Alla scoperta di un inedito Italo Calvino

La Kasa dei Libri a Milano ospita fino ad aprile una mostra su Italo Calvino nell’anno del centenario della sua nascita per celebrare la vita e il ruolo fondamentale dello scrittore nell’editoria italiana.
La mostra è stata inaugurata a gennaio scorso dal padrone di casa, il professore e scrittore Andrea Kerbaker, alla presenza del presidente dell’Associazione Italiana Editori Riccardo Franco Levi e dell’assessore alla Cultura Tommaso Sacchi.
La Kasa dei Libri si trova nel quartiere Isola a due passi dai grattacieli di Porta Nuova ed è aperta dal lunedì alla domenica dalle 15.00 alle 19.00 con ingresso gratuito previa prenotazione.
Per gli appassionati di libri è un luogo imperdibile. Non è una biblioteca, né un museo, ma uno spazio dove si fa cultura in modo diverso e mai noioso. Fondata nel 2012, la Kasa è un’idea di Andrea Kerbaker, creata con lo scopo di offrire alla città di Milano un luogo d’incontro. Praticamente una collezione di oltre 30 mila libri esposti in tre appartamenti collegati tra loro in un condominio dove i visitatori possono sfogliare, annusare e leggere tutti i volumi.
La mostra su Italo Calvino è una delle più importanti e complete, in quanto espone oltre 300 fra libri, riviste e testi inediti mai offerti al pubblico fino a oggi. L’allestimento è molto suggestivo e si snoda in tre sezioni.
Una prima sezione raccoglie i libri degli altri, la versione originale di tutti i testi per cui Calvino ha fatto curatele, prefazioni, bandelle anche in forma anonima. Proprio lo scrittore affermava che «Il massimo del tempo della mia vita l’ho dedicato ai libri degli altri, non ai miei». Questo ci fa capire l’attività di editor di Calvino.


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Italo Calvino entra in Einaudi da giovane a 26 anni e si occupa di redigere presentazioni come per i tascabili della collana Piccola biblioteca scientifico-letteraria oppure per la collana Centopagine diretta da lui dal 1971 al 1985.

Una seconda sezione della mostra su Calvino espone i libri e rari testi scientifici redatti dai genitori. Il padre Mario Calvino era un agronomo molto noto in Liguria, ha diretto la stazione sperimentale di floricoltura a Sanremo. La madre Eva Mameli era una famosa botanica e naturalista italiana. Italo Calvino ricorda che lui era l’unica pecora nera della famiglia. Il fratello Floriano era geologo e gli zii e zie tutti chimici, Italo era l’unico appassionato di lettere.
L’allestimento floreale si propone di suggerire i punti di contatto fra i racconti di Italo Calvino e l’attività botanica dei genitori, che sicuramente hanno influenzato le idee e gli scritti del figlio.


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Per esempio, La formica argentina, il racconto scritto nel 1952, è stato un episodio al quale Calvino ha assistito direttamente, quando un’invasione di formiche argentine ha infestato le colture del Ponente Ligure a Sanremo.
Una terza sezione dell’esposizione Calvino presenta lo scrittore sotto una luce diversa, come  autore di canzoni, testi d’opera, ispiratore di film negli anni ‘60, oppure come voce narrante in documentari sulla resistenza. Poi ci sono le riviste dove Calvino ha pubblicato i suoi racconti, perché non è apparso solo su riviste letterarie, ma anche su alcune di genere differente come Linus, Corriere dei Piccoli e su Playboy, dove ha partecipato nel primo numero dell’edizione italiana.
Nella mostra curata da Andrea Kerbaker tutti i libri si possono toccare, sfogliare e ammirare dal vivo, perché punti principali della Kasa è la condivisione e l’accessibilità. Ogni settimana ci sono visite guidate proprio dal padrone di casa che racconta ai visitatori tutte le chicche e le particolarità di Calvino e delle opere esposte. E se non c’è lui ci sono le curatrici della Kasa e altri invitati illustri che, in un ciclo di incontri di approfondimento, fanno conoscere al pubblico la figura dello scrittore.
La Kasa dei Libri propone la scoperta di Italo Calvino anche a misura di famiglie con bambini o per le scolaresche. «Un gioco da scoiattolo» si intitola il laboratorio di scrittura (gratuito) ispirato a Italo Calvino e coinvolge bambini tra i 6 e gli 11 anni. Le suole possono prenotare la visita al mattino, invece le prossime date per le famiglie sono l’11 marzo e il 1° aprile. Prendendo spunto dal Barone rampante, una storia avventurosa adatta anche ai più piccoli perché capace di raccontare il mondo da un punto di vista inaspettato. I bambini che partecipano al laboratorio-gioco prenderanno in mano la penna e racconteranno con fantasia com’è andare a vivere sugli alberi. E ad accompagnarli c’è anche Cosimo Piovasco di Rondò che sta proprio su un vero albero, in un allestimento suggestivo e divertente.

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In conclusione due parole su Andrea Kerbaker, il fondatore e il padrone della Kasa dei Libri. Nato a Milano nel 1960, attualmente è docente all’Università del Sacro Cuore di Milano e collabora con il Corriere della Sera. È segretario del Premio Bagutta, il più antico riconoscimento letterario italiano, premio di cui è stato insignito nel 1998 per l’opera prima Fotogrammi. Kerbaker è autore di numerosi libri di narrativa che sono stati tradotti in tutto il mondo. Si è occupato per vent’anni di comunicazione nell’industria privata e di organizzazione culturale, ha sintetizzato questa esperienza nel saggio Lo stato dell’arte (2007). Bibliofilo appassionato e collezionista da ragazzo, Kerbaker ha messo a disposizione della città di Milano tutti i suoi libri, oltre 35 mila, in due spazi aperti al pubblico, la Kasa dei Libri a Milano e il Kapannone dei Libri sul Lago Maggiore.

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Foto dalla pagina Facebook della Kasa dei Libri

Irina Niculescu
(n. 3, marzo 2023, anno XIII)