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Un augurio al nuovo Comitato di Bucarest della Società Dante Alighieri
Ida Libera Valicenti, Presidente del Comitato di Bucarest della Società Dante Alighieri, recentemente fondato, ci offre In questa intervista un’ampia e dettagliata panoramica sugli eventi e le iniziative che il Comitato ha in programma lungo tutto il 2021. Da parte nostra, i migliori auspici per un buon e proficuo lavoro!
Ricercatrice in Storia della Romania presso l’Institute for Reasearch in the Humanities dell’Università di Bucarest, Ida Libera Valicenti ha pubblicato due volumi e diversi saggi accademici sulla storia e la letteratura della Romania, verso cui concentra tutti i suoi studi e interessi nel campo delle relazioni bilaterali con l’Italia. È anche vicepresidente dell’AISSEE (Associazione Italiana degli Studi del Sud-est europeo) e membro dell’AIR (Associazione Italiana dei Romenisti).
Come è nata la Società Dante Alighieri di Bucarest?
Abbiamo lavorato alla nascita della Società Dante Alighieri per due anni. È stato un iter burocratico complesso poi rallentato dalla pandemia, ma non ci siamo persi d’animo e lo scorso dicembre finalmente abbiamo ottenuto la registrazione presso il Tribunale di Bucarest, poi ratificata dalla sede centrale agli inizi di questo mese. È stato faticoso ma anche fruttuoso, essendo nati alla vigilia delle celebrazioni dei 700 anni della morte del Sommo Poeta, abbiamo messo in campo tante idee e iniziative, che si svolgeranno per il momento in modalità streaming.
L’inaugurazione avviene, simbolicamente, il 25 marzo, in occasione del Dantedì. Come si svolge?
Il 25 marzo è il D-day, in quanto è ufficialmente considerato il giorno in cui Dante inizia il suo viaggio ultraterreno. L’evento si svolgerà, a partire dalle 16.30, in diretta dalla sede dell’ARCUB – Hanul Gabroveni, un bellissimo spazio nel cuore della Capitale, e sarà possibile seguire la diretta sulla pagina Facebook della Società Dante Alighieri – Comitato di Bucarest. L’inaugurazione consiste in un primo momento comprendente gli interventi delle autorità, proseguirà con la conferenza del prof. Laszlo Alexandru, autore dell’ultima traduzione in romeno della Divina Commedia; ci sarà un recital della Divina Commedia di Riccardo Toccacielo con la musica di Sorin Romanescu, avremo anche ospiti dall’Italia e verrà allestita una mostra di varie edizioni della Divina Commedia in romeno e di calendari sul tema, realizzati dai ragazzi della Scuola Aldo Moro, in cui ha sede il Comitato.
Quali saranno poi i principali eventi in programma quest’anno?
Abbiamo pensato di far ruotare le nostre iniziative intorno a tre date. Il 25 marzo con l’inaugurazione daremo il via al programma della Dante di Bucarest, abbiamo già calendarizzato due eventi ad aprile, dedicati uno, il 15 aprile, all’Arte al tempo di Dante nelle collezioni inglesi e l’altro, il 22 aprile, su Dante, William Blake e i Preraffaelliti. Altra data di riferimento sarà il 29 maggio, stabilita ufficialmente come giornata di Dante, in quanto la sua nascita ricorre in uno degli ultimi giorni di maggio, prevediamo un momento in cui evidenziare il rapporto con il cibo nell’epoca di Dante. Terza data è il 24 novembre prossimo, una data importante perché ricorre il centoventesimo anniversario della costituzione del Comitato estero della Dante a Bucarest (24.11.1901) ad opera del vicentino Luigi Cazzavillan e, in quella occasione, è previsto un convegno il cui contenuto riguarderà Dante e i Balcani e la Divina Commedia e il Sud Est europeo. Il 16 marzo scorso, in collegamento da Roma, ci hanno mostrato un documento in archivio della prima relazione morale pervenuta alla sede centrale dal Comitato di Bucarest, datato 2 dicembre 1902. È stato emozionante.
Come si posizionerà la Società Dante di Bucarest nelle relazioni bilaterali culturali tra Italia e Romania?
L’iniziativa della Società Dante Alighieri è partita dalla Scuola Aldo Moro, ma i 25 soci fondatori hanno provenienze varie e questo ci fa ben sperare di allargare ancora di più il cerchio delle persone interessate a sostenere l’Associazione e, quindi, la cultura italiana. Il 16 marzo scorso, parlando con la sede centrale di Roma, abbiamo scoperto che in alcune parti del mondo la collaborazione tra la Società Dante e l’Istituto Italiano di Cultura è talmente stretta e importante che, ad esempio a Copenaghen, ha addirittura fatto nascere una casa editrice. È nostra priorità anche qui a Bucarest fare sistema con tutte le realtà e istituzioni italiane o associazioni che si occupano di italiano e italianità, nel rispetto dell’identità di ognuno, riteniamo che l’estroversione abbia sempre una maggiore efficacia nella promozione e valorizzazione del patrimonio linguistico e culturale.
Qual è il pubblico al quale vi rivolgete, tra romeni e italiani della comunità di Bucarest?
La Società Dante Alighieri è nata nel 1889 con l’obiettivo di promuovere la lingua e la cultura italiana nel mondo. Il nostro Comitato si muoverà seguendo il doppio binario della diffusione della lingua italiana, attivando corsi di italiano, aperti sia a ragazzi che ad adulti, che permettono di ottenere la certificazione PLIDA (Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri), un diploma che attesta la competenza in italiano come lingua straniera secondo una scala di sei livelli elaborati a partire da quelli definiti dal Consiglio d’Europa nel Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue. E il binario della promozione della cultura italiana attraverso eventi, attività e circoli di lettura sia per ragazzi che per adulti. A questo proposito mi fa molto piacere sottolineare che il nostro Comitato è già entrato a far parte dei Presidi Letterari per la valorizzazione della lettura condivisa e di cui uno degli eventi principali è la partecipazione alla giuria per il Premio Strega. Quello che avverto, vivendo le istituzioni formative, è un crescente bisogno, proveniente da più strati sociali, di italiano e di Italia e la nostra associazione vuole proprio essere il punto di incontro dell’italianità in Romania.
A cura di Afrodita Carmen Cionchin
(n. 4, aprile 2021, anno XI)
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