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A Bucarest, una «Notte Italiana» dedicata alla famiglia Borgia
In occasione dell’evento internazionale «La notte dei musei», il 16 maggio scorso, presso la libreria Humanitas Kretzulescu, un altro ciclo di Serate italiane – progetto organizzato dal Circolo degli studi interdisciplinari degli studenti italianisti e dai docenti di lingua e letteratura italiana dell'Università di Bucarest, in collaborazione con la Casa Editrice Humanitas – è giunto positivamente al suo termine. Se, in generale, il progetto delle Serate si propone di coinvolgere gli invitati e il pubblico in varie discussioni a partire da un volume pubblicato nella collana Biblioteca italiana della Humanitas, questa volta abbiamo assistito a una serata molto speciale, in quanto la discussione ha avuto come punto di partenza un romanzo sulla famiglia Borgia della scrittrice britannica Sarah Dunant, intitolato Sangue e onore, pubblicato nella collana Raftul Denisei dell’editrice Humanitas.
Il dibattito della serata è stato intitolato suggestivamente: Buio e splendore nel Rinascimento e i termini chiave delle nostre discussioni sono stati la letteratura, la musica, l'arte, la storia, la politica, le polemiche, le controversie, la corruzione, gli intrighi, il peccato, l'immoralità, la famiglia, insomma, in una sola parola: i Borgia. Abbiamo avuto il piacere di avere fra noi, come ospiti, nomi di prestigio della cultura romena, come: Mihaela Irimia – Dottoressa in Filologia, specialista di letteratura e cultura britannica, Oana Boșca-Mălin – nota italianista, traduttrice e specialista di letteratura italiana, Georges Boisnard – storico, produttore di numerosi documentari storici per la televisione romena, e, ultimo ma non meno importante, il giornalista Mario Constantinescu, noto per i suoi programmi culturali e per le sue interviste a grandi personalità.
La discussione è stata aperta da Mihaela Irimia, che ci ha parlato del romanzo, collocandolo nel contesto del Rinascimento europeo, ma anche del suo lato fantascientifico, nonostante che proposito dell’autrice fosse quello di avere una visione oggettiva e fedele alla storia. Inoltre, ha sottolineato come la storia sia ambientata ai nostri giorni, ritenendo che «scrivere la storia solo con le maiuscolesignifica averne un'immagine distorta».
È stato poi il turno dell’intervento di Georges Boisnard, con il quale è stato approfondito con finezza il dibattito sul rapporto fra storia e mito, che getta luce su alcune false percezioni della famiglia Borgia, che si possono trovare nelle opere di finzione, come per esempio la personalità di Lucrezia Borgia o il fatto che Cesare non sarebbe il figlio maggiore di papa Alessandro VI, perché nei documenti storici Juan è certificato come primogenito. Inoltre, il nostro ospite ci ha fatto una breve panoramica delle più importanti manifestazioni e dei conflitti politici e culturali durante la dominazione dei Borgia.
Il terzo intervento è stato di Marius Constantinescu, che ci ha parlato a lungo sul concetto di arte rinascimentale; ha caratterizzato i fenomeni artistici con un binomio adatto a questa età: «rovina e rigenerazione», spiegando che i Borgia, con il loro lussuoso stile di vita, hanno alimentato lo sviluppo artistico di Roma e hanno dato il la all'esplosione delle arti visive in una zona storica che si trovava in rovina in quel momento. In ambito musicale, ci ha parlato del compositore Jordi Savall e del suo progetto musicale: La Dinastia Borgia.
Il quarto ospite della serata, Oana Boșca-Mălin, ha messo in evidenza un tema speciale: le donne del Rinascimento e la loro importanza nella storia, elencando e presentando le donne che erano parte della vita di Papa Borgia e la loro influenza su di essa e su come sono state rappresentate nei dipinti nel corso della storia. Al termine del suo intervento, ci ha parlato della presenza dei personaggi femminili della dinastia Borgia in altri volumi di letteratura.
Durante l’intera serata, tra un intervento e l’altro degli invitati è stato presentato come sfondo una intervista realizzata da uno degli ospiti, Marius Constantinescu, con la scrittrice britannica e con il compositore catalano, ma anche una selezione di musica rinascimentale e immagini attinenti al contesto. In fine, la sorpresa della serata è venuta proprio dal moderatore, Vlad Vieru, che ha conferito un’aria più eccentrica all’evento, con la presentazione del videogioco Assassin Creed: Brotherhood, la cui azione è collocata nel cuore di Roma, durante il regno dei Borgia.
Come è nostra consuetudine, la serata si è conclusa con un dialogo tra gli invitati e il pubblico; le domande hanno girato attorno all'atmosfera del romanzo e al protagonista, Rodrigo Borgia. Abbiamo assistito quindi a una serata piena di dinamismo, che è riuscita a rompere i confini consueti del progetto delle Serate italiane attraverso un’incursione nel Rinascimento fuori del comune. Con questo ultimo incontro abbiamo messo punto (e virgola) a un'altra stagione delle Serate, ma il progetto sarà di ritorno con rinnovate forze il prossimo autunno, cioè nel mese di ottobre.
Marilena Petre
(n. 6, giugno 2015, anno V)
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