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«Festival di lettura giovane», un promettente progetto italo-romeno
È ormai il secondo anno che cinque licei bilingui della Romania – quelli in cui, in base al protocollo firmato fra l’Italia e la Romania, si studia in modo intensivo e secondo programmi speciali l’italiano – sono coinvolti in un progetto culturale molto promettente: il «Festival di lettura giovane». Si tratta dei licei: «Dante Alighieri e «Ion Neculce» di Bucarest, «Gheorghe Bariţiu» di Cluj-Napoca, «Transilvania» di Deva e «Jean Louis Calderon» di Timişoara. Il progetto è nato nel 2012 da una proposta del prof. Giancarlo Repetto, docente M.A.E. presso il liceo «Dante Alighieri», cioè dalle sue osservazioni su alcune carenze e necessità riguardanti l’atteggiamento verso la lettura dei suoi giovani alunni, ed è stato subito accolto con entusiasmo dalle docenti universitarie Smaranda Bratu Elian e Oana Bosca-Malin. Questo «comitato organizzativo» nato ad hoc e per entusiasmo e che ha organizzato la prima edizione, quella del 2012, si è ampliato nel 2013 con Federico Collesei, docente M.A.E. presso il liceo «Ion Neculce», e Cristina Tănase, giovane italianista, e ormai collabora attivamente con i docenti di italiano di tutti e cinque i licei implicati. Per fare del loro progetto un successo è stato essenziale, ovviamente, il contributo di alcune istituzioni di prestigio ossia: l’Ambasciata d’Italia e l’Istituto Italiano di Cultura «Vito Grasso», lo sponsor Banca Intesa Sanpaolo, la Fondazione «Maria e Goffredo Bellonci» di Roma, case editrici romene e italiane, l’Associazione Italiana Editori e la Sezione Giovani del Salone del Libro di Torino (coordinata dallo scrittore Andrea Bajani).
Il progetto si è proposto le seguenti mete congiunte: avvicinare i giovani all’esperienza della lettura ed educarli all’amore per i libri, visti come un riferimento importante nella loro formazione; incoraggiare e premiare i giovani romeni che si esprimono in italiano e metterli in contatto fra di essi – così da creare una rete dei licei bilingui; coinvolgere i licei bilingui in un’azione collettiva e unitaria di promozione della cultura italiana nei licei romeni; promuovere la letteratura italiana odierna fra i giovani romeni tramite il contatto diretto con i testi e tramite il dibattito organizzato nei licei dai promotori del progetto, possibilmente con l’intervento di scrittori italiani. Il progetto implica, dunque, una serie complessa di attività: contatti e collaborazione con i docenti, scelta, ottenimento e distribuzione dei libri che vengono proposti agli studenti, la lettura dei libri da parte degli studenti, dibattiti con gli studenti, concorso, premiazione, costituzione della rete nazionale, feed-back dell’esperienza torinese dei giovani premiati, dibattito dei docenti sulle strategie per il futuro derivate dall’esperienza accumulata ecc.
Il pernio del progetto è senz’altro il concorso: in breve, esso ha scadenze e regole precise e consiste nel proporre la lettura di alcuni romanzi di autori italiani contemporanei agli allievi dei licei bilingui; gli studenti devono poi elaborare, in italiano, una recensione del libro letto. Gli elaborati dei ragazzi vengono valutati da una giuria composta da docenti universitari e da uno scrittore italiano, autore di uno dei libri letti nella precedente edizione del Festival (in questa seconda edizione, membro della giuria è stato Andrea Bajani). Il primo classificato vince un viaggio di cinque giorni a Torino (accompagnato da un insegnante) per visitare la città e partecipare al Salone Internazionale del Libro di Torino. Mentre gli altri quattro premiati della cinquina ricevono libri.
Dalla prima alla seconda edizione il Festival ha registrato notevoli progressi: mentre nel 2012 sono stati proposti ai ragazzi tre romanzi (fra cui si doveva presentare uno solo) di autori italiani contemporanei (Andrea Bajani, Melania Mazzucco e Niccolò Ammaniti) ma tradotti in romeno, in questa seconda edizione sono stati proposti due romanzi italiani (Acciaio di Silvia Avallone e La bolla d’oro di Sergio Valzania) in versione originale. È stata una gioia constatare che passare dalla lettura in romeno alla lettura in italiano non è stato scoraggiante (come temevamo) ma, al contrario, incitante, così che il numero degli studenti partecipanti è cresciuto quest’anno (fino a 31) e anche la qualità degli elaborati è in progresso. Inoltre, per questa seconda edizione, gli organizzatori hanno iniziato una serie di incontri all’interno delle cinque scuole con i giovani e i docenti per discutere il progetto, per sensibilizzarli all’importanza della lettura, per conoscere la realtà effettiva dell’italiano nei licei bilingui e, non ultimo, per stabilire un contatto umano diretto con i fruitori del Festival. Quest’anno, per mancanza di fondi, questi contatti sono avvenuti solo nei licei di Bucarest, ma speriamo che l’anno prossimo si estenderà a tutti gli altri.
Questa seconda edizione del «Festival di lettura giovane» si è conclusa lo scorso 29 aprile con la premiazione dei migliori elaborati degli studenti, nella sede dell’Istituto Italiano di Cultura «Vito Grasso» di Bucarest. Alla cerimonia hanno preso parte, oltre il comitato di organizzazione del Festival, il Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura «Vito Grasso», i rappresentati della banca Intesa Sanpaolo – sponsor del Festival, lettori italiani, docenti di italiano e studenti dei licei bilingui coinvolti nel progetto (alcuni venuti apposta da Timişoara e da Cluj). Il Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura, prof. Ezio Peraro, ha evidenziato il significato del Festival nel contesto delle strategie per la diffusione della cultura italiana in Romania e per una più approfondita conoscenza e una migliore collaborazione fra i giovani dei due Paesi, mentre gli organizzatori hanno presentato il passato e il presente del progetto e hanno tracciato il disegno della terza edizione, del 2014. In prospettiva, il successo crescente del festival giustifica la speranza e l’intento di allargare il progetto anche alle università romene dove si studia l’italiano (per realizzare una più stretta e tanto augurabile collaborazione fra licei e università); di tentare di offrire ai primi tre classificati (non solo al primo) una gita culturale in Italia (per motivare di più i partecipanti); di estendere gli incontri degli organizzatori e degli scrittori italiani con gli studenti a tutti i licei e le facoltà partecipanti al progetto; di rendere più efficace la comunicazione fra i partecipanti e rendere più visibile, al grande pubblico, il progetto e i suoi effetti tramite internet, facebook, blog ed – ecco! – tramite riviste on-line.
La premiazione è stata un momento commovente e applaudito, tutti i partecipanti al festival hanno ricevuto attestati, mentre la cinquina ha ricevuto premi. Il primo premio è andato, per la seconda volta, al liceo «Jean Louis Calderon» di Timişoara, per l’ampia partecipazione al progetto, e alla studentessa, dello stesso liceo, Adelina Stoian. Ora aspettiamo le impressioni del suo viaggio a Torino e della sua partecipazione al Salone Internazionale del Libro, nella squadra giovani di Andrea Bajani. Tutti i partecipanti al Festival e chi scrive siamo entusiastici di continuare e sviluppare il progetto, che consideriamo di grande valore formativo, e di farne una tradizione.
Smaranda Bratu Elian
(n. 6, giugno 2013, anno III)
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