«La prosa italiana tra comunicazione e invenzione letteraria ». Atti del XII Convegno di Craiova

Il volume La prosa italiana tra comunicazione e invenzione letteraria. Atti del XII Convegno internazionale di italianistica dell’Università di Craiova, 29-30 settembre 2022, pubblicato alla fine del mese di giugno 2024 da Franco Cesati Editore di Firenze, a cura della prof.ssa Elena Pîrvu, contiene, come leggiamo nella premessa del volume, la maggior parte dei contributi presentati al suddetto Convegno patrocinato dall’Ambasciata d’Italia in Romania, dall’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest e dalla Società Dante Alighieri (sede centrale di Roma).
Gli autori dei contributi sono docenti, ricercatori, dottorandi o collaboratori di università da Bulgaria, Repubblica Ceca, Grecia, Italia, Polonia, Serbia, Slovacchia, Spagna, Svizzera, Turchia, Ungheria e Romania.
Si tratta di un volume strutturato, in ordine, nelle seguenti sezioni: linguistica (pp. 15-186), didattica dell’italiano (pp. 187-256), letteratura (pp. 257-640).
La sezione linguistica contiene i seguenti 13 contributi: Mirona Bence-Muk, La pseudo-comunicazione letteraria in chiave integrale (pp. 17-24), Nedda Boyadzhieva, La percezione della vita nelle strutture comparative italiane che caratterizzano l’uomo (pp. 25-34), Anamaria Gebăilă, Attenuazione e vaghezza nella saggistica di Alessandro Baricco: descrizione delle occorrenze e sfide traduttive (pp. 35-44), Letizia Lala, Interpunzioni creative nella letteratura degli anni Duemila (pp. 45-57), Anamaria Milonean, Strutture aggettivali del Gattopardo lampedusiano, tra comunicazione e alta letterarietà (pp. 59-69), Kamila Miłkowska-Samul, “La pornografia ispirazionale”: le persone con disabilità nel discorso mediatico (pp. 71-82), Paola Nigro, Dal testo raccontato al testo connesso. I nuovi linguaggi della prosa odeporica ai tempi della comunicazione digitale e del web semantico (pp. 83-92), Elena Pîrvu, Osservazioni sulle modalità di traduzione in romeno degli infiniti de Il visconte dimezzato di Italo Calvino (pp. 93-116), Angela Princiotto, Dalla nuova frontiera australiana al ritrovamento di un testamento ad Addis Abeba. Rappresentazioni dell’esperienza migratoria in cinque articoli de La Domenica del Corriere (pp. 117-130), Benedetto Giuseppe Russo, La divulgazione spiritosa dei manuali Disney per ragazzi (pp. 131-146), Floriana Carlotta Sciumbata, Principi ed esempi di UX writing, la scrittura di micro-testi per le interfacce di web e app (pp. 147-160), Monika Šavelová, Le perdite della comunicazione: il caso della traduzione slovacca del Giardiniere dei sogni di Claudio Gobbetti (pp. 161-172), Alessandra Zangrandi, La sintassi del titolo nei quotidiani italiani (pp. 173-186).
La sezione didattica dell’italiano (pp. 187-256) comprende i seguenti 6 lavori: Laura Campanale, Il romanzo di Elvira Mujčić La lingua di Ana. Chi sei quando perdi radici e parole? Spunti per una didattica inclusiva e transculturale nelle scuole italiane (pp. 189-198), Annamaria Cacchione, Prosa minima. Il diritto alla scrittura e alla lettura degli adulti analfabeti (pp. 199-210), Maria Grazia Colombari, Mimetizzarsi nei personaggi stessi per far conoscere il loro mondo: la tecnica dell’impersonalità di Giovanni Verga (pp. 211-218), Athanasia Drakouli - Georgia Milioni - Elissabet Menelaou, Il testo letterario nell’insegnamento-apprendimento della Lingua Italiana come LS. Il caso del 49° Premio Internazionale Flaiano di italianistica assegnato all’Università degli Studi di Creta (pp. 219-228), Patrizia Sposetti, La prosa di Gianni Rodari, scuola di democrazia. Comunicare e inventare parole per costruire diritti linguistici (p. 229-240), Antonio Venturis, La validità dell’uso dei testi letterari nella valutazione della comprensione scritta: il progetto AXIOS-LOGOS (pp. 241-256).
La sezione letteratura (pp. 257-640) si compone di 35 contributi, di cui 2 riproducono le relazioni presentate nelle sessioni plenarie del convegno La prosa italiana tra comunicazione e invenzione letteraria.
Riproduce la relazione presentata nella prima sessione plenaria del 29.09.2022 del convegno, come «un omaggio a Pasolini nel suo centenario» (cf. nota 1 / p. 301), il contributo Smaranda Bratu Elian, “Qualcosa” su comunicazione ed espressività in Pasolini (pp. 301-312).
Ricordiamo poi il contributo Alfredo Luzi, Rivoluzione sociale e avanguardia letteraria nel Manifesto del futurismo (pp. 507-514), presentato nella seconda sessione plenaria, del 30.09.2022, del convegno.
Gli altri contributi pubblicati nella sezione letteratura del volume che presentiamo sono: Corina Anton, Ascoltatori bandelliani fra partecipazione emozionale e convenzione letteraria (pp. 259-266), Boglárka Bakai, “Temo tutti gli esseri umani quando diventano violenti”. Il motivo della sessualità in tre romanzi di Elena Ferrante (L’amore molesto, L’amica geniale e La vita bugiarda degli adulti) (pp. 267-276), Daniela Bombara, Miracolo d’estate (1971) di Laura Di Falco: bambole viventi e madri ‘cattive’ tra fantastico e fantascienza (pp. 277-290), Stefano Bottero, La performatività dell’Io nel disastro. L’amante fedele di Massimo Bontempelli, un caso di studio (pp. 291-300), Miruna Ioana Bulumete, Invito nel labirinto mentale di Giorgio De Chirico: il romanzo Ebdomero (pp. 313-322), Maria Cardillo, Il piacere dell’arte. Note sulla prosa di Giovanni Gherardo De Rossi giornalista e biografo (pp. 323-332), Afrodita Carmen Cionchin, Le donne vincitrici del Premio Strega e le traduzioni romene (pp. 333-344), Maria Pina Cirillo, “Lu povero Arrico”: da poema epico a cunto popolare (pp. 345-358), Daniela Crăciun, La figura di Marco Polo tra mercante e viaggiatore (pp. 359-366), Lilla Csákvári, La letteratura come strumento terapeutico. Proposta per un’interpretazione alternativa della letteratura italiana femminile contemporanea – scrittrici, protagoniste e biblioterapia (pp. 367-376), Otilia-Ștefania Damian, Sulla comunicazione non verbale nella narrativa di Giovanni Verga (pp. 377-388), Paola D’Arienzo, Strutture contemporanee della comunicazione storico-filosofica. L’invenzione di nuove forme divulgative: dalla staticità dei testi accademici ai nuovi modelli di comunicazione della società liquida (pp. 389-402), Ciro De Angelis, Letteratura e Shoah: dal bisogno di comunicare l’indicibile al rischio di invenzione letteraria (pp. 403-414), Gabriela E. Dima, Particolarità narrative nel primo romanzo di Alessandro Robecchi (pp. 415-426), Mónika Kitti Farkas, Il rapporto tematico e la sua funzione nella formazione dell’identità nazionale in Ettore Fieramosca e in Niccolò de’ Lapi di Massimo d’Azeglio (pp. 427-438), Antonio Biagio Fiasco, Il raggio dello sguardo su cosa c’è scritto in quella sabbia di parole scritte che ho messo in fila nella mia vita. Una collezione di Calvino sull’arte della visio e sulla sua traduzione estetica, alla ricerca della necessaria simbiosi tra Homo sapiens e Homo legens (pp. 439-454), Aurora Firța-Marin, Dettagli poetici nei Racconti partigiani di Giorgio Caproni: il gelo dell’alba (pp. 455-468), Nataša Gavrilović, La prosa del Quattrocento e i Detti piacevoli di Angelo Poliziano (pp. 469-478), Radeya Gesheva, La rappresentazione del corpo e del potere nell’opera di Elsa Morante (pp. 479-484), Nicoleta Silvia Ioana, I Racconti romani tra disincanto e invenzione letteraria (pp. 485-492), Mariangela Lando, L’attribuzione del nome nelle novelle di Pirandello tra segno distintivo e gioco narrativo (pp. 493-498), Carmela Lucia, Speranzella di Carlo Bernari (pp. 499-506), Ermelinda Martucci, Il bestiario d’amore: dal manoscritto di Richard De Fournival all’attualizzazione di un genere (pp. 515-526), Rosina Martucci, Joseph Tusiani, poeta, scrittore, traduttore in cinque lingue (pp. 527-538), Balázs Matolcsi, La prosa di Niccolò Ammaniti: riflessioni di un traduttore (pp. 539-548), Delia-Ioana Morar, Verità e finzione nei romanzi di Alessandra Sarchi e Simona Vinci (pp. 549-560), Gabriele Ottaviani, Realtà e immaginazione in Anna Maria Ortese (pp. 561-566), Ellen Patat, Europa e L’Europa: alla scoperta del femminile (pp. 567-578), Paola Polito, Il “viaggio in Sicilia” tra metafora e referto: le due scritture di Vincenzo Consolo (pp. 579-592), Natália Rusnáková, Il modello narrativo nelle traduzioni della prosa italiana femminile in slovacco degli ultimi anni (pp. 593-600), Barbara Stagnitti, «Tant’anni l’ho sognata». Assisi nella silloge negriana Di giorno in giorno (pp. 601-608), Patrizia Ubaldi, La prosa di Erri De Luca, un “Napòlide” in bilico tra comunicazione e invenzione letteraria (pp. 609-620), Roxana Utale, La voce di Penelope. Riproposizioni e reinterpretazioni della figura di Penelope nella prosa e nella drammaturgia italiana del Novecento (pp. 621-640).
In conclusione, si tratta di un volume estremamente interessante, che si legge al contempo con profitto e piacere, e al quale auguriamo il successo che merita.





Iulia-Mihaela Mănăchescu
(n. 12, dicembre 2024, anno XIV)