Successo della mostra di Maria Pia Daidone, «Oro tra Procida e Bacoli – Nonsoloinchiostri»

Alla Casina Vanvitelliana, nel Parco Borbonico al Lago Fusaro (Piazza G. Rossini, 1 – Bacoli) è stata inaugurata, venerdì 30 settembre 2022, la mostra dell’artista Maria Pia Daidone, intitolata Oro tra Procida e Bacoli Nonsoloinchiostri, con testo critico e direzione artistica di Antonio Ciraci.
Maria Pia Daidone opera tra Londra, Napoli e Cantalupo nel Sannio (IS); è nata a Napoli e s’impegna nello studio di Piazza IV Giornate, 64, Napoli. Ha frequentato l’Istituto Statale d’Arte «Filippo Palizzi»; conclusa la maturità artistica, incomincia subito a insegnare.
Dopo alcuni anni di frequenza a scenografia ritorna, negli anni Novanta, all’Accademia di Belle Arti di Napoli, diretta da Gianni Pisani, e segue i corsi di pittura di Carmine Di Ruggiero.  Si diploma nel 1996 con la tesi L’idea del volo nella poetica visiva di Paul Klee per la cattedra di Storia dell’Arte, tenuta da Aurora Spinosa.
Espone dal 1992. Ad oggi si contano una trentina di personali e innumerevoli presenze in collettive in spazi, privati e in musei.
Da ricordare che partecipa, dall’agosto 2005 a tutt’oggi, all’attività espositiva del Movimento Iperspazialista.

Hanno scritto e si sono interessati alla sua opera:
Mario Forgione, Maria Gabriella Guglielmi, Pasquale Mancini, Athyna Nicolay, Fabio Ranucci, Lydia Tarsitano, Sergio Tonello, Eleftheria Vri, Maurizio Vitiello, Giovanni Amodio, Mario Giaracuni, Lina Riccobene, Roberto Rebuzzi, Maria Scarcella Padovano, Angelo Lippo, Giuseppe Antonello Leone, Renato Casolaro, Cristina Tafuri, Giuseppe Bilotta, Antonella Lippo, Ugo Piscopo, Franco Lista, Marcello D’Orta, Ernesto Filoso, Aniello Montano, Carlo Roberto Sciascia, Marcello Gigante, Vitaliano Corbi, Maria Rosaria Peduto, Ciro Ruju, Stefano Arcella, Ester Milano, Nun. Es., Enzo D’Agostino, Giancarlo Da Lio, Ela Caroli, Domenico Raio, Alfredo Avitabile, Luigi Braco, Angelo De Falco, Marcella Lombardi, Tiziana Tricarico, Francesco D’Episcopo, Rosario Pinto, Paolo Mamone Capria, Elio Bruno, Vanessa M. Pipola, Michele Miscia, Chiara Guzzi, Floriana Guerriero, Daniela Ricci, Tanya Liotta, Alba Cetara Muto, Antonio Ciraci.

La mostra è stata curata da Antonio Ciraci che ha redatto questa scheda esplicativa:

Maria Pia Daidone - Spiritualità di-segno

Nei tratti a penna o in quelli a china, nei rilievi paesaggistici o nella sintesi dalle linee essenziali, la figurazione di Maria Pia Daidone si muove sempre in una dimensione di intensa spiritualità, non ricercata, ma sentita.
La predominanza della luce, la rigorosità del segno, riconducono a un’idea di purezza, di arcaica bellezza.
Parliamo, in questo caso, di luce segno e luce colore che pervade la dimensione visiva del paesaggio urbano di Procida, Prokeitai per gli antichi Greci. La Terra Emersa che giace coricata, baciata dal sole, nella grande baia partenopea, tanto cara ai narratori e ai raffiguranti di ogni tempo.
Tanto cara anche a Maria Pia, che ha dentro di sé quel paesaggio, quelle casupole arroccate l’una sull’altra, le viuzze e le ripide scalinate che si addentrano in Corricella e conducono alle spiagge amene, alla Santissima Annunziata, fin su Terra Murata.
Maria Pia che si lascia andare, che acconcia la sua mano, le sue dita, in guisa di strumenti alchemici capaci di mutare segni, colori e materie osservate e vissute in tracce arcaiche, simboli immutabili nel tempo e, per questo, puri.
Maria Pia non ritrae ciò che vede, ella eleva a sacro ciò che sente e vive.
Altri due elementi, costanti nell’opera di Daidone, sono anche il Gioco e la Favola. L’Artista napoletana, di dimensione internazionale, anche in questo suo omaggio a Procida, prodotto ad hoc per la sua prima esposizione alla Casina Vanvitelliana al Fusaro, intitolata Oro tra Procida e Bacoli – Nonsoloinchiostri, ci regala la sua visione del mondo in chiave ludica, la stessa che muoveva la ricerca del grande Paul Klee, dove l’artista, con piena consapevolezza, pur nelle sue espressioni più edotte e raffinate, tende a mantenere intatta l’ispirazione e la codificazione del sentire infantile. Il che ci riconduce a quella dimensione estatica, propria della sua opera, propria del luogo che più ama.

Moltissima gente ha visitato la mostra della bravissima artista Maria Pia Daidone, che è stata visitabile tutti i venerdì, sabato e la domenica, sino al 23 settembre 2022.
Il legame che unisce Procida e Bacoli è stato riconfermato da quest’esposizione nella sale dedicate della magica Casina Vanvitelliana a PROCIDA 22, nell’ambito delle manifestazioni dedicate a Procida Capitale Italiana della Cultura.




Maria Pia Daidone, Procida, penna, 2022



Maria Pia Daidone, Procida, penna, 2022


Maria Pia Daidone, Procida, penna, 2022



Maria Pia Daidone, Procida, penna e pastello, 2021


Maria Pia Daidone, Procida, penna, 2021



Maria Pia Daidone, Procida, penna, 2020



Maria Pia Daidone, Procida, penna, 2020



Maria Pia Daidone, Procida, penna, 2020



Maria Pia Daidone, Procida, penna e pastello, 2020


Maria Pia Daidone, Procida, penna, 2020


Maria Pia Daidone, penna, 2020



Maria Pia Daidone, penna, 2020



Maria Pia Daidone - inchiostro e acrilico, 2020



Maria Pia Daidone, penna, 2020



Maria Pia Daidone, acrilico e penna, 2019



Maria Pia Daidone, smalti, oro e penna, 2018



Maria Pia Daidone, penna, 2014



Maria Pia Daidone, penna, 2018



Maria Pia Daidone, penna, 2014



Maria Pia Daidone, acrilico e penna, 2019



Maria Pia Daidone, smalti e penna, 2018



Foto Maurizio Vitiello - Casina Vanvitelliana nel Parco Borbonico al Lago Fusaro, Bacoli



Foto Maurizio Vitiello - Casina Vanvitellana al Lago Fusaro, Bacoli

Maurizio Vitiello
(n. 11, novembre 2022, anno XII)