«Fotografare Venezia». A gennaio, con Alessandro Vasari e Philippe Apatie
In memoriam Florian Potra, eminente professore universitario, critico e storico cinematografico, accademico e traduttore di italiano
Introduzione
Un privilegio «impirar» nella collana «Fotografare Venezia» delle perle fotografiche di Alessandro Vasari e Philippe Apatie. Proprio quando li ho invitati a collaborare a questa rubrica, Alessandro Vasari lavorava a un Calendario di scrivania 2020 dedicato ai viaggi a Venezia, in cui gran parte delle sue fotografie mostrano per lo più una Città primaverile ed estiva. Philippe Apatie ha scelto invece di esplorare le spettacolari nebbie dell’autunno e dell’inverno a Venezia, dal Bacino di San Marco alla Via Garibaldi. Sono stati dunque i due fotografi a ispirarmi a proporre ai lettori della Rivista Orizzonti Culturali Italo-Romeni di (ri)visitare Venezia da gennaio a dicembre per scoprire nuove sfaccettature della sua bellezza unica al mondo.
Ioana Eliad
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Alessandro Vasari
Fotografo accreditato presso l’Accademia di Francia a Roma, presso la Galleria Nazionale e presso la Soprintendenza di Palazzo Venezia a Roma, Alessandro Vasari, nato a Roma il 25 febbraio 1957, continua ad arricchire l'Archivio Fotografico Vasari, uno dei più antichi e rilevanti archivi fotografici italiani d'arte, architettura e industria.
Alessandro Vasari: Per me fotografare Venezia è essere in un sogno fotografabile: fotografare Venezia è un atto onirico.
Ioana Eliad: Bellissime le foto, alcune di esse sono poetiche, tutte evocative. Non riconosco proprio tutti gli angoli nelle fotografie, avrei dovuto fare un fotodiario mentre ero lì.
A. V.: Venezia è anche molto segreta e misteriosa. Ho deciso di non dare né titoli e né luoghi. Si sa che è una città dove girovaghi come un viandante, ti perdi, ti sorprendi e fotografi senza capire in che zona sei. È normale non ricordare i luoghi, è bello scoprirli improvvisamente e stupirsi di Bellezza.
I. E.: Si potrebbero alternare le riflessioni alle fotografie.
A. V.: Si può fare molto per Venezia perché Venezia ha fatto già molto.
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Alessandro Vasari
Instagram: @fotovasariroma
@alessandrovasariphotographer
Philippe Apatie
 È nato a Parigi il 14 ottobre 1966. Dopo gli Studi in Lettere Moderne, entra nel 1986 in un Monastero Benedettino, dove studia Scienze Bibliche. Esercita anche impieghi come ceramista, direttore di rivista e cuoco. Vive a Venezia dal 2012, dove si dedica principalmente alla fotografia, al video e alla scrittura.
«Sono fotografie di fine autunno e inverno, quando il turismo di massa vive il consueto calo stagionale. Calli e campi sono meno animati, vuoti alla mattina presto, è più facile valorizzare architettura e luce. Ritratti di una Venezia che fa sognare, ma il rischio è di far dimenticare che questo sogno è più che mai reale e fragile. Questi ritratti mettono anche in evidenza tutto quello che dobbiamo proteggere dall’assenza di limiti di un business devastante e dal cambiamento climatico».
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Philippe Apatie
Instagram: @philippeapatie
Collana curata da Ioana Eliad
Instagram: @spa_ghetta
@orizonturiculturale
Tutti i diritti delle fotografie appartengono agli autori
(n. 1, gennaio 2020, anno X)
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