Viaggi nell’inconscio, tra realtà e immaginario, dell’artista Franca Lanni

Franca Lanni è nata a Città della Pieve (PG), ma vive e lavora a Napoli, con studio al Vomero.
L’artista procede con la sua produzione e spiccano i suoi lavori per caratura e carattere, che risultano sintesi ricercatissime dell’evoluzione di disciplinate analisi digitali.
Ogni suo lavoro è frutto di una forte indagine riflessiva e rientra in una teoria di impronte visive.
Ogni sua immagine è felice gemmazione di riassunti e riepiloghi indagati.
L’artista riesce ad assicurare l’evoluzione di disciplinate conversioni digitali e a regolamentare ispezionate tracce visive e ripropone, da tempo, un’ennesima, indubitabile, comprensibile osservazione su problematiche esistenziali di forte impatto.
Il risultato di forte impatto è tutto imperniato ad assumere informazioni investigative e a ordinare contaminazioni.
In un’intervista Franca Lanni ha sottolineato, tra l’altro, quanto segue:«Il mio lavoro è un viaggio visionario nell’inconscio in un territorio dove realtà e virtualità si abbracciano e si confondono; attraverso la contaminazione digitale il mio lavoro vive l’immateriale per, poi, divenire corpo reale, espressione concreta di un universo dove realtà e virtualità hanno vissuto straordinarie articolazioni dialettiche, dando vita a un’opera completamente trasformata nelle sue accezioni sia percettive che concettuali.»
È un calpestare una zona dove corpo e anima misurano lo stesso territorio, hanno la stessa voce, in una specularità che vede entrambi anelli di congiunzione tra realtà e sogno, vissuto e memoria
Si ritrova, così, a operare nella duplice veste di creatore e spettatore, ma accanto al computer che fabbrica illusioni può toccare con mano i lavori resi tangibili e provocatori.
Il lavoro prodotto da Franca Lanni riesce a sostenere, sottolineare e a sostanziare forti impatti visivi.
Nel fronte avanzato e «avanguardistico» delle manipolazioni al computer si possono raggiungere traguardi inattesi e sequenze ragionate di virtualità sceniche, che alimentano concrete immagini dedicate alle complessità esistenziali.
Nelle elaborazioni eidomatiche emergono atmosfere e raffigurazioni insolite, che scivolano in frammentazioni pungenti per, poi, rimbalzare sulle alternanze fobiche.
Le sue convinte composizioni segnalano reti di effrazioni e violazioni.
Le sue immagini vivono di sviluppi guidati e si notano, quindi, multiple sedimentazioni, che rendono il precipitato sofferente di quotidiani chiasmatici.
Non ci sono irruvidimenti della superficie liscia, bensì salti espressivi e informali di lacerti di immagini variegate, spaccati comunicazionali e minutissimi segni.
Segmenti, frazioni e cromie rafforzate rinsaldano visioni di vissuti contemporanei.
Tutte le sue ultime opere risultano icastiche e, nel contempo, iconiche con le parti componenti estroverse e anche espressive.
Gli interessi interpretativi di Franca Lanni più che soluzioni, seppur ardite e articolate, appartengono a codici analitici.
I sommovimenti mentali registrati rientrano in una scrittura di sospensioni.
Franca Lanni è, quindi, fondamentalmente, un’artista multimediale.
Ha insegnato discipline pittoriche al Liceo Artistico Statale di Aversa e di Napoli e all’Istituto Statale d’Arte «Filippo Palizzi» di Napoli e Teoria della percezione e Psicologia della Forma presso l’Accademia di Belle Arti di Nola.
Numerose sono le sue esperienze artistiche: ha lavorato come regista, scenografa, performer, attualmente è impegnata, soprattutto, come pittrice digitale, approdando così a una nuova action painting, con cui la sua interpretazione operativa della realtà passa, così, da oggettività razionale a conoscenza fenomenologica e a trasposizione dell’immaginario.
Ha partecipato a numerose mostre nazionali e internazionali, tra le più significative: la Biennale di Venezia (2007); altre mostre a Napoli, Roma, Milano, Torino, Venezia, Mestre e, poi, Parigi, Novosibirsk, Amsterdam, Berlino, Barcellona, Siviglia.
Hanno scritto sulla sua lunga attività: Mirella La Raia, Pasquale Lettieri, Ruggero Maggi, Domenico Natale, Rosario Pinto, Ilaria Sabatino, Stefano Taccone, Laura Turco Liveri, Virginia Vittorini, Maurizio Vitiello.
Le hanno dedicato degli spazi web: la casa editrice Dantebus e la rivista Arte&Società con pagine di biografia, note critiche e immagini e una conversazione a cura del direttore Ivan Guidone.
Inoltre, Arte&Società le ha dedicato considerazione con due video interviste, entrambe a cura di chi scrive.
Nel marzo 2024 l’Associazione NeapolisTV le ha dedicato una puntata del programma Conversazioni, una lunga intervista, curata da chi scrive, ancora.
Sue opere sono presenti in collezioni private e museali: nella Pinacoteca Comunale di Sant’Arpino (CE), nel Museum in Motion di San Pietro in Cerro (PC), nei Musei Civici di Albano Laziale (Roma), nel CAM Contemporary Art Museum di Casoria (NA) e nel Museo PAN Palazzo delle Arti di Napoli, Museo di Teora, Museo di Chiaravalle Centrale, allestito nelle belle sale di Palazzo Staglianò.
Si ricorda, per quanto riguarda i rifermenti bibliografici, che è presente in libri del critico Rosario Pinto: La pittura napoletana, ed. Liguori, Napoli 1999; Pittura al femminile in Campania nel secondo cinquantennio del ‘900, ed. Il Ponte, 1999.
È presente anche in altri libri: L’occasione critica di Francesco Gallo Mazzeo e Pasquale Lettieri, ed. Piemme, 2012; La cooperazione dell’arte di Stefano Taccone, BEZAEEL collana sull’arte e la critica d’arte, 2020.
Inoltre, le è stato dedicato il capitolo «Ingannare il computer» nella tesi di laurea in Storia dell’Arte Contemporanea (A.A. 1999/2000) alla Facoltà di Lettere e Filosofia (Corso di Laurea in Lettere Moderne) dell’Università Federico II di Napoli: «La Computer Art» - Relatore: Prof.ssa M.A. Picone, Candidata A. Farinaro.
E per chiudere gli appunti bibliografici l’opera Regioni caotiche 3, del 1999, appare come copertina del libro di F. Sorge Passioni e Farmaci, Collana: «Teoria e Oggetti della filosofia», ed. Liguori, Napoli 2000.
In conclusione, Franca Lanni merita ampia attenzione per il suo percorso artistico multimediale, essenziale e indagatore.




Paesaggio onirico, digital painting,
stampa su carta fotografica trasferita su Dibond, 60x60 cm, 2018



The Room, digital painting,
stampa su carta fotografica trasferita su Dibond, 90x60 cm, 2019



Dendrofobia, digital painting,
stampa su carta fotografica trasferita su Dibond, 60x60 cm, 2023






Maurizio Vitiello

(n. 1, gennaio 2025, anno XV)