In dialogo con Laura Russu sulla scenografia del film «Maria, Regina di Romania»

Nell'autunno del 2019, la rivista «All About Romanian Cinema» ha riportato il successo del film di ambientazione storica Maria, Regina di Romania. Proiettato in anteprima al Festival «Les Films des Cannes», il voto del pubblico ne ha decretato la vittoria nella sezione Le Anteprime dell'Autunno

(Nella foto, l'attrice Roxana Lupu nel ruolo della Regina Maria)

«La fase di pre-produzione è stata fantastica. Abbiamo fatto un casting sia a Bucarest, che a Londra. Ho apprezzato fin dall'inizio la squadra composta di tante persone preparate e di talento con cui ho lavorato, come Gabriel Kosuth (immagine), Ana Ioneci e Claudia Bunea (costumi), Nora Dumitrescu e Laura Russu (scenografia), che sono solo una piccola parte di coloro che sono stati al nostro fianco. La portata della produzione del film è stata straordinaria», ha dichiarato Alexis Sweet Cahill, il regista del film. «Per realizzare il film, sono stati ricostruiti luoghi, decorazioni, mobili, rispettando esattamente il modello originale. Zone di Calea Victoriei, della Stazione Nord, della stazione di Lione sono state ricreate nella fase di post-produzione, per riprodurre ogni dettaglio e l'atmosfera di quegli anni. Le riprese si sono svolte in Romania e in Francia e hanno posto in rilievo luoghi autentici, come l'ufficio del re e della regina, Palazzo Cotroceni, il Castello di Peleș, il Quai d'Orsay a Parigi. In effetti, è stato qui che si è giocata la vera sfida, restituire un'atmosfera autentica, onesta di un momento poco conosciuto della nostra storia», afferma il produttore del film, Gabi Antal.

All'entusiasmo del pubblico si è aggiunto quello dei cineasti. Al Gala UCIN 2020, in cui sono stati premiati i migliori film romeni usciti nel 2019, il film ha fatto incetta di riconoscimenti. Fra questi, il Premio UCIN alla migliore scenografia, che è stato assegnato alla squadra di scenografi Nora Dumitrescu – Laura Russu.




Nora Dumitrescu e Laura Russu, Premio UCIN 2020 alla migliore scenografia
(foto www.ucin.ro)


«Vengo io da te», mi ha risposto Laura Russu, in una soleggiata giornata di dicembre, accettando il mio invito a parlare della sua esperienza nella realizzazione di un film di tale rilevanza come questo. Messaggio che mi ha fatto sorridere, visto che Laura è nata e ha trascorso una parte della sua infanzia a Chișinău, capitale dell'odierna Repubblica di Moldavia, e si è trasferita in Romania nel 1990. Uno dei possibili luoghi per incontrarci era il Parco Cișmigiu, dove è stata ricostruita una sequenza che, nel film, si svolge a Parigi. Ci accordiamo per incontrarci davanti all'Ateneu, nei cui paraggi si può parcheggiare facilmente, per poi andare in un bar vicino con terrazza riscaldata, dato che la pandemia rende ancora impossibile accomodarsi all'interno. Abbiamo optato per Chocolat. Non era una scena ricostruita nel film, ma uno dei tanti appetitosi dolci elencati nel menu preparati secondo ricette francesi. «Essendo un film storico, non puoi creare, ma ricreare. Documentarsi è molto importante. Non puoi mettere un letto Ikea in una camera da letto della regina Maria», dice Laura Russu. La seconda regina della Romania moderna, nipote della regina Vittoria del Regno Unito, non dormiva nella stessa camera da letto col marito, re Ferdinando I di Romania, quindi è stato necessario ricostruire l'atmosfera di uno spazio intimo che era principalmente quello della stessa regina Maria. Non a caso le due squadre che hanno lavorato in tandem, quelle per la scenografia e quella per i costumi, erano tutte al femminile. 
    
Chi ha impartito a Laura i primi insegnamenti sono stati i suoi stessi genitori, laureati alla Facoltà di Teatro di Mosca, in un’epoca in cui ogni Stato dell'ex Unione Sovietica poteva inviare i suoi studenti alla prestigiosa scuola solamente una volta ogni 15 anni. Insieme, il padre e la madre di Laura hanno quindi aperto il Teatro di Etnografia e Folklore Ion Creangă a Chișinău, e lei ancora bambina li accompagnava nei loro viaggi di ricerca. Mi mostra vecchie fotografie del Teatro di Chișinău e altre più recenti con il Coro della Chiesa del Santo Profeta Elia Titan di Bucarest. Laura, che «solfeggia in russo», e sua madre, la regista e attrice Otilia Dediu, fanno parte di questo coro e cantano in chiesa durante ogni liturgia domenicale. Come è arrivata dalla laurea nel 2002 presso UNARTE, sezione Scenografia, guidata dall'architetto Ștefan Antonescu, passando come scenografa di alcuni lungometraggi e di spot pubblicitari per prestigiosi marchi, al set di Maria, la Regina della Romania? «È stata Nora Dumitrescu a convincermi». Si consultavano a vicenda sia per gli interni, che per gli esterni. «Andava lei in alcuni set, in altri ci andavo io, quindi almeno una di noi era presente a ogni ripresa. Insieme ad Alexis abbiamo deciso di utilizzare il chroma key, quindi alcuni set sono stati completati in post-produzione. Le emozioni più grandi le ho avute all’interno del Quai d'Orsay. Qui abbiamo parzialmente ricostruito la scenografia, il pavimento, i mobili, gli oggetti di scena, e tutto quello che gli attori non toccavano era in chroma key, che aveva esattamente la stessa dimensione dello spazio reale e fenditure molto alte al posto di finestre vere, per fare in modo che la luce del set si sovrapponesse perfettamente a quella reale. Le immagini su chroma key erano già state girate nel luogo reale e dovevano essere aggiunte successivamente in post-produzione. È stato un bellissimo lavoro di squadra che ha avuto un ottimo risultato! Come tale è, in effetti, l'intero film».




Prima del film Maria, Regina di Romania all'Ateneo Romeno
(foto pagina FB Alexis Sweet)




La Regina Maria (Roxana Lupu) e il Re Ferdinando I (Daniel Plier)
Riprese al Castello Peleş




Riprese nella Stazione Obor di Bucarest




Riprese nel Parco Cismigiu di Bucarest, per una scena ambientata a Parigi




Riprese a Casa Monteoru di Bucarest,
per una scena ambientata al Palazzo Cotroceni




Riprese al Casino di Sinaia, Palazzo Buckingham nel film




Riprese nel Parco Carol di Bucarest




Riprese nel Parco Carol di Bucarest




Le fotografie provengono dall'archivio personale Laura Russu. Altre foto sulla pagina facebook ufficiale del film.


A cura di Ioana Eliad
(n. 1, gennaio 2021, anno XI)