Call for papers della rivista «Krypton» n. 5/2014 sul tema della censura

La censura da sempre ha rappresentato uno degli strumenti privilegiati di cui il potere si è servito per esercitare una funzione di controllo e inquadramento, con lo scopo di rinsaldare la propria legittimità. La capacità di filtrare informazioni, di gestirne la diffusione, di arrestare opinioni ritenute nocive costituisce un tratto caratteristico non solo dei regimi politici, ma anche dei potentati economici, delle autorità religiose, delle élite culturali e, non ultimo, dei vertici militari.  Tale forza non si manifesta esclusivamente attraverso l’aperta imposizione di leggi, regole e canoni, con la conseguente applicazione di sanzioni, bensì anche mediante l’utilizzo di processi più sotterranei, sottili, di assimilazione, collettiva e individuale, di codici espressivi e comunicativi non invisi al potere. L’introiezione di questa sottile forma di ossequio in certi casi è talmente radicata da generare un diffuso fenomeno di autocensura, il quale prescinde dalla stessa azione diretta del potere, che pure se ne giova apertamente, traendone anche motivi di forza e autolegittimazione. Nel corso dei secoli, con l’affermarsi della società di massa, caratterizzata da usi e costumi (anche intellettuali) sempre più standardizzati, la censura ha assunto nuove forme. In qualche modo si è adeguata alla vittoria del modello democratico e sociale occidentale, spesso imposto pedissequamente al resto del mondo, inducendo i singoli ad una accettazione di schemi il cui rifiuto spesso ha comportato una strisciante (ma anche aperta) marginalizzazione.

Partendo da tali considerazioni la rivista «Krypton. Identità, Potere, Rappresentazioni» lancia Il suo 5° call for papers, nella convinzione che analizzando la censura in quest’ottica sia possibile cogliere nuovi e originali aspetti della controversa relazione che lega potere, individui e collettività, anche nel condizionare le rispettive forme di rappresentazione. 

Gli articoli, redatti in una delle lingue previste da «Krypton» (francese, inglese, italiano, portoghese, romeno, spagnolo) dovranno essere inviati entro il 20 dicembre 2014 al seguente indirizzo di posta elettronica: krypton@uniroma3.it

Gli articoli saranno sottoposti a peer-review da parte di due referees anonimi e l’esito della valutazione sarà comunicato entro 30 giorni dalla ricezione dell’articolo. I contributi – che non potranno superare le 35.000 battute spazi inclusi – dovranno rispettare le norme redazionali della rivista che si possono consultare cliccando qui.

La rivista è consultabile al seguente link: http://ojs.romatrepress.uniroma3.it/index.php/krypton




(n. 12, dicembre 2014, anno IV)