Intervista all’artista Fiorentina Giannotta, a cura di Maurizio Vitiello Fiorentina Giannotta è un'affermata pittrice italo-americana nata nel 1964 a New York e con sede in Italia. Ha studiato arte ed è laureata in architettura presso l’Università di Firenze. Nel 2005 ha ripreso lo studio del disegno, della pittura e dell’arte orafa. Ha partecipato più volte alla Triennale d’Arte Sacra di Lecce e una sua opera è presente nella G.A.S.C. (Galleria d’Arte Sacra Contemporanea) della città barocca. Inoltre, è autrice delle pale d’altare per la chiesa di Santa Maria della Fiducia a Giorgilorio, Lecce. È stata presente alla 54a Biennale d’Arte di Venezia, Padiglione Italia. Ha partecipato al Cheelsa International di New York, all’Art Takes di Miami e all’International Fairfor Contemporary Art-2012 di Innsbruck. In collettiva al Latino Art Museum di Pomona (Los Angeles) con Italians do it better (?), mostra patrocinata dall’Istituto di Cultura Italiana in California. È acquisita dalla Alberto Linero Gallery nel Wynwood Art & Design District di Miami dove ha presentato una personale con catalogo, Strange People in Miami, curato da Toti Carpentieri. Di recente, alla mostra Percorsi d’Arte in Calabria al Museo del Presente di Rende, allestita per il quarantennale della Galleria d’arte Il Triangolo di Cosenza.
Ogni manifestazione d’arte può trovare accoglienza in diverse discipline, naturalmente dipende dal grado di sperimentazione che s’impone l’artista. Vuoi trasferirti a Roma o a Milano? Trasferirmi no, ma mi piacerebbe vivere in queste due città almeno per due settimane l’anno, quel tanto da respirare novità e rivedere con calma, anche luoghi del passato, ma in realtà mi piacerebbe farlo anche per Napoli, Venezia, Londra… Quali progetti vorresti sviluppare nel 2024? Vorrei mettere in ordine lo studio, buttare cose e procedere con esperimenti di colore su tessuti. La stampa ti ha seguito, ultimamente? No. Hai partecipato a Fiere d'Arte? Si, l’ultima è stata la partecipazione ad Art Revolution a Taipei. L’arte andrà avanti fino alla presenza dell’uomo, e mi auguro che riesca a innescare processi di pensiero evolutivo nei confronti dell’umanità, assumendo nuovi paradigmi quali etica, armonia tra popoli, e salvaguardia della natura e del pianeta.
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