«here. Melancholy»: mettere in scena l’anima della città

here. Melancholy è una produzione teatrale straordinaria presentata in anteprima al Festival di Teatro di Piatra Neamț, sotto la direzione di Gianina Cărbunariu, e prodotta dal Teatrul Tineretului della stessa città. Questo spettacolo segna la prima regia di Irina Moscu, già acclamata scenografa. Basandosi sul testo di Daniel Chirilă, Moscu riesce a catturare l'essenza di un'intera città secolo attraverso l’uso di un oggetto, una gigantesca pietra, che comunica direttamente con le poche persone rimaste nella città. Questo approccio crea un’atmosfera distopica che ci permette di esplorare come le città contemporanee, in questa parte del mondo, siano state costruite, vissute e incolpate. La città diventa un qualcosa di unico e indivisibile, in continua evoluzione a causa della storia e della società, ma anche un oggetto nel e del caos che protegge la speranza di rigenerazione.

La produzione è arricchita da un eccezionale lavoro di design, tra cui l'illuminazione, il sound e video design curati da Cristian Niculescu. Questi elementi contribuiscono a creare una rievocazione sonora e visiva coinvolgente dello spirito della civiltà di Cucuteni. L'uso di video e droni contribuisce in modo significativo a questa esperienza multimediale, combinando i ricordi e le storie delle persone con le immagini della città contemporanea.

La coreografia di Daniel Pop e il lavoro come assistente scenografa di Mădălina Sandu aggiungono un tocco di eleganza e movimento all'ensemble. La performance del cast è eccezionale, con interpretazioni toccanti e intense da parte di attori come Elena Popa, Corina Grigoraș, Loredana Grigoriu, Nora Covali e altri. La registrazione del monologo di Alexandru Roșu, un giovane di diciotto anni, aggiunge un elemento di profondità emotiva all'opera.

«here. Melancholy» è il primo progetto del programma «UNLOCK THE CITY!», finanziato attraverso il programma Creative Europe 2021-2027. Questo progetto coinvolge una rete internazionale di teatri, accademie e università dalla Romania, Italia, Belgio, Norvegia e Repubblica Ceca, e vuole offrire un contesto per riflettere su come le arti performative, in collaborazione con la ricerca accademica, possano contribuire a ripensare il paesaggio delle città post-pandemiche.

In conclusione, «here. Melancholy» è una produzione teatrale visionaria, interessante e potente che cattura in modo straordinario il cuore e l'anima di una città. Rappresenta un esempio eccellente di come il teatro possa essere un mezzo potente per esplorare il passato, il presente e il futuro delle nostre città in un mondo in continua evoluzione.








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(Photo credits: Marius Șumlea)

Armando Rotondi

(n. 10, ottobre 2023, anno XIII)