«Ti scrivo sempre lettere nel pensiero». Versi di Mihaela Albu
Con il titolo Ti scrivo sempre lettere nel pensiero, pubblichiamo una selezione di versi di Mihaela Albu, poetessa, narratrice, critica e storica letteraria. Docente dell’Università di Craiova, tra il 1999 e il 2004 è stata visiting professor all’Università Columbia (New York). È inoltre membro dell’Unione degli Scrittori della Romania e dell’Associazione dei Giornalisti Professionisti, dell’Associazione di Letteratura Generale e Comparata (ALGCR), presidente dell’Associazione Culturale Internazionale «Carmina Balcanica», direttrice fondatrice della rivista internazionale di cultura e spiritualità sud-est europea «Carmina Balcanica», della rivista dedicata all’esilio romeno «Antilethe» e capo-redattrice della rivista «Lumea liberă» di New York. Negli USA ha lavorato come redattrice al giornale «Lumea liberă» e ha coordinato la pagina letteraria di «Romanian Journal» (tutte e due di New York), e collaborato con le riviste «Meridianul românesc» e «Ziua» come autrice di vari articoli.
Ha pubblicato poesie, prosa, interviste, saggi, critica letteraria (più di 500 articoli su riviste accademiche e letterarie) in Romania, negli USA, in Canada, Cipro, Finlandia, Israele, Repubblica di Moldavia, Germania, Italia, Malta, Polonia, Portogallo, Turchia, Serbia.
Libri di poesie: Armoarul cu poeme, 2019; Timpul din ceasuri. 2017; Lumină înlumită, Poezia, 2011, Catharsis. Poems, 2006; Ca o dragoste târzie… Poezii, 2005; Între două porți. Poeme, 2002.
Ti scrivo…
Ti assicuro:
Questa non è l’ultima lettera per te.
la nostra corrispondenza va avanti,
pur non avendo tu alcun indirizzo.
Ma c’è ancora
l’armadio di poesie con le zampe di grifone
e le ali di drago
(Gabriela Melinescu, Gli armadi di poesie)
Ti scrivo, sempre ti scrivo lettere –
Nel pensiero
Le volte che tento di metterle sulla carta
le parole si mescolano
si separano dal mistero
svelano il segreto
Nella mia mente
hanno un altro ordine, altre priorità nell’importanza
- la fiducia viene prima di tutte
e ne segue l’audacia
poi
… tutti gli altri sentimenti…
Tu, Poeta delle lontananze
li conosci
Le lettere del pensiero
sono in versi
srotolano rime e metafore romantiche
Ogni tanto ti scrivo anche un sonetto
E persino un’ode
conservando così l’ora astrale
dell’incontro
Ti assicuro
Mai cesserò
di scriverti lettere
nel pensiero
So che tu puoi leggerle
So
che tu solo puoi depositare nella tua casa
tutti gli armadi di poesie/
con poesie
mai scritte
ma pur sempre sognate…
Una storia sconosciuta
Soltanto le parole volavano tra noi
avanti e indietro
(Nichita Stănescu, Storia sentimentale)
La storia
con un’imprevedibile fine
comincia nel modo più semplice possibile
un giorno di settembre
Il segno dei numeri /sommati
Simbolo d’infinito
Cos’è la felicità? mi chiedesti
Cosa pensi del postmodernismo?
aggiungesti
Non trovavo il nesso
Ci contraddicemmo per due ore
Quant’è lunga la strada dalla città nella quale
(proprio allora lo venni a sapere)
il nonno greco aveva rapito la figlia del vicino –
Nu mi dicesti se era romena
e neanche io te lo chiesi più
Più importante nella conversazione:
la distinzione tra moderno e postmoderno
pure la distinzione tra il sessantennio e il novantennio
l’ottantennio – troppo controverso –
lo mettemmo da parte
L’auto lasciava dietro un villaggio dopo l’altro
case di un altro secolo
un ex-castello
come una donna con la pelliccia tarmata
Passavamo in fuga accanto a palazzi con torrette
luccicavano i tetti come degli specchi
(era appena uscito il sole)
Mi venne in mente la domanda:
qual è la distanza tra postmoderno e kitsch?
Non la feci
Continuammo a dibattere altre teorie
Ci allontanavamo sempre più dal pensiero non detto
Ti recitai due versi
(non so perché li ricordai)
Ci guardiamo in silenzio sotto un papavero
Ti conosco da ieri, da cent’anni ti amo…
Dimenticammo presto le teorie letterarie
il modernismo, il postmodernismo
Cominciammo
con patos
a recitare classici.
Incontro segreto
quando il nome solo
quando il nome già dissolto
orna una grotta sotto il ghiaccio
(Constanța Buzea, Il nome rapito)
Ci siamo incontrati
All’incrocio tra due vie
al passaggio tra due stagioni
Le vie avevano cambiato nome
Le stagioni non avevano deciso il colore
Tu portavi nella mano destra una poesia
scritta al crepuscolo del giorno
una poesia senza titolo…
Io ardevo dal desiderio di leggere il poema
per comprendere il suo silenzio
L’ho imparato presto a memoria
e solo allora
gli hai dato un nome:
Il mio nome!
Il baule con gli angeli
Cara Gente
Facciamo qualcosa per la protezione dei poeti
Se spariscono
L’equilibrio ecologico si rompe
Loro sono
Gli unici insetti al mondo
Che sanno come impollinare gli angeli
(Spiridon Popescu, L’appello del vecchio naturalista)
Quando scrivevi del baule con angeli
la metafora nascondeva / scopriva l’incredibile
Il poeta imparava che non era solo
l’aveva protetto un certo giorno
un certo messaggero
così aveva previsto l’Oroscopo
Il supremo Naturalista, egli stesso,
gli aveva portato il baule con angeli
Da allora in poi
Il Poeta sta alla Sua destra
e cerca
ancor cerca
La Parola
per esprimere la Verità
inaspettata
insperata
compiuta
Il battello (I)
…ascolto come cresce lontano l’inquieto inizio d’autunno,
e come fuggono gli uccelli della pioggia sui neri tetti e s’infrangono
(Ilarie Voronca, Le tristezze)
l’inquietudine trema nelle fronde, nelle ali,
nell’albero diretto verso terra
Il navigante sogna un regno di pace
l’acqua culla il suo destino
il vento spinge il battello vicino alle rocce
il timone si raddrizza con difficoltà
volontà
forza
le abili mani
non tremano
non hanno tregua nell’inquietudine
L’acqua non sa di stagioni
Soltanto di bravi naviganti
Il battello (II)
Prendo ogni gioia e ogni speranza e le tramuto
nel ricordo;
ci metto quanto basta
e anche di più,
a rischio che trabocchi l’anima.
Sarebbe allora come un mare e ogni onda sarebbe
una speranza
Quando toccano sponda e s’infrangono a riva
alcune – con fragore, le altre – appena udite,
le onde-sogni porteranno in ogni goccia d’acqua
un frammento della luce dei miei ricordi;
La riva sorbe l’onda
come la vita le mie speranze –
Il battello si avvicina alla riva
Lo posso descrivere –
dimensione, forma e così via,
ma come esprimere in parole
il grido del marinaio stanco al ritorno?
Mani alte verso il Cielo
e sempre verso l’immenso
va anche il suo grido;
Senza numero – le braccia:
tra il Cielo e il Mare,
tra le due azzurre speranze –
senza numero i sogni che si specchiano nei perplessi sguardi:
Che la vittoria sia il passato
o
la riva dinanzi?
Laboratorio di parole
Allegre queste carte disordinate
Con una poesia in dosi omeopatiche
(Gheorghe Grigurcu – Laboratorio)
… e c’era anche un faro sulla carta
come una lanterna con occhio di ciclope
… e c’era anche una barca
in cui si cullava il destino
da una parte
all’altra
quasi quasi stava per rovesciarsi
e lasciar cadere nell’acqua
tutto il fardello
non troppo pesante
quanto può portare la vita di un mortale
Il faro indagava con lo sguardo
l’immensità dell’acqua
illuminava la barca con indifferenza
Il navigante fermava l’ondeggiare
studiava attentamente
la quantità di metafora poetica
poi, con la matita, la tirava
leggermente
alla generosa sponda di carta
Datemi vino…
Datemi ancora vino, perché la vita è niente
(Fernando Pessoa - L’ultimo poema)
Dai, datemi una coppa del color dell`ambra
una come il sangue bollente
Datemi un bicchiere pieno di fiducia
uno con seducenti speranze
Berrei la coppa, svuoterei il bicchiere
Danzerei sulla musica delle sfere
Cercherei tutti i miei angeli
Chiederei loro di prendermi per mano
E spiegarmi il non spiegabile
e … forse
la risposta
alla Grande Domanda
del trapasso
L’incommensurabile
E sai d’improvviso: questa è stata.
Ti alzi e davanti vedi la paura
figura e mistero
di anni che furono
(Rainer Maria Rilke, Ricordo)
Noi siamo la buccia e la foglia.
La grande morte che ognuno ha in sé
È il frutto attorno a cui ruota ogni cosa.
(Rainer Maria Rilke, Noi siamo la buccia e la foglia)
Dietro – serpeggiante – il sentiero
Strada qualsiasi
Mi pare nota…
L’arcano delle storie oscure
intrecciato al mistero del «seguirà»
un intero universo
Nelle sere d’inverno
le storie sanno di miracolo
avanti e indietro
la distanza: l’ignoto
Abitiamo in una casa di vetro
la parete al tramonto – opaca
mi sforzo di cancellare il buio
provo a guardare l’orizzonte
con sentieri visibili appena
lo sguardo attratto
dalla sponda rimasta indietro
sempre più indietro
Buccia sono
Il frutto, essenza del creato
è nel primo grido
si compie con l’ultimo sospiro
L’inizio – tutto comprende nell’incommensurabile “dinanzi”
L’armadio del museo della letteratura
l’armadio si è venduto per un mucchio di soldi al museo della letteratura
proprio il suo biografo l’ha venduto/o forse un amico…
o forse un altro poeta Virgilio … ugualmente triste ugualmente mortale
(Dan Anghelescu – e cosa importa se è uscito il libro)
Il poeta Virgilio non ha più dove tenere la sua poesia
L’armadio / lo scrigno/ con poemi
si è venduto per un mucchio di soldi
al museo della letteratura
Un museo
anche se della letteratura
può essere esso un deposito di anime?
Il poeta Virgilio e il Poeta Vergilius
si incontrano forse?
Scambiano tra loro metafore
o tristezze?
Eppure…
Al Museo si conserverebbe la poesia
Di notte quando tutti i mortali mutano le speranze
in sogni
quando nessuno ha più tempo
e neanche desiderio
di leggere poesie
le porte degli armadi si aprirebbero
nelle camere potrebbero danzare insieme
in piena armonia
sonetti con quartine, haiku con le more
lo strascico dei classici epiteti toccherebbe
di sfuggita
avanguardisti versi
Qualcuno aprirà, una volta forse,
tutti gli armadi
dei musei
e le porte dei musei
lascerebbe la Poesia andare in giro per il mondo
a comprare anime
a comprare angeli che cerchino anime
Dall’oltre mondo
I poeti contemplerebbero i loro libri nelle vetrine
Ogni tanto qualche libro
sparirebbe
segno che una fronte sta piegata
sul verso
Ogni tanto un mortale
si sognerebbe poeta
Ma:
cos’è / in fondo / un poeta
nessuno lo sa
e la poesia, essa, La Poesia,
quanto ancor potrà restare chiusa nell’armadio
quello senza porte
del triste museo della letteratura?
Mihaela Albu
Traduzione di George Popescu e Simona Coleș
(n. 3, marzo 2021, anno XI) |