uno dei geni della pittura universale, colui che, innovando, ha trasfigurato la pittura della secolare tradizione bizantina in quella preumanistica e prerinascimentale italiana. Le tavole e gli affreschi di Giotto, «il più sovrano maestro», sono un sublime regalo al mondo di toccante armonia e bellezza. Beato Angelico, l’artista che dipingeva le madonne piangendo Otilia Doroteea Borcia, italianista e docente presso l’Università Nazionale d’Arte di Bucarest, prosegue il suo periplo attorno all’universo dell’arte italiana proponendoci un ritratto esaustivo di uno dei più grandi maestri della pittura della Penisola, Giovanni da Fiesole, al secolo Guido di Pietro, meglio noto come Beato o Fra’ Angelico (1395-1455). Con estrema cura nell’esposizione, ricca di notizie biografiche e di avvedute descrizioni delle opere del pittore toscano, Otilia Doroteea Borcia riesce quasi a farci toccare con mano l’ineguagliabile «luce mistica» dei suoi dipinti. Tommaso Masaccio, il genio che rivelò dopo Giotto la realtà nella pittura L’emozionante viaggio nel Rinascimento italiano intrapreso da Otilia Doroteea Borcia, italianista e docente presso l’Università Nazionale d’Arte di Bucarest, fa tappa nell’arte di un astro pittorico che fu Tommaso Masaccio, nato a Castel San Giovanni (oggi San Giovanni Valdarno) il 21 dicembre 1401, e morto giovanissimo. Tra i precursori della nuova pittura fiorentina, egli, grazie alla sua originale visione, e smessi gli eccessi decorativi e artificiali del gotico in voga allora, innovò seguendo le esperienze prospettiche e tecniche lasciate da Giotto, Brunelleschi e Donatello. La storia del presepe e la Natività nella pittura italiana È a San Francesco d’Assisi che risale la prima rappresentazione del presepe, e quindi la sua stessa tradizione in Italia e nel mondo. Ciò avvenne a Greccio (Terni) la notte di Natale del 1223, quando, nell’usanza cattolica, per la prima volta, presso la grotta del santo, fu allestito un presepe vivente. Da allora la sacra Natività è stata interpretata dai più grandi pittori e scultori italiani, dal Due e Trecento in poi, passando per tutte le scuole e gli stili. Ci illustra l’affascinante storia la prof.ssa Otilia Doroteea Borcia, con i migliori auguri per le prossime festività a tutti i nostri lettori. Il Battesimo di Cristo in alcune pitture italiane dal Trecento al Seicento «Dal gotico all’umanistico e rinascimentale, al manierismo e barocco, con metodi e stili diversi, i pittori italiani hanno creato numerose opere dedicate al Battesimo di Gesù, che si possono ancora ammirare nelle cappelle e nelle cattedrali, nei palazzi in Italia e nei musei del mondo». Dopo averci illustrato La Sacra Natività interpretata sulla tela dai più grandi maestri della pittura italiana, la prof.ssa Doroteea Otilia Borcia apre la galleria di capolavori che ritraggono il Battesimo di Cristo, corredati come sempre da un ricco apparato iconografico e illuminanti descrizioni. Piero della Francesca, sommo rappresentante del Rinascimento italiano In questo nuovo capitolo sui grandi maestri italiani del Rinascimento, la prof.ssa Otilia Doroteea Borcia illustra la vita e l’opera di Piero della Francesca, il genio di Sansepolcro (1412-1492) che all’attività di pittore ha accompagnato anche quella dello studio della matematica, un connubio tra arte e scienza emblema dell’uomo ‘totale’ rinascimentale, riuscendo ad armonizzare, nella vita quanto nelle opere, tradizione e modernità, religiosità e nuove affermazioni dell'Umanesimo. Fastoso come sempre a corredo delle pregevoli disamine su ciascuna opera l’apparato iconografico Le Madonne dipinte da Leonardo Da Vinci La professoressa Otilia Doroteea Borcia in questa nuova tappa dell’affascinante viaggio attorno ai maestri della pittura italiana approda a Leonardo da Vinci (1452-1519), «il genio in assoluto del Rinascimento, che rivoluzionò le arti figurative e la storia del pensiero e della scienza». In questo mirabile capitolo proposto dall’italianista l’attenzione è rivolta al Leonardo pittore, quale artefice insuperabile di una serie di Madonne – da quella del garofano alla Vergine delle Rocce, e nelle due Annunciazioni – rientranti tutte tra i capolavori dell’arte universale. La Resurrezione di Cristo nella pittura dei maestri italiani Nuovo straordinario capitolo sui maestri dell’arte italiana illustrato con la consueta passione e competenza dalla professoressa Otilia Doroteea Borcia, incentrato in questa occasione sulla rappresentazione della Resurrezione di Cristo. Un soggetto di così alta pregnanza religiosa ha dato modo a Giotto, Beato Angelico, Piero della Francesca, Giovanni Bellini, il Perugino, Raffaello, Tiziano, Tintoretto e Veronese di usare tutta la propria magnifica maestria creando capolavori in cui, con al centro il Redentore, hanno combinato in vario modo natura, figure umane e simboli. L’Ascensione di Cristo nella pittura dei maestri italiani Dopo le celebrazioni d’aprile della Pasqua di Resurrezione di Cristo, la professoressa Otilia Doroteea Borcia illustra la maestosità con cui sommi artisti come Giotto, Andrea di Vanni, Guariento D’Arpo, Andrea Mantegna, Benvenuto Di Giovanni, Melozzo di Forlì, Girolamo Del Pacchia, Benvenuto Tisi da Garofalo, Pietro Perugino, Tintoretto e Girolamo Muziano hanno raffigurato l’ultimo e centrale episodio della vita terrena di Gesù Cristo, ovvero la sua Ascensione ai cieli nel quarantesimo giorno dopo la morte, così come è testimoniato nei Vangeli e negli Atti degli Apostoli. |
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