Focus sull’artista Mauro Molinari

Mauro Molinari merita considerazione. L’artista afferra coi suoi Frammenti profili intimi e livelli alti della comunicazione e prosegue sempre al «top».
Continua a essere conosciutissima la sua «cifra visiva», che riepiloga amene digressioni e risoluzioni dal campo esteso della «digital art».
Con particolare estro racconta un’originale frontiera di personaggi ludici, accattivanti per sintesi, al limite di un intarsio immaginativo di sussulti e rimbalzi interrogativi ed emotivi.
Sistema e regola nella gioconda stesura personaggi singolari, simpatici, affabili in misurate partecipazioni allusive.
Mauro Molinari prosegue sempre con numerosissime partecipazioni in Italia e in Europa a mostre e a rassegne e continua a riassumere deviazioni e rivoluzioni.
Mauro Molinari sviluppa la sua carriera con sobrietà operativa e con assidua attenzione alle dinamiche del contemporaneo, da cui attinge e su cui pone accenti particolari, speciali e personalissimi, ma alimenta anche storie, vicende, resoconti, tra un «velo metafisico» e una corroborante e piena dimensione ludica; tanto che si può parlare di un «linguaggio metafisico ludico» per le sue figure, brillantemente frammentate da «coriandoli» e segmentate da tratteggi, che le fa percorrere in metropoli o le restringe in condomini «sui generis», tanto per capacitare una dimensione analitica sull’uomo incapsulato in una modernità rigorosamente e accentuatamente stringente.
L’operatività di Mauro Molinari avvince e convince.
È riuscito a delineare e a determinare una peculiare valenza digital-pittorica,
che gli permette di essere immediatamente riconoscibile.
Riesce, fondamentalmente, a specificare e a continuare a precisare composizioni particolarissime, di felice impatto, che si inseriscono nella quota partecipativa della sua azione.
Le sue riuscitissime verifiche sono ricontrollate elaborazioni di proposte visive, d’indubbia qualità espressiva, nonché meditate significazioni illuminate da accenti diaristici di un collettivo «idem sentire», di ragguardevole e sottile critica all’imperante frammentazione sociale, seppur di calcolata intensità giocosa.
Da tempo, le sue immagini sono sulla scena viva dell’arte ed emerge la qualità impressa, che determina uno stile apprezzabilissimo.
Le sue opere sono una muta conversazione tra alcuni linguaggi dialettici ed esplicativi accertamenti di una rara partecipazione emotiva, che con sintassi ben strutturata, da consapevolezze esecutive e da ben calcolati equilibri, è resa e consegna metaforica di accertamenti e sensibilità metropolitane.
In conclusione, la sua lunga ricerca artistica è contrassegnata da cicli diversi: pittura scritta, libri d’artista (Rencontres Internationales di Marsiglia dal 2000 al 2014 ecc.), design tessile (Rassegne Internazionali Miniartextil di Como, ecc.).
Nel 1995 nasce la collana di Orditi & Trame di cataloghi editi in proprio.
Nell’ultimo ventennio si dedica al racconto della città e della sua caotica umanità.
Ha esposto in più di 1300 mostre personali e collettive in gallerie e musei (tra gli altri: Museo Didattico della Seta di Como, Museo dell’Infiorata di Genzano, Museo Santa Maria di Cerrate di Lecce, Musée de l’Impression sur Étoffes di Mulhouse, Spazio Mantero di Como, Salons de l’Hôtel de Ville di Montrouge, Museo di Palazzo Mocenigo a Venezia, Fondazione Venanzo Crocetti di Roma, Musée de la Tapisserie di Tournai, Museo Carlo Bilotti di Roma con una installazione permanente, Fondazione Pescarabruzzo, Museo Jean Lurcat di Angers, ecc.), in Italia e all’estero.
Si è avvalso della presentazione di noti critici d’arte. Sue opere sono state acquisite da musei e collezioni pubbliche e private. È uno dei fondatori storici della Fiber Art in Italia. Ovviamente, è sempre attivo in Italia.




Mauro Molinari, Frammenti, tecnica mista su tela, cm 70x50, 2024


Mauro Molinari, Frammenti, tecnica mista su tela, cm 70x50, 2024


Mauro Molinari, Frammenti, tecnica mista su tela, cm 70x50, 2024


Mauro Molinari, Frammenti, tecnica mista su tela, cm 70x50, 2024





Maurizio Vitiello

(n. 2, febbraio 2025, anno XV)