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Focus sull’artista Maurizio Bonolis
Maurizio Bonolis (Napoli, n. 1952), dopo un lungo viaggio pittorico, si è avvicinato al mondo virtuale della «digital art» e, man mano, ha scoperto nuovi orizzonti e nuove vie d’esecuzione.
Nell’assetto operativo, tra computer e «mouse», ricrea versanti tra il funzionale geometrico e peculiari sintesi di post-avanguardie.
Maurizio Bonolis con la tecnica digitale intercetta un’alta dimensione d’intenti.
Sistemazioni e convenzioni dispongono un’elaborazione equilibratissima d’ampio respiro, che rispetta un’astrazione geometrica importante e condivisibile.
Con uno studio, particolarmente attento, basato su multiple prove, accende la predisposizione di convergenze, illuminata da un centro cromatico segnaletico, e riesce a motivare un impianto esemplare, che rapisce, incanta e riscuote consensi.
Dopo una lunga produzione a olio e con acrilici è passato a un’altra redazione per formulare elaborazioni di contingenze emotive con aggiustamenti di un «mouse» operativo, oltre ogni limite, per raggiungere una frontiera di risultati egregi.
L’artista ha prodotto interessanti immagini, legate a una dimensione d’affetti e di raccordi emotivo-spaziali.
Sistema e concilia elaborazioni equilibrate ed estese, nel rispetto di un’astrazione geometrica, rilevante.
Predispone con programmazioni impegnate e dopo multiple verifiche convergenze luministiche e cromatismi convinti.
Motiva, così, calibrati impianti, di mano esemplare, che colpiscono, intrigano e affascinano.
Dopo motivate e sostenute campiture formula chiare progettazioni, nonché appaganti risoluzioni di incroci e di circostanze emotive con ripetuti e scattanti accomodamenti col «mouse».
Intende operare per superare limiti e, così, per poter raggiungere un ventaglio prezioso di riassunti singolari.
La sua ricerca interiore, quindi, è a una svolta matura; procede per modi più sintetici, che attraversano linguaggi mediatici attuali.
Campiture e ventagli definiscono dimensioni ideali dello spazio, specchio di memorie e di pensieri futuri.
Riflettendo sulle sue interpretazioni spaziali si comprendono variegate manipolazioni tra chiavi di lettura composite.
Nella civiltà delle immagini inserisce il suo spaccato d’argomentazioni.
Segue gli altri artisti digitali, ma, sapientemente, delimita e marca sue indagini che allacciano introspezioni all’inseguimento virtuale di musicalità spaziali.
Appare legittimo il senso della sua azione, di sana condotta esistenziale e di nobile ingegno creativo.
In conclusione, Maurizio Bonolis sta realizzando felici e gradevoli annotazioni cromatiche e sviluppi geometrico-astratti in simbiosi con note visive per un «esprit» carico di attese fiduciose e raggianti entusiasmi di un futuro prossimo venturo.

Foto Rino Vellecco
Maurizio Vitiello
(n. 3, marzo 2025, anno XV)
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