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Focus sull’artista Roberto Sanchez
Roberto Sanchez è felicemente presente sulla scena, da tempo.
Lavora su tagli prismatici e prosegue su questa declinazione operativa sin dai tempi che frequentava, assiduamente, la «Galleria d’Arte di San Carlo» di Napoli, del mai dimenticato, grandissimo e simpatico gallerista Raffaele Formisano, che ha allevato, aiutato e promosso schiere di giovani e promettenti artisti.
La sua abilità a inserire e a introdurre nel contesto del codice astratto-geometrico pungoli ottici, spacchi e squarci ben regolati è confermata dalla particolare, flessibile e temprata operatività.
Opera nel panorama artistico nazionale e anche internazionale; oggi dirige il «Museo Minimo» di Napoli per la diffusione dell’arte contemporanea, associazione culturale fondata nel 2004, proseguendo, così, un’intensa attività espositiva.
Oltre alla ricerca non figurativa, Sanchez spazia anche nel campo della fotografia, dell’illustrazione e dell’editoria sull’immagine del territorio.
Ad aprile del 2024 è stata inaugurata la sua personale Astrattismo progressivo, curata da Veronica Longo, con presentazione critica di Rosario Pinto, all’«Atelier Controsegno», a Pozzuoli.
Nell’occasione si poteva leggere quanto segue:
«… Quella di Roberto Sanchez è una particolare declinazione delle logiche astrattive e si profila come intervento caratterizzato da forte impronta segnica, ciò che ne fa - come suggerisce Rosario Pinto nel saggio storico-critico che introduce in catalogo l’artista – un esponente di rilievo di quella poetica creativa che coniuga le scansioni analitiche del dato con la consistenza della robustezza materica. Alla luce di ciò, la profilatura della personalità di Roberto Sanchez che, allo stato, va ad offrirsi in una opportunità di resa di bilancio della sua lunga e pluridecennale attività creativa, può trovare una sua giusta ed equilibrata definizione di ‘astrattismo progressivo’.
Con tale locuzione, infatti, si rende ragionevolmente circoscrivibile tutto il percorso evolutivo che Sanchez è andato compiendo nel tempo, producendosi in un lavoro di scavo e di indagine che egli ha sviluppato non solo agendo su se stesso, ma anche avendo le capacità di non perdere mai di vista la propria collocazione nel mondo.»
Roberto Sanchez ha partecipato a manifestazioni, mostre, rassegne d’ampio respiro e sa muoversi nel complicato mondo dell’arte e si mette in discussione tra personali e collettive.
Il bravissimo artista vede il mondo in senso periscopico e lo restringe e lo dilata con visione eclettica.
Privilegia il codice astratto-geometrico e con sapienza acuta lo dimensiona in respiri eleganti.
È incline ad addensare e a limitare materici segni, appaganti segnacoli, esaurienti segnature in abbreviative contrazioni.

Il Maestro Roberto Sanchez e il grande musicista Enzo Avitabile

Roberto Sanchez, Fuga, acrilico su tela, cm. 60 x 60, 2023

Roberto Sanchez, Liberazione, acrilico su tela, cm.40 x 60, 2024

Roberto Sanchez, Espansione, acrilico su tela, 40 x 60, 2023
Maurizio Vitiello
(n. 4, aprile 2025, anno XV)
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