In dialogo con Radu Nicolae, produttore del primo film d'animazione 3D in Romania Quando l'ho incontrato di nuovo negli anni ’90 presso l'allora agenzia pubblicitaria Bates Centrade Saatchi & Saatchi a Bucarest, mi sono ricordata di Radu Nicolae ai tempi di Il missile bianco più che agli anni di liceo, il Liceo nazionale «Iulia Hașdeu» di Bucarest, dove entrambi, anche se di generazioni diverse, ci siamo diplomati negli anni '80. La serie TV in otto episodi, prodotta nel 1984 e diretta da Cristiana Nicolae, andava in onda ogni domenica mattina e «si rivolgeva soprattutto ai ‘pionieri’ e ai piccoli ‘falchi della Patria’ [le due organizzazioni della gioventù fondate dal Partito Comunista Romeno negli anni ’70, NdR], ed erano praticamente la versione cinematografica delle riviste ‘Cutezătorii’ e ‘Start spre viitor’, molto apprezzate all'epoca», come ricorda anche Bogdan Vladu in un articolo pubblicato alcuni anni fa sul quotidiano «Adevărul». Quella serie «faceva sognare i bambini a occhi aperti, che si immaginavano di volare nello spazio e scoprire i tesori dei Daci». Come produttore di film d'animazione, Radu Nicolae è un precursore. Il suo studio ha prodotto il primo film romeno d'animazione in 3D, uscito nel 2016, e sta lavorando a un altro che si preannuncia come un successo: Il primo gol, una storia originale, che appartiene interamente a Radu Nicolae.
In Canada, dove sono rimasto per sette anni (intervallati da periodi trascorsi in Romania), ho iniziato a scrivere sceneggiature, poiché il mio lavoro principale era la recitazione. Dalla recitazione, infatti, dalla signora Adriana Piteșteanu, la mia professoressa responsabile presso l'Istituto di Arte Teatrale di Târgu Mureș, ho appreso i principi artistici che in seguito hanno influenzato tutti i miei sforzi nel mondo del cinema. Tornato in Romania, sono rimasto deluso dalle difficoltà economiche affrontate dagli attori di teatro romeni e mi sono rifugiato, come molti dei miei colleghi, in un campo meglio retribuito che si confaceva alla mia natura artistica: la pubblicità. Nella pubblicità ho imparato cosa significa fare attività commerciale, quindi mi è stato naturale compiere il passo verso la produzione. Conoscendo il mondo del cinema, era facile per me creare dei pacchetti che accontentassero tutti, l'agenzia pubblicitaria, i suoi clienti e i produttori. Così ho iniziato a vendere film, intendo dire venderli alle agenzie pubblicitarie. Trovare sponsorizzazioni per la produzione cinematografica suona troppo sofisticato per quello che facevo. Uno dei primi clienti è stato Cristian Comeagă, titolare dell’agenzia Domino Film. E il film di riferimento per la mia attività di produttore in quel periodo è stato Il resto è silenzio, diretto da Nae Caranfil. Domino Film era originariamente anche la società di produzione di Mercy Street. Mentre Domino Film canalizzava tutti i suoi sforzi di produzione per realizzare il film L'eletto, scritto e diretto da Cristian Comeagă, con protagonista nel ruolo maschile il compianto Bogdan Stanoevici, un capolavoro del cinema romeno dopo la rivoluzione del 1989, ho pensato che forse era arrivato il momento di fare molto di più che "assistere" alla produzione e ho finito per rilevare la produzione del film d'animazione Mercy Street/La strada della speranza. È stato allora che ho conosciuto i fratelli Buzea, Ștefan e Ducu, registi e animatori del progetto, e Alex Bordeanu. E così, con la mia Opal Production, ho fatto l’ingresso nell'animazione. La Romania ha un'eccellente scuola di film d'animazione, con oltre cento anni di esistenza. Alcuni animatori romeni lavorano con successo anche negli studi cinematografici di altri paesi. Come stile di animazione, i personaggi di Mercy Street rendono omaggio alle produzioni Pixar e Disney, e – a quelli che oggi hanno almeno 40 anni – ricordano anche Mihaela e Bolek e Lolek, cartoni animati est europei di successo all'epoca. L'affascinante storia di Alex Bordeanu si ispira alle avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie e, allo stesso tempo, è originale: in lotta contro un profeta bugiardo che vuole rubare tutta la musica del mondo per trasformarla in un'enorme fonte di energia con cui cercare di diventare immortale, un ragazzino di 10 anni, Lorenz, e i suoi amici, il nonno Abbey e due gatti, scoprono un passaggio segreto che li metterà in salvo. Anche l'animazione è originale. Com’è l'accoglienza di questo film? Il nostro film d'animazione è davvero originale, sia come storia che come animazione. Cosa di cui vado fiero, soprattutto perché l'intera squadra cinematografica è romena. Solo che, sfortunatamente, questo non ha avuto molta importanza per i distributori internazionali di animazione. Un regista di animazione capisce quanto sia difficile creare qualcosa di originale in questo settore. Il merito va a Ștefan Buzea, che vuole che ogni animazione da lui creata sia diversa dalla precedente. È sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo, che lo sproni, che gli faccia sentire la creazione. In Mercy Street, ad esempio, voleva creare un mondo simile ai libri di fiabe. Da qui la confusione tra il 2D e il 3D. Il film è stereoscopico, che prevede una modellazione simile al 3D. Ma l'immagine finale assomiglia molto al 2D, avvicinandosi alle illustrazioni dei libri di fiabe per bambini. Fram, il cartone animato in 3D ispirato al famoso romanzo di Cezar Petrescu Fram, l'orso polare, è un progetto che ha vinto un concorso del Centro Nazionale di Cinematografia. È la prima volta che il romanzo, portato sullo schermo con successo nel 1983 in una serie televisiva per bambini in otto episodi diretta da Elisabeta Bostan, diventa un lungometraggio d'animazione. Quando lo potremo vedere? Fram è il film di Ștefan Buzea. Totalmente suo. Produzione, direzione artistica, regia, sceneggiatura. La pandemia da Covid-19 ha rallentato la sua realizzazione, non è per niente facile trovare finanziamenti per un film d'animazione in questo periodo, non importa quanto siano belle la storia e l'animazione, e anche se hai già una parte del budget coperto dal Centro Nazionale di Cinematografia. Ci auguriamo che venga lanciato in Romania entro la fine del 2022. In un'intervista, hai detto di aver scritto una sceneggiatura per un film d'animazione da una storia che raccontavi a tuo figlio ogni sera. A quale sceneggiatura ti riferivi? Parlavo del mio film sul calcio, Il primo gol, una storia che raccontavo a mio figlio per la nanna. Man mano che prendeva gusto al racconto, si addormentava sempre più tardi. Basato su tutto quello che gli raccontavo la sera, ne ho ricavato un’intera sceneggiatura. Ho messo insieme tutte le storie che conoscevo, tutti gli eventi reali del mondo del calcio a cui avevo assistito. Ne è uscita una storia speciale, che mi ha fatto innamorare ancor di più dell'animazione. Perché nell'animazione si accetta qualsiasi convenzione. Non devo giustificarmi o spiegarmi, fintanto che ciò che trasmetto è umano e bello. Fintanto che ciò che trasmetto è fair play.
Il trailer del film d’animazione Mercy Street si può visualizzare cliccando qui. A cura di Ioana Eliad |