Convegno Internazionale «La traduzione nei regimi totalitari» a Bucarest

Il 22 e il 23 settembre il Dipartimento di Lingue e Letterature Romanze, Studi Classici e Greco Moderno della Facoltà di Lingue e Letterature Straniere (FLLS) dell’Università di Bucarest, sotto il patrocinio dell’Ambasciata della Repubblica Italiana a Bucarest e con la collaborazione dell’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest, dell’Accademia di Romania di Roma e del Centro di Linguistica Comparata e Cognitivismo della FLLS organizza il convegno La traduzione nei regimi totalitari. Aspetti linguistici, letterari e storici, dedicato alle traduzioni da e verso l’italiano.
In apertura del convegno, alla presenza della direzione dell’istituzione organizzatrice e degli organizzatori, dell’Ambasciatore della Repubblica Italiana in Romania, interverranno Sua Eccellenza Alfredo Durante-Mangoni, della Direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest, Laura Napolitano. Le due conferenze plenarie saranno sostenute dal professor Christopher Rundle (Università di Bologna) che parlerà dell’Italia fascista, traduzioni, politiche di censura, mercato del libro e propaganda, e dallo storico Cristian Vasile (Istituto Nicolae Iorga dell’Accademia Romena), che affronterà da una prospettiva storiografica il tema delle traduzioni durante il regime comunista, sotto il titolo Agitprop, Censura, Comitato per la Stampa e per le Pubblicazioni.

Gli organizzatori (Corina Anton, Aurora Firţa-Marin, Anamaria Gebăilă) propongono un evento scientifico dedicato a tutti coloro che sono interessati al fenomeno totalitario, in particolare al modo in cui le traduzioni venivano sottoposte alla censura istituzionale e all’autocensura attivata come meccanismo di difesa contro possibili ripercussioni da parte delle autorità politiche che controllavano le attività culturali. Le misure repressive, le istituzioni coinvolte nella censura, le specificità dei testi tradotti durante i regimi totalitari variano da un regime all’altro, da un’epoca all’altra, da uno spazio culturale all’altro. In Romania, oltre alla proibizione degli autori considerati problematici o contrari all’ideologia del regime, venivano tradotti soprattutto gli scrittori italiani di sinistra, grandi critici del capitalismo, che si occupavano di questioni sociali nonché della classe contadina e proletaria. Un’altra pratica diffusa era l’eliminazione dei frammenti ritenuti inappropriati. Le strategie messe in atto per contrastare i divieti variano dal rifiuto di partecipare all’atto culturale e di pubblicare le proprie opere al ricorso a soluzioni linguistiche (eufemismo, sinonimia, apparato critico politicamente orientato, eliminazione di riferimenti scomodi ecc.) ed editoriali per evitare la censura, mentre il paratesto veniva costantemente strumentalizzato per essere conforme all’ideologia del regime. Il comune denominatore del convegno è lo spazio culturale italiano: gran parte dei lavori si concentrano sulla traduzione di testi da e nella lingua italiana.

Al convegno Smaranda Elian, Roberto Merlo, Angela Tarantino şi Zeno Verlato presenteranno alcune novità editoriali importanti per l’italianistica romena e per la lingua, letteratura e cultura romene in Italia: il volume Leonardo Sciascia. Confessioni di un investigatore di Milly Curcio e Luigi Tassoni, Rubettino, 2023; il numero 35/2022 della rivista “Romània Orientale”, dedicato alla memoria del professor Marco Cugno e curato da Dan Octavian Cepraga, Franca Cugno, Roberto Merlo e Angela Tarantino; i volumi di traduzioni delle poesie di Milo de Angelis e Dinu Flămând presentati al Festival Internazionale di Poesia di Bucarest e le due antologie di Pier Paolo Pasolini, Poesie/Poezii e Scrieri despre literatură și artă coordinate da Smaranda Bratu Elian (Tracus Arte, 2022).
I lavori organizzati in sezioni parallele si svolgeranno presso la sede della Facoltà di Lingue e Letterature Straniere in via Edgar Quinet, dalle ore 9:00 alle ore 18:00. Le lingue del convegno sono l’italiano e l’inglese.

Il convegno si avvale della collaborazione di un comitato scientifico composto da importanti rappresentanti del mondo accademico e scientifico italo-romeno e della presenza di numerosi partecipanti membri della comunità scientifica e accademica provenienti dalla Romania, dall’Italia e da altri centri universitari europei: presenteranno le sezioni le prof.sse Luisa Valmarin e Angela Tarantino (Università di Roma “La Sapienza”), i prof. Sergio Bozzola e Dan Cepraga (Università di Padova), il prof. Roberto Merlo (Università di Torino), la prof.ssa Smaranda Elian (Università di Bucarest). Interverranno colleghi delle università di Napoli, Parma, Perugia, Prato, Padova, Pisa, Torino, Roma, Salerno, Varese (Insubria), Anversa, Belgrado, Pola, Praga, Varsavia, Sarajevo, Scutari, Toruń, Ružomberok, Sarajevo, Cluj-Napoca, Craiova, Timisoara e Bucarest.




(n. 9, settembre 2023, anno XIII)