Convegno Culianu, a Iași

«Trascorsa ormai una generazione dalla sua morte efferata, Ioan Petru Culianu continua ad essere una presenza duratura, feconda e inquietante. Il presente convegno la considera in una situazione liminale, quella di chi si trova sulla soglia della Storia, in uno spazio fluido, alle prese con “il rito di passaggio” da una memoria per lo più viva, frammentaria, appassionata (dall’agiografia alla calunnia) a una memoria prevalentemente storicizzata, esaustiva, analitica e pacificata (quella che Paul Ricoeur chiamava mémoire apaisée). Gli anni a venire appaiono decisivi per il destino a lungo termine delle idee, delle opere, dei progetti, delle vite (reali e immaginarie) di Ioan Petru Culianu. Facendo il punto sui primi tre decenni del “dopo” Culianu, e con lo sguardo rivolto al futuro, ci incontriamo per conversare nella sua città natale, Iași, nella storica Aula Magna inaugurata dal bisnonno (oggi intitolata a “Carmen Sylva”). I partecipanti – in presenza e online – sono studiosi che appartengono a diverse generazioni, paesi e culture. La lingua dei lavori è l’inglese, con alcuni interventi in romeno. Per il 2023 è prevista l’uscita di un volume che raccoglierà i contributi presentati durante il convegno, insieme ad altri che ne costituiscono le sue diramazioni passate e future.» (Dal programma del convegno).

Nell’aula magna “Carmen Sylva” dell’Università Tecnica “Gh. Asachi” di Iași si è svolto, dal 21 al 23 ottobre, il convegno internazionale “Ioan Petru Culianu. Lives, Works, Legacies”. Organizzata dall’Associazione “Orbis Tertius”, dall’Institutul de Studii și Cercetări Simbolice e dall’Universitatea Tehnică “Gh. Asachi”, con il patrocinio dell’Academia Europaea e coordinato da Sorin Antohi e Alexandru Dan Ciochină, la manifestazione si è svolta in modalità mista (in presenza e online).
I relatori sono stati diciassette, provenienti da cinque Paesi: sette dalla Romania (Sorin Antohi, Liviu Antonesei, Gabriel Badea, Elena Bondor, Mircea Dumitru, Nicu Gavriluță e Andrei Oișteanu), cinque dall’Italia (Giovanni Casadio, Horia Corneliu Cicortaș, Grazia Marchianò, Roberta Moretti e Igor Tavilla), tre dagli Stati Uniti (Ted Anton, Pablo Maurette, Dorin Tudoran) e uno rispettivamente dalla Germania (Eduard Iricinschi) e da Israele (Moshe Idel). Alcuni interventi sono stati letti (Marchianò, Tudoran) o riassunti in inglese (Antonesei, Bondor, Gavriluță, Oișteanu) da Sorin Antohi.
In apertura del convegno, venerdì 1 ottobre si è svolta la presentazione del lavoro in due volumi di Elena Bondor, Ioan Petru Culianu. Bibliografie (Polirom, 2022). Sono intervenuti Emanuela Stoleriu, Ioan Milică, Sorin Antohi e l’autrice.

A margine del Convegno, Sorin Antohi ha gentilmente spiegato a «Orizzonti culturali italo-romeni» gli obiettivi e il bilancio provvisorio di questa manifestazione:

«Inizialmente, il convegno si sarebbe dovuto tenere il 21-23 maggio 2021, ma la pandemia era ancora imprevedibile, così abbiamo ritenuto opportuno rinviarlo. Gli obiettivi principali erano quelli strettamente necessari: (a) la commemorazione pubblica di Ioan Petru Culianu a trent’anni dalla sua uccisione, anche attraverso la rivisitazione della vita e della morte dell’autore; (b) una valutazione critica della fortuna editoriale ed esegetica della sua opera in Romania e nel mondo, in un momento che segna un ricambio generazionale e la comparsa di una nuova schiera di ricercatori (formatisi entro paradigmi nuovi e a partire da premesse culturali ed ideologiche le più diverse, generaliste o di nicchia); (c) il lancio di idee e indirizzi di ricerca nuovi, resi possibili grazie ai progressi della collana coordinata presso l’editrice Polirom da Tereza Culianu-Petrescu e dall’evolversi (dello studio) dei contesti in cui l’opera di Culianu ha preso forma, nonché alla diversificazione della ricezione; infine (d), a partire da queste premesse e coinvolgendo studiosi che non avevano ancora trattato sistematicamente Culianu, il rilancio dell’autore, da parte di una posterità critica internazionale più ampia e variegata.
Il bilancio di questo convegno è assai incoraggiante. Come è risaputo, l’anno scorso è stato un anno memorabile per l’esegesi di Culianu, specialmente in Romania e in Italia (il numero monografico della rivista “Antarès” valga come esempio preclaro per entrambi i Paesi). Quest’anno sono usciti la quarta edizione, riveduta e ampliata, della monografia Mircea Eliade,  e la massiccia Bibliografia dell’opera e della ricezione, a firma di Elena Bondor. Poco tempo fa, un gruppo di cineasti americani pluripremiati ha iniziato a lavorare a un film su Culianu. Hanno seguito il convegno online, insieme a numerosi studiosi da tutto il mondo, sensibilizzati all’iniziativa soprattutto da Giovanni Casadio. Spero che quanto prima riusciremo a rendere  disponibile online versioni qualitativamente migliori delle registrazioni dei lavori del convegno. Inoltre, ho ripreso il lavoro a un volume collettaneo in lingua inglese, con un indice arricchito e aggiornato. Sto scrivendo un resoconto tecnico sul convegno, e so che altri partecipanti lo stanno facendo. Il dialogo internazionale su Culianu – che ha avuto nel convegno un momento significativo – prosegue».


Programma del Convegno Culianu (fra parentesi quadre, la traduzione inglese dei titoli delle relazioni tenute in lingua romena):

Venerdì 21 ottobre, pomeriggio: Lives
Sorin Antohi, Opening Remarks
Grazia Marchianò, Culianu on Cognition: Prophetic Conjectures (testo letto da Sorin Antohi)
Dorin Tudoran, He Wrote Books, Then He Died (testo letto da Sorin Antohi)
Liviu Antonesei, Diptic: biografii alternative [Diptych: Alternative Biographies]
Ted Anton, Thirty Years Later
Pablo Maurette, The Ludibrium: Ioan Petru Culianu Revisited in Fiction

Sabato 22 ottobre, mattino: Works 1
Roberta Moretti, History is Not a Matter of Time: Towards a New Paradigm for Knowledge.
Giovanni Casadio, Ioan Petru Culianu: From the Historical-Comparative Method to the Games of the Mind
Gabriel Badea, Ioan Petru Culianu and His Theory of Magic

Sabato 22 ottobre, pomeriggio: Works 2  
Eduard Iricinschi, How to Become a Magister of the Art: Magic and the Art of Memory in Culianu’s Fiction
Igor Tavilla, A Synoptic Look on Culianu’s Trees of Gnosis
Horia Corneliu Cicortaș, Remarks on the Literary Fortune of Ioan Petru Culianu

Sabato 22 ottobre, sera: Legacies
Nicu Gavriluță, Actualitatea lui Ioan Petru Culianu [The Topicality of Ioan Petru Culianu]
Elena Bondor, Note despre receptarea operei lui Ioan Petru Culianu în România [Notes on the Reception of Ioan Petru Culianu’s Oeuvre in Romania]
Andrei Oișteanu, Ioan Petru Culianu despre dualismul religios în Europa de Sud-Est [Ioan Petru Culianu on Religious Dualism in South-East Europe]

Domenica, 23 ottobre: Synthesis
Mircea Dumitru, Is There a Role for Epistemology in the History of Religion(s)?
Moshe Idel, Ioan Petru Culianu. His Works and His Lives
Sorin Antohi, The Games of a Mind. A Portrait of Ioan Petru Culianu



I.P. Culianu, Roma, 1990



A cura della redazione di Orizzonti filosofici
(n. 11, novembre 2022, anno XII)