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In memoriam Mac Linscott Ricketts, discepolo di Mircea Eliade
Il 12 febbraio 2022 si è spento Mac Linscott Ricketts, professor emeritus, storico delle religioni, eliadologo, ex-allievo e discepolo di Mircea Eliade. Imparò il romeno e fu interprete e traduttore (dal romeno all’inglese!) delle opere del suo maestro. Nel 1981, in un frangente politico-culturale estremamente difficile, trascorse a Bucarest diversi mesi. A dispetto delle autorità comuniste, che per tutta la durata del suo soggiorno lo fecero sorvegliare a vista dalla Securitate, studiò presso la Biblioteca dell’Accademia di Romania le opere e gli articoli pubblicati da Eliade nel periodo infrabellico (opere che allora erano confinate nel «Fondo Speciale» della BAR).
Nel 1988, in seguito a queste ricerche, pubblicò la sua celebre opera in due volumi: Mircea Eliade. The Romanian Roots (1907-1945). Una monografia che, tra le altre cose, ha affrontato apertamente, ma in modo equilibrato – evitando «massimalismi» e «minimalismi» – la simpatia del giovane Eliade nei confronti del Movimento legionario.
Sul modo in cui quest’opera è nata e ha preso corpo, si possono trovare alcuni significativi riscontri anche nel Diario di Eliade degli anni 1970-1980. «È arrivato da Louisburg il professor Mac Ricketts, uno dei miei antichi studenti – così scrive Eliade in una nota del 3 maggio 1973 –, che ha imparato il romeno per poter leggere anche la mia produzione letteraria» e «per poter conoscere i miei ‘esordi’». Lo storico delle religioni era combattuto tra sé. Da una parte si compiaceva dell’uscita di una simile opera, ma dall’altra lo irritava il fatto che Mac Ricketts affrontasse questioni intorno alle quali Eliade avrebbe preferito mantenere il silenzio. Ecco, ad esempio, cosa scriveva Mircea Eliade in una nota del diario del 8 marzo 1984: «Mac Ricketts è venuto per tre giorni (invitato da noi al Quadrangle Club [Università di Chicago] allo scopo di completare le sue informazioni bibliografiche. Ha ottenuto una borsa del National Endowment for the Humanities che gli permetterà un anno sabbatico e qualche viaggio (verrà anche a Parigi, in ottobre). Tutto questo per il libro che sta preparando: Mircea Eliade. Life and Works. Mi racconta degli incontri che ha fatto e conversazioni che ha tenuto in Romania (dove ha trascorso tre mesi nel 1981). Esamina, accompagnata da Adriana [Berger], le collezioni raccolte (ma ancora da classificare) per le “special collections”. Poi viene a Meadville [presso il mio ufficio] e ispeziona mucchi di libri destinati alla Biblioteca Regenstein. Si sceglie una dozzina di libri romeni che non è riuscito a reperire in Romania. Ma la vera “ricerca” (…) – continua Eliade – la effettua, dalle sei alle otto ore al giorno, nella sala di Meadville: si muove i mezzo a tutti i pacchetti di articoli, recensioni, studi, ecc. raccolti nel mio studio e li sfoglia attentamente, “uno per uno”. Fotocopia tutto quello che gli manca (benché, come riconosce da solo, possieda la più completa collezione eliadiana del mondo, poiché ha ricopiato o fotocopiato, all’Accademia romena, più di mille articoli e recensioni apparsi tra il 1921 e il 1940). Per due sere, abbiamo cenato assieme. Non faceva che pormi domande. Restano ambiti che egli ha compreso solo in parte; ad esempio, le accuse o le allusioni al mio “nazismo” (antisemitismo) degli anni 1938-1939. Cerco di spiegargli; gli ricordo certi articoli, conversazioni, accadimenti di quegli anni lì. Tutto questo finisce per esaurirmi».
Negli anni, Mac Linscott Ricketts ha pubblicato importanti studi di storia delle religioni, da The Image of Death in Eliade’s Writings (1974) fino a History of the History of Religions in Romania (2002). Nel settembre 2006 Mac Ricketts è venuto per la seconda volta in Romania per partecipare al Convegno «Mircea Eliade’s Legacy», che si è tenuto a Bucarest nell’ambito del Congresso Internazionale di Storia delle religioni. In tale occasione, fu insignito di una onorificenza dal Presidente della Repubblica «come segno di alto apprezzamento per aver dato un rilevante contributo nell’ambito della storia delle religioni e per la promozione dell’opera scientifica e letteraria di Mircea Eliade». Nella fotografia qui accanto, scattata presso l’Ateneo Romeno, il 5 settembre 2006, all’apertura del Congresso, è insieme con altri discepoli di Eliade (da destra a sinistra: Mac Linscott Ricketts, Norman Girardot, Lindsay Jones e lo scrivente).
Nella triste circostanza della scomparsa dello storico delle religioni americano, la buona notizia è che l’archivio di Mac Linscott Ricketts riguardante Mircea Eliade è stato donato al Collegio Nuova Europa (NEC) di Bucarest (presieduto da Andrei Pleșu). Acquisito e trasferito dagli USA dal ricercatore Liviu Bordaș, l’archivio è in corso di lavorazione, classificazione e digitalizzazione.
Era uno studioso stimato e generoso, estremamente umile. Mi ha aiutato ogni volta che ne ho avuto bisogno per le mie ricerche e i mei scritti. Rest in peace, dear friend.
Da destra a sinistra: Linscott Ricketts, Norman Girardot, Lindsay Jones e Andrei Oișteanu
all’apertura del Congresso Internazionale di Storia delle Religioni, Ateneo Romeno, Bucarest, 5 settembre 2006
Andrei Oișteanu
Traduzione a cura di Igor Tavilla
(n. 4, aprile 2022, anno XII)
Nota del traduttore: i passi diaristici di Eliade citati da Andrei Oișteanu sono tratti da M. Eliade, Diario 1970-1985, a cura di Cristina Fantechi e Roberto Scagno, Jaca Book, Milano 2018.
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